Testo a cura della redazione

UN NUOVO CORSO PER d'ARCHITETTURA
Rivista di cultura italiana del progetto
   Testo a cura della redazione

Con il numero 35 - una riflessione sulle Qualità dell'abitare - la rivista
"d'Architettura" avvia un nuovo corso segnato da un restyling grafico ma
all'insegna della continuità con il progetto culturale che rappresenta la
specifica missione della testata: comprendere l'accadere della architettura, in
Italia, oggi.
La convinzione che ha guidato il lavoro svolto sino a ora è
che, nel momento storico in cui si trova la cultura architettonica italiana, sia
urgente e preliminare soprattutto un'azione conoscitiva, persino, talvolta, a
dispetto della oggettiva qualità architettonica. Va ricordato che, per lungo
tempo, lo spazio dedicato alla architettura italiana nella pubblicistica
specializzata è stato estremamente ridotto - quasi nullo nella pubblicistica
generalista - e limitato alla ricerca della eccellenza, condotta per di più con
una certa sfiducia nella possibilità di rinvenirne tracce tra le stanche file
degli architetti italiani; più esattamente, con scarsa fiducia nella possibilità
di riconoscere, alla architettura italiana, qualità spendibili sulla scena
internazionale. Il concentrarsi, da parte della pubblicistica, sulla ricerca
della sola eccellenza, sembrava lasciar sfuggire la grande complessità di un
accadere - in Italia - ricchissimo, nella economia, nella amministrazione delle
città, nella ricerca tecnica, nella produzione, nella scuola. La rivista ha
cercato, con le ridotte forze di un giovane strumento editoriale, di inseguire
tale ricchezza, in una azione di cui sono giudici i lettori, ma che oggi si
avverte condivisa da molti.
Tale indagine ha progressivamente rivelato anche
la bella sorpresa di una diffusa qualità architettonica, di cui sono artefici,
soprattutto, giovani architetti abituati a coniugare una formazione
internazionale e un alto livello culturale con la disponibilità a operare in
ambito locale, su piccoli temi, in continuità non tanto con la tradizione
internazionalista del grande gesto architettonico, quanto piuttosto con la
tradizione, che sempre ha contraddistinto la cultura architettonica alta in
Italia, di un dialogo ravvicinato e raffinato con le complessità delle città e
dei paesaggi italiani, con una ricchezza di valori sedimentati nel tempo, la cui
semplice conoscenza è già progetto.
Oggi, anche grazie all'inserimento nel
progetto editoriale di ampio respiro che Business Media Group - Il Sole 24 Ore
sta ponendo in opera, la rivista è nelle condizioni di affrontare una
consapevolezza che la cultura architettonica italiana sembra aver ritrovato.
Tutto ciò che accade in Italia, nel campo della architettura, ha chance
straordinarie di divenire evento internazionale; è spesso sufficiente il luogo
ove si costruisce, come sanno bene i molti architetti internazionali disposti a
sopportare infinite difficoltà pratiche per veder sorgere in Italia una propria
opera. Lontana da ogni protezionismo nazionalista e da penosi appelli alla
italianità, la rivista avvia una nuova serie non più interrogandosi su un
presunto provincialismo e isolamento della cultura architettonica italiana, ma
chiedendosi se operare in un territorio che ospita una quota altissima del
patrimonio culturale mondiale possa, di per sé, divenire tema di buona
architettura e se una cultura del costruire alimentata da questo territorio
possa dimostrarsi efficace anche in altri contesti in cui il paesaggio, la città
e la storia sono i materiali primi del progetto.

La rivista continua dunque ad essere interamente dedicata alla presentazione
e valorizzazione della cultura italiana del progetto in tutti i suoi aspetti e a
tutte le scale (dal progetto urbano, alla scala edilizia, al disegno di
oggetti); un interesse per ciò che gli architetti italiani costruiscono in
Italia, per ciò che gli architetti italiani costruiscono all'estero e,
nondimeno, per ciò che gli architetti stranieri costruiscono in Italia, spesso
in collaborazione con architetti italiani, sempre e inevitabilmente in
collaborazione con professionalità e forze produttive locali.

La struttura della rivista

La rivista è strutturata per rubriche ma sostanzialmente divisa in quattro
sezioni.
La prima sezione ospita le pagine pubblicitarie delle aziende
sostenitrici, che sono tuttavia ben più di semplici pagine promozionali. In
accordo con le aziende, infatti, le pagine hanno una veste grafica uniforme e
presentano, di volta in volta, la scheda tecnica di un prodotto d'eccellenza e
l'esemplificazione di una sua applicazione, a visualizzare lo stretto dialogo
tra azienda e progettista da cui il progetto Aid'a nasce.
La seconda sezione
prende il titolo LABORATORIO ITALIA dal marchio di una serie di iniziative che
hanno segnato la crescita della rivista. Si tratta di una indagine costante
sulle giovani generazioni di architetti italiani che realizzano architettura,
indagine talvolta legata al tema del numero, altre volte indipendente. La
sezione è alimentata dalle segnalazioni di una redazione allargata di oltre
quaranta architetti e docenti italiani.
La terza sezione consiste in una
selezione critica di ARCHITETTURE scelte in base al tema del numero. Ad essa si
affiancano, talvolta in tema, talvolta per accostamenti meno immediati o del
tutto in autonomia, una serie di rubriche quali: "Intervista", spesso dedicata
al confronto con altri campi della creatività e della cultura; "Diario", il
racconto, in prima persona, del percorso con cui un giovane architetto è
arrivato alla realizzazione delle sue prime opere; "Genealogie", dedicata alla
trasmissione, nella scuola e fuori, del sapere progettuale; "Italiani
all'estero"; "Stranieri in Italia"; "Progetti non d'architettura".
La quarta
sezione è infine dedicata alla presentazione e valorizzazione del patrimonio
storico della cultura architettonica italiana e a una interrogazione sulle sue
differenti identità. Le rubriche sono: "Ventesimo secolo", una catalogazione
della architettura italiana del Novecento su base talvolta geografica, talvolta
tematica; "Archivi"; "Biblioteca".

Il programma editoriale 2008 prevede, oltre al presente numero sulle "Qualità
dell'abitare", i numeri "Fluido italiano", dedicato a uno dei "miti" dominati la
recente produzione architettonica ovvero l'idea di una architettura le cui forme
e il cui spazio siano pensati come dei fluidi e "Terremoti", dedicato alla
architettura in stato di emergenza, ai materiali e ai linguaggi che in tali
circostanze sono stati elaborati.

Sistema d'Architettura

Aid'A
Associazione culturale senza fini di lucro la cui
principale finalità è la promozione della cultura architettonica italiana, tanto
in Italia quanto all'estero. Fondata da un gruppo di architetti e di aziende,
l'associazione ha promosso, nel 2002, la rinascita della rivista d'Architettura
per poi farsi protagonista, negli anni successivi, di una serie di iniziative,
spesso in collaborazione con le principali istituzioni del settore quali la
Biennale di Venezia, la Triennale di Milano e la DARC di Roma. Aid'a si rivolge
a una comunità di circa trecento studi professionali che, nel tempo, hanno
intessuto strette relazioni con la rivista d'Architettura e hanno partecipato ai
convegni e alle mostre promosse dalla associazione.
Gli
eventi

Nel corso del 2008 le due principali iniziative
convegnistiche di Aid'a, con il sostegno del Il Sole 24 ORE Business Media,
saranno:
- il Forum sul tema dell'housing che si terrà a settembre,
appuntamento annuale che Il Sole 24 ORE dedicherà ai progettisti in un confronto
tra istituzioni e professionisti sui principali temi riguardanti lo sviluppo
urbano e l'architettura contemporanea; la prima edizione è dedicata alle
strategie, ai finanziamenti e alle prospettive del settore residenziale in
Italia:
- una nuova edizione di Laboratorio Italia, in programma per
novembre; al tavolo dei relatori, chiamati a discutere sul tema "Progettare
l'esistente. Le responsabilità della architettura nella valorizzazione del
patrimonio culturale italiano", si alterneranno progettisti, committenti,
imprese e amministratori che presenteranno alcuni casi esemplari e di
avanguardia tecnologica per evidenziare come l'architettura di qualità non possa
che nascere da una forte sinergia tra i soggetti di volta in volta coinvolti nel
progetto.
Durante l'intera giornata i partecipanti all'evento potranno
incontrare su appuntamento le aziende sponsor per una consulenza tecnica sui
progetti ai quali stanno
lavorando.
d'Architettura
Rivista de Il Sole 24 ORE
Business Media che si presenta come strumento dedicato di un progetto integrato
di comunicazione e promozione culturale relativo alla cultura architettonica
italiana sviluppato sulle riviste della divisione Building del gruppo e sul
portale www.archinfo.it con l'intento di
creare una community di aziende e di progettisti.

Giovanni Leoni (Modena, 1958) è professore Ordinario di
Storia dell'Architettura all'Università di Bologna.
Ha pubblicato e pubblica,
tra gli altri, con Laterza, Einaudi, Mondadori Electa, Cambridge University
Press, Phaidon, Gili. E' autore di monografie su; Eduardo Souto Moura (Electa,
2003 e successive, con edizioni in spagnolo, portoghese e inglese); Fernando
Távora (Electa, 2005); David Chipperfield (Federico Motta Editore, 2005); Norman
Foster (Motta Architettura, 2007); Mies van der Rohe (Motta Architettura, 2008);
Alvaro Siza (Motta Architettura, di prossima uscita).
Per Motta Architettura
è curatore della collana Minimum edita, oltre che in libreria, anche in forma di
allegato al settimanale L'Espresso, tra il maggio e il settembre 2007, con il
titolo L'Architettura - I protagonisti.
Collaboratore di diverse testate
(Casabella, Area), dal maggio 2002 dirige "d'Architettura", rivista con la quale
ha avviato una indagine specifica sulla cultura architettonica italiana curando
anche diverse mostre sul tema (Laboratorio Italia, presso la DARC, Roma,
2006).