Trecce e trefoli per C.A.P.

Autore testo e disegno: Lorenzo Taddei Pardelli

Per quanto concerne le armature utilizzate per realizzare il C.A. precompresso, l'acciaio usato può essere realizzato sotto forma di: fili, di sezione piena con un diametro variabile da 2-3 mm a 6-7 mm e vengono forniti in matasse; barre, che sono fornite unicamente sotto forma di elementi rettilinei a sezione piena; trecce che sono ottenute dall'unione di 2 o 3 fili avvolti ad elica; trefoli, che sono sempre fili avvolti ad elica, ma in uno o più strati; ed infine come cavi, gruppi di fili paralleli.

Il D.M.14 febbraio 1992 prescrive prove di trazione e di piegamento oltre che controlli che devono essere effettuati con accuratezza sia in officina che in cantiere per tutti gli acciai destinati al C.A. precompresso. Quando questi vengono messi in opera, devono essere privi di ossidazione, corrosione, pieghe e qualsiasi altro difetto superficiale visibile. L'ossidazione massima ammessa è quella eliminabile totalmente tramite lo sfregamento di un panno asciutto.

Fonte testo:
G.K. Koening, B. Furiozzi, F. Brunetti, G. Ceccarelli (a cura di), Tecnologia delle costruzioni, Le Monier, Firenze, 1995

Trecce e trefoli per c.a.p.

Trecce e trefoli per c.a.p.