edilizia – Lo spazio residuo di una vecchia palestra del lodigiano è stato riconvertito in una struttura per l'infanzia

Il progetto per il piccolo edificio scolastico di Zelo Buon Persico (Lodi) nasce al fine di costruire, nel più breve tempo e al minor costo possibile, un centro di assistenza educativa per l'infanzia: un piccolo asilo nido in gestione condivisa fra Comune e famiglie. Il lotto messo a disposizione dall'Amministrazione comunale è lo spazio residuo di una vecchia palestra che confina, da un lato, con una scuola elementare e, dall'altro, con una strada statale molto trafficata, la Paullese.

Il rapporto con lo spazio aperto 
Nonostante la collocazione non proprio felice da un punto di vista paesaggistico, il progetto dello studio Tadi, da sempre impegnato nella ricerca sulla progettazione urbana, è riuscito a ottimizzare il rapporto fra spazio aperto e costruito, creando un rapporto privilegiato fra edificio e giardino. Il posizionamento dei volumi di fabbrica è stato reso possibile grazie alla norma che permette, in presenza di edilizia pubblica, di superare l'obbligo di mantenere una distanza di cinque metri fra un edificio di nuova costruzione e il suo confine di pertinenza. Il rapporto con lo spazio aperto è rafforzato, poi, dalla creazione di un dislivello fra l'edificio e il giardino, che è incorniciato da un sistema di passerelle; il visitatore accede all'area dalla parte opposta del lotto attraverso un portale d'ingresso, una struttura di legno creata per segnalare, dalla lontana strada d'accesso, la presenza di questo piccolo luogo di pubblica utilità. Una passerella, che corre lungo la recinzione di lamelle di legno, permette quindi di raggiungere l'asilo.

Un edificio prefabbricato in legno
Il complesso è costituito da due corpi di fabbrica, uno principale (a un piano fuori terra) e uno secondario (a doppia altezza), collegati fra loro da un portico ligneo che costeggia l'edificio principale creando, infine, un patio protetto. I due edifici poggiano su una piattaforma, leggermente rialzata da terra, dalla quale si diparte il percorso che collega l'edificio all'ingresso. Le funzioni interne si suddividono fra una sala per i giochi, i bagni per i bambini, un'area per il ristoro e una zona riservata al personale, sita nel corpo separato. Complessivamente, si tratta di 120 m2 di edificio con 750 m2 di aree esterne. Le scelte tecnologiche e le tecniche costruttive adottate dai progettisti perseguono il fine del costruire edifici a basso consumo energetico. All'interno della costruzione del piccolo asilo nido ritroviamo, a integrazione di un opportuno isolamento termico dei muri perimetrali, il riscaldamento a pavimento, i pannelli fotovoltaici in copertura, i collettori per il recupero delle acque, oltre al fatto, non secondario, che l'edificio è quasi interamente costruito di legno. Si tratta di scelte progettuali che, nel caso di un edificio pubblico legato all'ambito educativo, assumono un significato importante. Grazie all'orientamento nord-sud dell'asse principale dell'edificio, le vetrate del lato esposto a est possono usufruire del calore del sole d'inverno e godere di una corretta aerazione durante l'estate (quando i frangisole del porticato raffreddano l'aria).

Una sostenibilità su più livelli
 Sono tre i fattori che, in particolare, determinano la sostenibilità ambientale del complesso: la sua produzione e lavorazione che ha impiegato poca energia (data la brevità della filiera produttiva), la facilità di messa in opera e, infine, la facilità di smaltimento. L'uso del legno implica, infatti, biodegradabilità del materiale (è sempre più diffuso l'uso di progettare edifici “a tempo”, cioè con un'aspettativa di vita che non superi la ventina d'anni) e facilità di smontaggio. Gli interni dell'asilo sono finiti in modo molto semplice: i soffitti sono caratterizzati da una struttura lignea a vista; le pareti di cartongesso in parte tinteggiate a colori vivaci; il pavimento chiaro è rivestito di linoleum; infine, serramenti di metallo chiudono le ampie luci a tutta altezza, conferendo al fabbricato il carattere di un'architettura contemporanea. L'asilo è costituito principalmente da una struttura di legno a balloon frame: telai rettangolari fissati a pilastri disposti a stretto passo uno dall'altro. I tamponamenti interni e quelli esterni concorrono a consolidare la struttura lasciando uno spazio di intercapedine per accogliere i pannelli d'isolamento e gli impianti. All'esterno, le doghe di legno sono direttamente inchiodate ai telai e rivestono l'intero edificio conferendo al volume un carattere uniforme. Solamente alcune parti, come il basamento e la struttura dei camminamenti a sbalzo perimetrali, sono state realizzate di calcestruzzo armato.

Le divergenze rispetto al progetto originario
Primo obiettivo dei progettisti è stato la prefabbricazione: cercare di utilizzare quasi esclusivamente elementi industriali, in modo da consentire il montaggio a secco e la riduzione al minimo delle lavorazioni di cantiere. È proprio la dimensione standard del pannello isolante a determinare la griglia modulare dei telai del balloon frame. Così anche la dimensione della sezione dei pilastri, la larghezza delle doghe del pavimento del portico, come la lunghezza delle assi di larice perlinato utilizzate come rivestimento per le facciate, sono misure standardizzate che derivano dai processi di produzione della filiera del legno, e concorrono a determinare - in questo caso - la forma del progetto. L'utilizzo di componenti standard provenienti dall'industria, già finiti e pronti per il montaggio, è una buona regola, inoltre, per risparmiare sui costi di costruzione. Purtroppo, come avviene sovente negli appalti pubblici di piccola entità, allo sforzo di razionalizzazione costruttiva operata dai progettisti non sempre corrispondono le condizioni operative necessarie a metterla in atto da parte delle imprese. Inoltre, nonostante l'ampia disponibilità delle amministrazioni pubbliche verso la sperimentazione compositiva, la minore forza di contrattazione nei confronti delle imprese costruttrici si riflette direttamente sul risultato della costruzione finale.