Residenze – La villa di Enschede (Olanda) rientra in un progetto di riqualificazione urbana: l'architetto sfrutta l'asimmetria della pianta a L per caratterizzare in modo diverso le parti dell'edificio

Enschede è una città olandese della regione di Twente, nel sudest della provincia di Overijssel, al confine con la Germania. Conta oltre 150mila abitanti. La composizione di questa villa, eretta per il signor Mark Van Straaten, fa parte di un piano di ricostruzione urbana, redatto dallo studio Architekten Cie, su un'area distrutta da un'esplosione di un deposito di fuochi artificiali.

L'edificio s'inserisce tra altre residenze unifamiliari di prestigio, articolandosi, per le dettagliate prescrizioni volumetriche del piano, in modo da enfatizzare le differenze tra un fronte “formale”, definito da mattoni scuri, e un retro “informale”, che abbraccia il giardino privato.
Pertanto, l'affaccio principale è lungo il viale Museumlaan, asse della pianificazione, che congiunge due edifici pubblici destinati a museo. Quello secondario, invece, con gli ambienti di soggiorno, è sul giardino, impostato su una spezzata, in modo da differenziare e delimitare con originalità questo spazio interno, enfatizzando il riferimento della morfologia alla “L” planimetrica.

Il gioco degli incastri e la varietà dei volumi proposti, sono il segno che distingue il linguaggio del progettista: un modo espressivo che manifesta, insieme, un'asimmetria della composizione intera e della posizione degli elementi (finestre, solai, vani) e una varietà dei materiali (legno laccato, alluminio, vetro, laterizio e zinco).
Inizialmente, la facciata verso il giardino era stata pensata in lastre di vetro retro-verniciato o acidato: in questo modo, avrebbe perfettamente attuato l'intenzione di creare uno “spaccato” dell'edificio, aprendone in trasparenza la vista dell'interno. Poi, per ragioni di costo, il materiale è stato sostituito.

Nella concezione di progetto, risalta un richiamo ai principi del neoplasticismo architettonico; il desiderio di esprimere uno stile caratterizzato da piani, setti murari, volumi che fuoriescono secondo assi ortogonali. Da una compenetrazione tra spazi interni ed esterni; da colori e materiali che si giustappongono, mantenendo ciascuno una propria identità cromatica e sostanziale.
È evidente l'obiettivo di creare un'architettura capace di dimostrarsi non banale, non seriosa, espressiva di modernità e qualità; comunque protagonista nell'affermare principi di regolarità (anche negandoli), in modo semplice e razionale.

C'è un riferimento alla tipologia della casa a “L”, attraverso la composizione di un impianto murario di adeguato spessore e posizione, un raggruppamento di spazi funzionali senza gerarchie. Il piano terra della casa offre una varietà d'ambienti e spazi di soggiorno: un'ampia cucina, zona pranzo, zone di ritrovo, spazio tv e studio. Non esistono superfici interrate; anche la doppia autorimessa è a livello terreno, integrata nel volume edilizio. Di fronte all'ingresso, una scala si sdoppia e conduce ai due piani superiori, dove le stanze hanno piccoli luoghi d'uso comune o di servizio. Nel progetto, è stata anche prevista la delimitazione a terrazze praticabili di parte delle coperture piane, che sarà attuata in seguito.