nuove opere – Margherita Guccione direttore del descrive il nuovo museo di Zaha Hadid.

"Il MAXXI è un’architettura la cui forza, come per molti altri progetti della Hadid, non risiede semplicemente nella bellezza formale ma anche nella complessità della costruzione: il cantiere per realizzare l’opera che ha modificato definitivamente lo skyline del quartiere Flaminio, è stato l’occasione per una grande sperimentazione tecnica che ha messo in atto processi e soluzioni tecnologiche assolutamente innovative nel panorama edile italiano. Basti pensare alla tecnologia del calcestruzzo – un materiale da cui dipendono strettamente immagine e forma del MAXXI – che è il risultato di una particolare miscela autocompattante (denominata SCC-Self), indispensabile per realizzare getti di grande dimensione secondo un preciso programma di ingegnerizzazione. O ancora alla copertura ideata da Zaha Hadid, fondamentale componente della riuscita e della connotazione estetica dell’edificio. Trasparente, permette un uso modulato e suggestivo della luce naturale. Complessa dal punto di vista tecnologico e impiantistico, assembla i serramenti, il meccanismo di controllo della luce naturale e artificiale, il controllo termoigrometrico e i supporti per le pannellature mobili. Interamente prodotta fuori opera, da industrie altamente specializzate, è composta da stratificazioni vetrate protette all’esterno da un brise soleil costituito da travi reticolari metalliche rivestite in cemento fibrorinforzato (GRC). Quest’ultimo è stato proposto dall’appaltatore, in alternativa alle travi prefabbricate in cemento armato del progetto originario, per la maggiore leggerezza e facilità di posa e manutenzione che offre.
Nel cantiere del MAXXI nulla è stato conseguenza di un semplice processo meccanico. Tra le stesse maestranze sono stati selezionati operai specializzati formati appositamente per affrontare le problematiche di questi innovativi sistemi di costruzione. Le diverse figure non hanno mai operato separatamente ma sono state orchestrate da una partitura globale e rigorosa, indispensabile collante tra le diverse esperienze. Un’operazione sinergica tra architetti, ingegneri, esperti nello studio dei materiali, operai e tecnici, che ha permesso di confrontare e trarre il massimo vantaggio dalle migliori imprese nazionali e internazionali.
Molte altre storie hanno riguardato il cantiere romano del MAXXI, dalla vicenda sofferta del suo rifinanziamento al prolungamento dei tempi della costruzione, fino alla continua ricerca su materiali e tecnologie per ottenere ciò che oggi è visibile a tutti, un risultato di eccellenza corrispondente alle aspettative.

scheda progetto

Luogo: Roma

Committente: Ministero per i Beni e le Attività culturali; Direzione generale per la qualità e la tutela del paesaggio, l'architettura e l'arte contemporanee

Progettista: Zaha Hadid e Patrik Schumacher

Progetto strutture: Anthony Hunt Associates, OK Design Group

Progetto acustico: Paul Gilleron Acoustic

Impresa di costruzione: Consorzio MAXXI 2006

Fotografo: Roland Halbe

Tempi progetto: 1998

Tempi di realizzazione: 2003-2007