Il 2 marzo si è tenuta la conferenza stampa presso la Facoltà di Architettura e Società del Politecnico di Milano per presentare il progetto della Torre di Lodi, realizzato dall'architetto Marco Visconti per la Zucchetti, prima azienda italiana di software. L'opera ha l'obiettivo di ristrutturare e riqualificare il palazzo di 14 piani che in passato fu sede della Provincia di Lodi e di altre società, inglobandolo in una struttura di vetro dalla forma di un grande minerale trasparente. La Torre di Lodi ospiterà i nuovi uffici della Zucchetti e potrà contenere circa 300 persone. I lavori inizieranno subito e si stima di concluderli entro tre anni. All'evento ha partecipato anche Antonio Grioli, presidente del comitato di direzione Zucchetti, che ha evidenziato quanto lo stile dell'opera sia in linea con lo spirito di innovazione e di ricerca dell'eccellenza che anima l'azienda lodigiana. L'architetto Marco Visconti ha illustrato, invece, l'idea progettuale, fondata sulla ricerca di una perfetta armonizzazione tra sensibilità architettonica e sostenibilità tecnologica.
Progetto
Riflessa da specchi d'acqua e rivolta verso il pubblico la torre nasce dalla volontà di generare luoghi di lavoro a elevato standard qualitativo. Il benessere dei fruitori ha mosso l'idea progettuale, mentre l'impiego consapevole dell'energia ha disegnato interni e facciate. La Torre di Lodi è un involucro naturale avvolto da una trama protettiva le cui qualità espressive derivano dall'applicazione integrata delle principali strategie di sostenibilità. Si propone come aggregazione volumetrica intrinsecamente legata alla sostenibilità e in grado di rivolgersi ai cittadini grazie alla sua forte caratterizzazione simbolica. L'intervento prevede la rifunzionalizzazione degli spazi per un nuovo impiego ad uffici. Tale rifunzionalizzazione è ottenuta mediante la trasposizione dei volumi edificati e la costruzione, alla base della torre, di una nuova piastra pensile di uso pubblico contenente specchi d'acqua e zone a verde. Da un punto di vista compositivo il progetto si compone di un grande involucro trasparente a forma minerale contenente gli spazi dedicati alle funzioni intellettuali. Esso è lambito da una trama metallica esterna disegnata secondo le esigenze protettive dettate dalle diverse esposizioni solari. La sostenibilità dell'idea progettuale è guidata da strategie combinate di risparmio energetico e di attenzione al benessere dei fruitori. In particolare vengono adottate soluzioni passive di elevato isolamento termico, ventilazione naturale attivata tramite camino solare, impiego di energie rinnova bili, protezione solare, diffusione del verde all'interno e all'esterno dell'edificio. Le funzioni di accesso alla torre danno vita all'edificio tramite due nuovi ingressi: il primo, per i dipendenti, si trova a piano terreno ed è direttamente collegato a parcheggi e mezzi pubblici; il secondo, per i visitatori, si trova a piano primo ed è affacciato alle fontane e ai piani a prato che compongono la piastra pensile. L'architettura del complesso genera un sistema riconoscibile grazie a un volume fluido e traslucido, rivestito dalla trama avvolgente di protezione solare calibrata secondo le diverse esposizioni. Un involucro naturale caratterizzato dalle sue linee vibranti: "onde cerebrali" pensate per rappresentare l'essenza del lavoro intellettuale.
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