Testo a cura della redazione

TORINO 011. Biografia di una città
29 giugno -12 ottobre 2008
Torino
   Testo a cura della redazione

Con un occhio rivolto al recente passato e uno verso il futuro prossimo
venturo, Torino si racconta nella mostra "Torino 011. Biografia di una città"
che aprirà i battenti il 29 giugno 2008. L'evento propone un racconto della
trasformazione di Torino dal 1980 ad oggi, con uno sguardo al futuro, in vista
del 2011, anno dei festeggiamenti per il centocinquantenario dell'unità
d'Italia, che vedrà Torino protagonista.
Collocata nelle Ogr, le ex Officine
Grandi Riparazioni, parzialmente recuperate e finalmente aperte a un uso
pubblico, "Torino 011. Biografia di una città" inaugura un nuovo polo espositivo
della città: le Ogr insieme alle ex carceri Nuove rappresentano un complesso
ideale per mostre ed esposizioni collocato in una zona strategica per la città,
Spina 2. Nei prossimi anni il complesso sarà recuperato totalmente, per giungere
alla sua destinazione finale di importante centro per le arti e la
cultura.
La mostra rappresenta un'importante occasione per riflettere sui
cambiamenti fisici, sociali ed economici di Torino dagli anni '80 ad oggi e per
presentare criticamente i processi di trasformazione urbana in corso e le
progettualità che interesseranno Torino nel futuro. All'interno della fabbrica
dismessa il percorso della mostra si snoda in ambienti diversi, dedicati al
racconto della metamorfosi di alcuni luoghi - Mirafiori, il Lingotto, il centro
storico, le Spine - letti come rivelatori delle nuove strutture sociali e come
condensatori di processi economici e culturali.
I visitatori, negli oltre 6
mila metri quadrati all'interno della manica nord dell'edificio "ad H" delle
Ogr, saranno condotti in un viaggio dai molti percorsi, attraverso grandi mappe
interattive, proiezioni e simulazioni ma anche disegni, schizzi, maquettes e
foto d'autore.
La mostra sarà accompagnata da un ricco calendario di eventi
dedicati al racconto della città e delle sue trasformazioni negli spazi della
galleria al fondo della manica lunga delle Ogr, e nel giardino segreto, uno
spazio verde all'interno dell'edificio, recuperato in occasione della mostra e
sconosciuto alla maggior parte dei cittadini.

Il percorso della mostra si apre con la percezione che i cittadini hanno
della qualità urbana, ponendo come punto di partenza non gli immaginari colti,
ma quelli diffusi, ricondotti a politiche urbane ed episodi che hanno segnato
questi ultimi dieci anni, ma anche ai dati elementari della composizione sociale
della città.
Nella stanza successiva alcune microstorie appena accennate
offrono al visitatore l'opportunità di costruirsi un'opinione sul senso delle
trasformazioni in corso e sulla misura del mutamento che il recupero di una
distanza temporale può consentire.
Si susseguono quindi spazi dedicati ai
grandi condensatori di esperienze e di vita legati alla città piemontese, a
partire dal Lingotto in cui si intreccia la questione
dell'architettura e
della sua funzione, passando per Mirafiori che introduce l'icona del laboratorio
sociale per eccellenza e del rapporto discontinuo che la città ha avuto con la
città fabbrica al proprio interno, per arrivare all'area più problematica della
città: Spina 3. Nel quarto ed ultimo condensatore si sposta lo sguardo sul
centro storico: Torino come città della cultura più che uno slogan è stata una
politica, forse la più percepita da cittadini e visitatori.
La conclusione
della mostra rimette in gioco il seguito del racconto e apre alcuni sguardi sul
futuro. La scena territoriale si allarga, necessariamente. La trama diventa una
complessa rete infrastrutturale, ossessione e sfida della modernità, i cui
destini sono in gran parte già decisi. La mostra offre tre scenari che su quella
rete si potranno delineare. Essi rappresentano politiche che produrranno non
solo immaginari ma qualità urbane; scenari necessariamente semplificati, per
consentire l'avvio di una riflessione non solo tra addetti ai lavori: lo
scenario della area metropolitana che si sviluppa distinguendo verde ed
edificato, quello della scelta tra città densa e città diffusa, quello della
crescita guidata degli spazi pubblici o della materializzazione dei diritti
privati.

Torino 011. Biografia di una città
29 giugno -12 ottobre
2008
Aperta tutti i giorni dalle 11:00 alle 20:00
giovedì dalle 11:00 alle
23:00
(chiuso il lunedì)
www.urbancenter.to.it