In occasione della 19. Mostra Internazionale di Architettura - La Biennale di Venezia, Pininfarina insieme a Fincantieri e Newcleo hanno presentato un progetto che mostra per la prima volta un reattore nucleare di quarta generazione a grandezza naturale, con l'obiettivo di ridefinire l'immagine sociale dell'energia nucleare.
Al centro del progetto comune, ospitato all’interno delle Corderie dell’Arsenale di Venezia, è una riproduzione a dimensione naturale del reattore nucleare raffreddato a piombo liquido TL-40 progettato da newcleo, un reattore sicuro, sostenibile e compatto.
Durante la visita i visitatori scoprono il funzionamento del reattore, la sua capacità di bruciare le scorie prodotte dalle centrali nucleari tradizionali e le sue caratteristiche di sicurezza passiva. Il reattore è dunque concepito in configurazione aperta, osservabile da ogni angolazione.
La sua forma distintiva, che evoca le linee di un grande vaso, suggerisce un senso di sospensione e leggerezza, in netto contrasto con la sua massa effettiva, superiore ai duemila chilogrammi. L’involucro esterno è contraddistinto da un motivo a lamelle ravvicinate, ad effetto Moiré, che esalta la sinuosità delle linee, genera giochi di luce e ombra e conferisce un effetto ipnotico all’intera struttura, alta circa cinque metri e mezzo.
L’installazione svela infatti l’efficacia dell’energia nucleare nella decarbonizzazione del trasporto marino, così come il potenziale contenuto nelle scorie nucleari esistenti in Europa che sarebbero sufficienti ad alimentare la domanda di elettricità sul continente per centinaia di anni. Il design concepito da Pininfarina si configura come strumento al servizio della conoscenza e della consapevolezza collettiva. Attraverso un processo di raffinata mediazione, concetti di elevata complessità vengono tradotti in forme accessibili, senza tuttavia mai sacrificare il rigore e la precisione scientifica. Tale approccio mira a contribuire in modo attivo e responsabile alla sfida del cambiamento sociale, ponendo il progetto al crocevia tra estetica, divulgazione e impegno civile.
I piccoli reattori modulari di quarta generazione di newcleo rappresentano un approccio rivoluzionario alla sfida della decarbonizzazione offrendo la risposta ai problemi percepiti del nucleare tradizionale. L’innovativo sistema di raffreddamento al piombo introduce sistemi di sicurezza passiva che evitano completamente il rischio di incidenti nucleari attraverso le leggi fisiche che governano il funzionamento del reattore. Inoltre, questi reattori sono in grado di eliminare le scorie nucleari generate dalle centrali nucleari tradizionali attraverso un sistema virtuoso di multi-riciclo che consente di bruciarle generando energia pulita, economica e praticamente inesauribile.
L’installazione presentata in Biennale Architettura è concepita secondo i principi del design sostenibile e circolare. Si è mirato infatti a eliminare gli sprechi, e a estendere il ciclo di vita dei materiali riducendo in modo significativo il suo impatto ambientale.
Il progetto congiunto è più di un’installazione, è una dichiarazione di intenti. Le tre società, infatti, operano già insieme per realizzare la loro visione comune. Fincantieri e newcleo collaborano dal 2023 per studiare le applicazioni per la propulsione navale della tecnologia di newcleo. Allo stesso modo, Pininfarina collabora con newcleo per disegnare un centro di ricerca e sviluppo sul combustibile nucleare che verrà realizzato in Francia, a Chusclan nella regione del Gard. Silvio Angori, Vicepresidente e Amministratore Delegato di Pininfarina, ha dichiarato: “Il design riveste un ruolo strategico nello sviluppo delle tecnologie emergenti, in particolare nel contesto delle soluzioni energetiche sostenibili. Garantisce infatti una piena integrazione delle dimensioni sociali e ambientali nei processi di innovazione. La nostra collaborazione con newcleo e Fincantieri si configura come un impegno concreto verso un futuro in cui il design non solo accompagna, ma valorizza la tecnologia, contribuendo a generare un impatto reale di fronte alle sfide poste dal cambiamento climatico e dalla transizione globale verso la decarbonizzazione.”