In tempi troppo ricchi di "architettura mediatica" e presunte "archistar", l'apertura di una mostra dedicata ad uno studio come EMBT Arquitectes Associats sembra essere un evento più unico che raro. Pur essendo uno dei più celebri (e celebrati) d'Europa, recentemente vincitore del Riba Stirling Prize nel 2005 per il Parlamento Scozzese a Edimburgo, lo studio italo-spagnolo si è sempre contraddistinto per la semplicità e la dedizione con cui si è dedicato all'architettura, segnata sempre da una cifra sperimentale ed innovatrice.
La storia più recente di EMBT viene ora raccontata dalla mostra inaugurata pochi giorni fa negli spazi della Sala delle Prigioni di Castel dell'Ovo a Napoli, dove sono esposti 18 grandi progetti selezionati tra quelli presenti in Europa ed Estremo Oriente - housing, parchi e stazioni, spazi pubblici ed edifici masterpiece per la vita delle comunità in cui sono inseriti - degli ultimi dieci anni di attività . Ultima tranche di un percorso professionale e di vita che ha unito dal 1991 Enric Miralles e Benedetta Tagliabue e che ha vissuto il dramma della improvvisa scomparsa di Miralles nel 2000, anno in cui l'architetto milanese ha preso in mano le redini dello studio proseguendo con coerenza e continuità quel percorso artistico fatto di amore per il progetto, di dedizione assoluta per la manualità che emerge dai numerosi collage, dai plastici perfetti, dai disegni accurati che accompagnano ogni realizzazione.
Il capoluogo partenopeo ha più di una radice in comune con Benedetta Tagliabue. Qui, due anni fa, nasceva una collaborazione tra progettisti internazionali sul recupero della Valle dei Mulini (Amalfi) che ha vinto il più prestigioso e più ricco premio di architettura dedicato alla sostenibilità (Holcim Foundation for Sustainable Construction 2006) insieme ad un pool di colleghi coordinati dal salernitano Luigi Centola, inoltre per Bagnoli, Benedetta Tagliabue ha firmato uno dei più intensi e discussi progetti di riqualificazione in campo europeo: un parco naturale che si arricchisse della varietà geografica, botanica e paesaggistico/industriale del tratto di costa più ferito e più bello al mondo. Un progetto rimasto sulla carta ma la cui sensibilità e cura per il paesaggio è stata trasferita nel progetto per una stazione della nuova linea 1 della Metropolitana che cattura e trasferisce nel contesto costruttivo della parte orientale della città - il Centro Direzionale - quello stesso humus vulcanico che sotteso a Bagnoli, riappare verso il vulcano Vesuvio. L'Architetto Benedetta Tagliabue ha annunciato durante la conferenza stampa di presentazione della mostra il nome dell'artista che con lei si occuperà del design - lo spagnolo Jordi Pallares - di questo progetto la cui conclusione è fissata per la prima metà del 2011 e che vedrà l'impiego di maestranze e di maestri ceramisti locali (Napoli, Vietri) per la decorazione.
L'idea e l'uso dei materiali adottati - legno e ceramica - lo avvicina ad uno dei più noti lavori di EMBT, il Mercado Santa Caterina a Barcellona, uno dei restanti 16 progetti in mostra che spaziano dall'housing sostenibile (Casas en Madrid/Case popolari), al disegno di grandi aree pubbliche (Hafencity, fronte del porto di Amburgo; Parc Dels Colors, Barcellona; Trinity Shopping Center, Leeds) ed edifici master piece delle città che li ospitano (il Parlamento Scozzese, Edimburgo, il Comune di Utrecht, il quartier generale della Società del Gas, Barcellona; la biblioteca pubblica di Palafolls, il Campus e Rettorato di Vigo, lo IUAV a Venezia). Fino ad importanti progetti no profit, come una scuola per i piccoli orfani della casta degli intoccabili che Miralles Tagliabue EMBT sta regalando al Nepal, dal pre-progetto all'edificazione.
La mostra si conclude con una importante anteprima internazionale, il nuovissimo progetto del Padiglione Spagnolo della World Expo del 2010 a Shangai, nel quale EMBT porterà la principale tradizione tra le varie culture regionali spagnole e mondiali, il vimini: il padiglione è un grande cesto che accoglie, che illumina delicato nei volumi interni un solo deciso argomento: guardare al futuro sostenibile del mondo. Se il vimini che EMBT ha stimato necessario per costruire il padiglione non potesse essere prelevato tutto in Spagna per ragioni naturali, sarà utilizzato il vimini del luogo.
L'esposizione si arricchisce della proiezione di un esperimento filmografico del regista Bigas Luna che, attraverso un film di 30 minuti, presenta undici dei progetti ospitati in mostra, un progetto nato dall'amicizia e affinità artistica tra Bigas Luna e Miralles e Tagliabue: la prima parte del film,"Estado de las obras 2002", riflette la incipiente incursione di un giovane studio di architettura nelle tecniche cinematografiche come elemento che facilita la documentazione di un progetto architettonico mentre la seconda parte ,"Estado de las obras 2005", diretto da Miralles Tagliabue EMBT con Miguel Rubio, presenta per la prima volta le riprese delle opere appena terminate del Parlamento di Scozia, ad Edimburgo, il Mercato di Santa Caterina, a Barcellona, il campus universitario di Vigo e l'edificio per la compagnia Gas Natural, a Barcellona.
Giovedì 10 gennaio 2008 alle ore 16.30 Benedetta Tagliabue terrà una lezione per gli studenti napoletani di architettura, aperta alla città , nella sala Sala Maria Cristina, Complesso Monumentale di S. Chiara. La lezione sarà introdotta dal prof. Paolo Giardiello.
In occasione della lezione sarà presentato il catalogo della Mostra Miralles Tagliabue EMBT 10 anni di architetture 1997-2007 a cura di Paolo Giardiello e Marella Santangelo edito da CLEAN, Napoli.
10 anni di architetture di Miralles Tagliabue EMBT (1997/2007) - Tradizione del fare
Sala delle Prigioni in Castel dell'Ovo, Napoli
14 dicembre 2007 - 15 gennaio 2008
Orario: tutti i giorni 10-17, ingresso libero
Lecture
Giovedì 10 gennaio 2008
Sala Maria Cristina, Complesso Monumentale di S.Chiara
Piazza del Gesù Nuovo/Via Santa Chiara
Napoli
ore 16,30, ingresso libero