Galleria fotografica – In Cile è stata sperimentata un'abitazione con strati di differenti densità, peso e permeabilità alla luce naturale

Una casa d'abitazione, situata all'interno di una rigida lottizzazione al limite della città di Santiago del Cile, è l'opera prima di un gruppo di giovani architetti di diverse nazionalità il cui nome Far, più che un acronimo dei cognomi dei suoi fondatori, denuncia la loro scelta programmatica di svolgere il lavoro di equipe, tipico di ogni prassi progettuale, stando lontano, sfruttando al meglio le potenzialità della rete e incontrandosi, di tanto in tanto, in una delle loro tre sedi: Köln nel cuore del comparto industriale più avanzato d'Europa, Santiago del Cile e Città del Messico, dove un clima favorevole e una crescita economica ancora in atto danno libero spazio alla creatività e alla sperimentazione, anche grazie alla facile reperibilità di manodopera a basso costo. Gli architetti hanno denominato questo progetto Wall House, quando invece l'unico vero “muro” della casa è costituito dall'alta vegetazione che delimita su tutti i lati il terreno del lotto e che si erge come una barriera visiva e acustica alla vita suburbana dell'intorno. Nasce proprio da questa considerazione l'idea progettuale che sta alla base delle scelte concettuali e materiali che hanno portato alla costruzione di una casa unifamiliare isolata di circa 230 m2 a un costo di circa 600 euro/m2.

Una sperimentazione aperta
L'idea è semplice quanto efficace, non solo dal punto di vista economico e costruttivo, quanto per la ricchezza di ambienti che riesce a organizzare e per la spazialità nuova che riesce a proporre. Una serie di strati di differenti densità, peso e permeabilità alla luce naturale si sviluppa in tutte le direzioni verso il giardino circostante. Il progetto si allontana completamente dalla diffusa equivalenza casa = scatola protettiva e i suoi progettisti sembrano non avvertire quella paura preconcetta di sperimentare in essa materiali e forme non pienamente metabolizzati dal tempo e dalle abitudini. Una rete di polietilene e un tessuto di poliestere intrecciato con nastri di alluminio, una scocca continua di lastre di policarbonato alveolare interrotta da grandi vetrate scorrevoli, una serie di chiusure verticali e piastre orizzontali di compensato di legno, tavolati per casseforme e travi di legno lamellare e, infine, un piccolo e unico nucleo di calcestruzzo armato: questi sono gli elementi costruttivi messi in gioco.

Il ruolo delle stagioni
In tutte le stanze dominano le sensazioni di leggerezza e di trasparenza, mentre l'opacità è limitata solo alle funzioni per le quali non sarebbe intelligente rinunciare a una massa volumica pesante quanto efficiente, ovvero il calcestruzzo armato gettato in opera. Con questo materiale è costruito un esiguo nucleo di due piani che delimita i bagni e che costituisce il supporto per le serpentine di acqua che innervano le pareti. L'impianto trasmette calore nel cuore della casa d'inverno, mentre, in estate, una pompa di calore raffredda l'acqua delle serpentine rinfrescando passivamente l'ambiente. Marc Frohn e Mario Rojas Toledo hanno dato specifici nomi alle parti della casa che, insieme, costituiscono un ambiente protetto, interamente chiudibile e caldo per la stagione fredda (che in quelle zone non va mai al di sotto dei 10 °C), e apribile e ampliabile verso l'esterno nella stagione calda (con temperature che raggiungono i 35-40 °C).

Materiali semplici e poco costosi
Come in un gioco, la caverna di calcestruzzo, gli scaffali portanti, l'involucro traslucido e la pelle morbida compongono un volume permeabile all'esterno quanto facile da realizzare, anche senza ricorrere a manodopera specializzata. A parte il nucleo di calcestruzzo, tutti gli altri elementi sono stati progettati scegliendo materiali poco costosi, con soluzioni di dettaglio facili da approntare, quasi al limite del fai-da-te, e altrettanto leggeri da montare. Unico aiuto alla forza degli operai è, infatti, il braccio mobile dell'autoarticolato che ha portato, già preassemblati dall'officina, gli scaffali di legno alti un piano che delimitano gli spazi principali della casa e che sorreggono le piastre di legno dei solai. Le scaffalature attrezzano la cucina, lo studio, il soggiorno e costituiscono il primo filtro attraverso il quale gli abitanti possono traguardare il giardino.

La tensostruttura protettiva
Oltre di esse, si incontra il vero e proprio involucro esterno della casa; la cosiddetta “scocca lattiginosa”. Essa sigilla il volume della casa creando una luminosità diffusa, sapientemente sfruttata nei mesi più freddi per accumulare la radiazione solare. Tale involucro continuo, ma sempre sfaccettato come un diamante, realizzato in lastre di policarbonato alveolare montate su profili di acciaio zincato, si incontra poi con grandi vetrate: ampi serramenti scorrevoli al piano terra e piccole aperture a ribalta nella parte più alta del secondo piano, sapientemente collocate per innescare un benefico raffreddamento nella stagione estiva. È proprio in questo periodo che entra maggiormente in gioco anche lo strato più esterno della casa, ossia la tensostruttura a membrana. La sua funzione è, essenzialmente, quella di schermo solare e di barriera protettiva all'ingresso degli insetti, molto presenti in quella zona. Tra la scocca di policarbonato e la membrana esterna si creano spazi di differente ampiezza e vivibilità, tutti quanti pensati come ampliamenti estivi della casa stessa, quando gli abitanti possono godersi uno spazio aperto che, andando oltre l'involucro di policarbonato, rimane interno alla membrana e dunque protetto.

L'essenzialità degli elementi compositivi messi in campo, così come la semplicità delle soluzioni tecniche scelte, hanno reso conciliabili due traguardi difficilmente raggiungibili insieme: la messa in opera di prospettive domestiche funzionali, dinamiche e mai banali, e un'attenzione al contenimento dei costi che non rinuncia alla cura degli arredi e delle finiture e che è capace di tradursi in una interpretazione aperta, libera e sincera di prodotti reperibili direttamente dal comparto edilizio, ma anche da quelli industriali più avanzati.