Testo di Stefano Bernuzzi

UNVEILING THE PRADA FOUNDATION
   Testo di Stefano Bernuzzi

Lo scorso 17 aprile è stato presentato il progetto della nuova sede della Fondazione Prada che sorgerà in un'ex area industriale dei primi del Novecento in Largo Isarco nella periferia sud di Milano. Il progetto porta la firma dello studio OMA di Rem Koolhaas già autore dei Prada Store negli Stati Uniti e a Tokyo e prevede la realizzazione, entro tre anni, di un nuovo polo museale di ampio respiro, un temibile "concorrente", ma anche un ulteriore stimolo culturale, per i nascenti musei di arte contemporanea di Libeskind e Piano.
L'area di Largo Isarco non sarà destinata solo a raccogliere l'eredità dello spazio espositivo tuttora usato di Via Fogazzaro ma diventerà un'autentica cittadella firmata Prada, dove troveranno nuova casa tutte le attività collaterali della maison, da Luna Rossa alla promozione dell'arte contemporanea, dal cinema all'architettura. I numerosi edifici presenti nell'area sono in buono stato stato di conservazione e già oggi ospitano alcune attività dell'universo Prada come alcuni uffici amministrativi e il deposito delle opere d'arte della collezione, già esposte negli ultimi 15 anni. Il piano di OMA prevede sia la demolizione di alcuni edifici, sia il restauro e il recupero di ampie aree, sia l'edificazione di tre nuovi edifici secondo un approccio ideale di ricerca di continuità  dalla preesistenza storica alla nuova architettura, in un continuum senza alcuna interruzione. I tre nuovi edifici - uno spazio espositivo, un auditorium e una torre che si porrà come forte landmark visivo - aggiungeranno altri 10000 mq di superficie espositiva agli esistenti 7500 garantendo così un ampissima disponibilità di spazi, modulari e intercambiabili, aperti ad ogni forma artistica, in particolare nel corpo di fabbrica bianco di nuova edificazione.
Saranno inoltre recuperati i tre silos a doppia altezza destinati a esporre progetti artistici di ampio respiro, realizzati appositamente per questi spazi, e verrà usato anche l'odierno magazzino delle opere per esporre lavori precedenti e posto in continuità con la nuova torre da realizzarsi accanto al deposito stesso. Questo nuovo elemento resta ancora in via di definizione poiché l'architetto non ha ancora valutato come organizzare gli spazi e la destinazione d'uso, tra le ipotesi una sorta di archivio dell'arte del XXI secolo, realizzando una serie di stanze in cui ospitare un'opera per anno per un totale di 100 opere per 100 stanze. Al centro del cortile, nello spazio lasciato libero dalla demolizione del corpo centrale esistente, sarà realizzato l'auditorium per ospitare simposi, congressi, incontri, chiuso da un particolare sistema di copertura che aprendosi in due parti verso l'esterno permette di realizzare un cinema-teatro all'aperto per proiezioni e performance.
I restanti spazi saranno occupati da una caffetteria e da un bookshop, entrambi con accesso indipendente sulle vie laterali, l'archivio Prada e uno spazio espositivo dedicato a Luna Rossa, oltre a mantenere anche uffici amministrativi e depositi.

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