residenze unifamiliare – Paolo Bulletti ha un sogno. L'architetto italiano vuole trasportare una casa progettata dal famoso architetto americano Frank Lloyd Wright dal suo sito attuale nel New Jersey sulle colline di Fiesole, vicino a Firenze.

Questa "missione impossibile", come la definisce  sua moglie Valeria, è iniziata tre anni fa, quando organizzò una mostra a Fiesole per celebrare non solo il centenario della presenza di Wright in Toscana, ma anche la connessione emotiva di Wright con quel territorio.

Wright ha vissuto a Fiesole nel 1910, dopo aver lasciato gli Stati Uniti con la sua amante, Mamah Borthwick Cheney, per evitare lo scandalo sulla loro relazione.

Sharon e Lawrence Tarantino, che ora possiedono una villa di Wright a Millstone, New Jersey, vennero a conoscenza della mostra grazie all'ampio spazio dato dalla stampa su Internet. Contattarono così l'arch. Bulletti, proponendogli di  cercare un compratore in Italia per la loro casa.
"Sul momento pensai che l'idea era folle, ma allo stesso tempo rappresentava una sfida culturale così decidemmo di incontrarci", Bulletti ricorda. "Ovviamente ci trovammo a Fiesole e andammo a pranzo sotto gli alberi della Piazza. Era estate, e immediatamente trovammo moltissimi interessi reciproci, condividendo le stesse visioni. Ci siamo poi  incamminati, continuando a discutere i dettagli, sù per la collina fino alla casa in cui Wright trascorse il suo periodo fiesolano".

I Tarantino, architetti con studio in New Jersey,  siglarono così un accordo in esclusiva che incaricava l'architetto Bulletti quale referente italiano "della ricerca di un acquirente per lo spostamento della loro proprietà." Come è in uso con le case di Wright, l'arredamento è incluso.

La residenza, conosciuta come Bachman Wilson House, fu progettata nel 1954 per Abraham Wilson e la sua prima moglie, Gloria Bachman. Si tratta di un esempio dello stile "usoniano" di Wright, teso a  creare abitazioni ad un prezzo contenuto.

La villa sarebbe un fiore all'occhiello impressionante fra gli uliveti ed i tetti in terracotta di Fiesole. Costruita con blocchi di cemento e strutture lignee rivestite in mogano, ha bassi, rettilinei profili ed una parete senza finestre in netto contrasto con l'opposta parete vetrata dal pavimento al soffitto.

Quando i Tarantino acquistarono la proprietà nel 1988, le sue condizioni richiesero un sostanziale rinnovamento. Dovevano allineare dei secchi per raccogliere le infiltrazioni d'acqua, un problema comune con i tetti piani di Wright, e raschiare la spessa vernice che era stata applicata sugli eleganti ed originali arredi in mogano delle Filippine.

In anni recenti, la villa è stata minacciata dalle acque del vicino fiume Millstone.  "Il pericolo delle inondazione è peggiorato nel corso degli ultimi anni, e ci siamo resi conto che l'unica alternativa per salvare la villa era di spostarla", ha detto la Signora Tarantino. "Stiamo perseguendo varie opzioni, ma l'Italia è quella che ci attrae di più. Io e mio marito abbiamo studiato a Genova 40 anni fa, quindi questa per noi sarebbe la soluzione romantica."

"Siamo ottimisti sul fatto che possa accadere", ha aggiunto.

Ma quali sono le possibilità di trovare le risorse finanziarie sufficienti?

"Il costo è di un milione e mezzo di dollari," spiega  l'architetto Bulletti,  professore di Architettura alla Texas A & M University nel Campus di Castiglion Fiorentino, a Sud di Firenze. "E' incluso lo smontaggio e la spedizione in container fino al porto di Genova. Il costo della ricostruzione varierà in base all'interesse di alcune aziende nello sponsorizzare l'operazione."

Sebbene l'identificazione finale di un sito non è ancora stata definita, entrambe i sindaci di Firenze e di Fiesole sarebbero più che felici di accogliere la villa. "Sono in attesa di conoscere da noi le manifestazioni di interesse da parte di istituzioni e privati", Bulletti precisa. "Siamo stati contattati da collezionisti ed organismi culturali internazionali coi quali stiamo facendo delle valutazioni."

L'architetto evidenzia come la villa a Fiesole non possa essere utilizzata a fini residenziali per alcune discordanze con i regolamenti edilizi vigenti. "Ma può essere ospitata in aree protette, quali parchi o giardini, come se fosse una scultura ed essere così accessibile al pubblico", commenta.
Tutti concordano sul fatto che i tempi non sono dei migliori. La situazione economica in Italia vede scarsi fondi pubblici e privati, e in periodo di campagna elettorale nessun sindaco legherebbe   il suo nome ad un progetto così stravagante.

Tuttavia, Fulvio Irace, professore di Storia dell'Architettura al Politecnico di Milano, ritiene che  istituzioni pubbliche di Firenze e Fiesole ed anche di Venezia, dovrebbero seriamente considerare l'acquisto della Bachman Wilson House.

"La villa - dopo essere sopravvissuta alla separazione dei primi proprietari e a successivi passaggi di proprietà - è adesso in pericolo", ha scritto nel giugno scorso sul quotidiano finanziario Il Sole 24 Ore. "Se in tempi di crisi si può lanciare "una pazza idea", perché la Biennale di Venezia non compra la casa, sistemandola come un padiglione nell'area dei Giardini? ", con riferimento al parco dove si tiene la Biennale.

Traduzione dell'articolo tratto dal New York Times a cura di Paolo Bulletti.

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