La Pietra di Luserna è un particolare tipo di pietra da costruzione, nota per le sue qualità estetiche e le caratteristiche tecniche che la rendono particolarmente adatta ad essere usata come elemento da costruzione e decorativo in case, cortili, edifici ed arredo urbano. Vediamo alcune caratteristiche di questo prezioso materiale e alcuni usi celebri che ne testimoniano il valore architettonico.

La storia della pietra come materiale edilizio affonda le sue radici nel passato più remoto dell’umanità. Fin da quando le società umane sono diventate stanziali e hanno cominciato a sentire il bisogno di costruire case ed edifici per proteggersi, la pietra è stata uno degli elementi favoriti per soddisfare questo tipo di necessità.
Ancora oggi la nostra architettura è legata a questo materiale con un rapporto d’importanza imprescindibile. Naturalmente molte cose sono cambiate. Si sono evolute le tecniche di costruzione, i bisogni estetici e stilistici, l’estrazione dei materiali e la loro lavorazione.
Forse una volta termini quali fiammatura, spazzolatura o lucidatura non esistevano ma, oggi come un tempo, la pietra da costruzione continua a popolare il panorama delle nostre città e sempre di più si sta affermando come elemento di design per arredamenti interni.

Qualità e caratteristiche

La pietra di Luserna, in particolare, è un esempio celebre di pietra da costruzione che, grazie alla sua bellezza e alla sua praticità d’utilizzo, ha segnato la storia dell’architettura italiana fin dal 600. Estratta In Piemonte, nelle zone delle alpi Cozie che si sviluppano tra i comuni di San Giovanni, Bagnolo Piemontese e Rorà Bagnolo, questa roccia magmatica, caratterizzata dalla compattezza di un aspetto la cui uniformità è animata da venature bianche o verdine,  ha saputo dare un aspetto caratterizzante alle città e all’edilizia piemontese. Nel corso degli anni la sua fama le ha permesso di diffondersi in tutto il mondo: dal Giappone agli Stati Uniti, passando per il Canada, la Thailandia o l’Australia.
La pietra di Luserna è definita anche pietra lamellare perché la sua composizione geologica fa sì che si presenti all’estrazione sotto forma di blocchi composti da strati sovrapposti. Questo stato permette che dai blocchi di pietra ricavati nelle cave si possano ottenere lastre già pronte per essere utilizzate a livello commerciale.
Posto quindi che sono innumerevoli gli usi che se ne possono fare – coperture per tetti, pavimentazioni per piazze, vialetti per giardini sono solo alcune possibilità – vediamo alcuni celebri esempi di architettura in cui l’uso della pietra di Luserna ha giocato un ruolo importante.

La Mole antonelliana
Era il 1863 quando l’architetto Antonelli scelse proprio questo materiale per rivestire il tetto del monumento che, in tutto il mondo, viene associato allo skyline di Torino. La mole dell’edificio, all’epoca il più alto palazzo in muratura al mondo, richiedeva particolari caratteristiche di resistenza, solidità e capacità protettiva, così la scelta ricadde proprio sulla pietra di Luserna per la sua capacità di garantire questo risultato.

Piazza Liberty a Milano
Facciamo un salto di molte decadi per ritrovare la pietra di Luserna, in particolare quella prodotta e lavorata dalla ditta Vottero Riccardo, a Milano dove i progettisti e gli architetti che, nella prima decade degli anni 2000,  si sono occupati della riqualificazione e riconversione di Piazza Liberty in zona pedonale hanno scelto proprio questo materiale per la pavimentazione, affidandosi alla competenza e all’esperienza di chi, come Vottero Riccardo, estrae e lavora la pietra di Luserna fin dagli anni 20 del secolo scorso.

Piazza Doria di Garbagna
Anche per la pavimentazione della piazza in questo paese dell’alessandrino sono stati utilizzati inserti alternati di pietra di Luserna e granito capaci di rivoluzionare l’aspetto della pavimentazione conferendo al disegno eleganza e allo stesso tempo dinamicità.

Questi sono solo alcuni degli utilizzi oggi più famosi e riconoscibili, ma la pietra di Luserna è stata utilizzata anche per la creazione di alcuni vialetti del palazzo reale di Torino, della Venaria Reale o per la pavimentazione della piscina dell’Hotel Imperiale di Santa Margherita Ligure.