Un nuovo teatro sul Reichstag

NORMAN FOSTER, UN NUOVO TEATRO SUL REICHSTAG, BERLINO

Testo di Karljosef Schattner

Il concorso per la trasformazione degli edifici del Reichstag di Berlino a sede del Parlamento fu bandito dalla Repubblica Federale Tedesca nel giugno 1992. Il bando era aperto nell'ambito della Federazione, mentre 14 architetti stranieri furono chiamati per invito. Il 7 e 8 gennaio 1993 la giuria del premio si riunì sotto la mia presidenza e seguì una seconda fase nei giorni dal 27 al 29 gennaio. A conclusione di un intenso dibattito, la giuria, composta da 18 persone con diritto di voto e da 8 consulenti, non riuscì ad accordarsi sul primo premio. Si decise perciò unanimemente di ripartire la premiazione in due gruppi, ognuno composto da tre architetti. Gli architetti inseriti nel primo gruppo furono: Pi De Bruijn, Santiago Calatrava e Sir Norman Foster & Partners. Si stabilì inoltre che i progetti del primo gruppo dovessero essere rielaborati.
Dei 290 iscritti (274 domande e 14 inviti), solamente 80 presentarono un progetto.

A mio parere, lo scarso interesse è da un lato riconducibile al fatto che il programma spaziale e funzionale per il restauro e la trasformazione dell'edificio non era stato sottoposto dal committente ad un pre-progetto di verifica che ne dimostrasse la fattibilità entro i limiti posti dalla struttura planimetrica esistente. Dall'altro lato il bando assumeva quale riferimento orientativo per la progettazione una decisione del parlamento federale risalente al 1987, che prevedeva un ordine di seggi circolare ribassato per la sala dell'assemblea plenaria. Ciò ha portato, nella elaborazione dei progetti, a soluzioni di sostanziale sventramento.
In occasione del secondo colloquio, tenutosi a Berlino il 12 e il 13 marzo, ho espresso la mia preferenza per il progetto di Sir Norman Foster con la grande copertura sospesa, affermando chiaramente che in questo modo gli era riuscito di sminuire l'opprimente monumentalità dell'edificio. Sir Norman Foster ha poi specificato nel colloquio:'Noi siamo dell'opinione che non si debba tornare indietro nel tempo, ma sempre andare avanti.
Il Reichstag è un monumento importante e deve essere parte costitutiva integrale di una nuova composizione. L'incarico è stato affidato dal committente a Sir Norman Foster direttamente, senza il coinvolgimento della giuria nella decisione.
Ancora oggi mi rammarico che egli sia stato costretto a sostituire il tetto sospeso con una cupola. La cupola non è percepibile nel rapporto immediato con l'edificio, contrariamente all'effetto che avrebbe prodotto quel tetto. La giuria non è stata invitata né all'inaugurazione dell'edificio né alla conferenza stampa e così non ho potuto farmi un'opinione dell'interno.
All'esterno, purtroppo, non è riuscita una distinzione fra lo 'strato' storico e quello nuovo tale da rendere evidenti le trasformazioni dell'interno. Una facciata dovrebbe pur sempre dire qualcosa del suo interno.

Esploso

Esploso

Vista dall'ingresso

Vista dall'ingresso

Vista dalla terrazza

Vista dalla terrazza

Esterno

Esterno

Pianta delle coperture

Pianta delle coperture