progettezione sostenibile – Progettata dall'Architetto Fabio Zamuner, la villa si colloca nella categoria degli edifici a basso consumo con caratteristiche tipiche di una casa passiva.

A-Class Bureau, la piattaforma virtuale per la progettazione efficiente, raccoglie diversi progetti che hanno raggiunto una classe di eccellenza dal punto di vista energetico.
Tra questi, la villa bifamiliare a basso consumo, i cui lavori di realizzazione si stanno concludendo proprio in questi giorni a Oderzo (TV).
L'abitazione è stata progettata dall'Architetto Fabio Zamuner e si colloca nella categoria degli edifici a basso consumo con caratteristiche tipiche di casa passiva.
Per raggiungere questo obiettivo, in fase di progettazione si è deciso di implementare un forte isolamento dell'involucro esterno con massimo abbattimento dei ponti termici, serramenti esterni e vetri fortemente isolanti, ventilazione meccanica controllata a doppio flusso con recuperatore di calore e scambiatore aria-terra. Non potevano mancare, inoltre, pannelli solari per la produzione di acqua calda sanitaria e di integrazione al riscaldamento, e la predisposizione per la successiva posa di pannelli fotovoltaici per la produzione di energia elettrica e caldaia a condensazione di ultima generazione ad alto rendimento e minime emissioni di gas serra in atmosfera.
Tutti questi accorgimenti danno luogo a un edificio che per il riscaldamento invernale prevede un consumo annuale inferiore ai 15 kWh per metro quadrato di superficie abitabile riscaldata, cioè meno di un decimo degli edifici convenzionali fin qui costruiti e notevolmente meno dei limiti di legge vigenti.

Dettagli costruttivi

Nel dettaglio, l'involucro opaco dell'edificio è caratterizzato da due diverse tipologie di chiusure verticali e da una copertura, in parte realizzata in laterocemento, isolata con 25 cm di lana di roccia, ed in parte in con legno a vista, isolata con un pacchetto multistrato in lana di roccia ad alta densità di spessore complessivo pari a 28 cm.
I tamponamenti perimetrali in laterizio sono isolati in parte con sistema a cappotto in lana di roccia e in parte con un sistema di facciata ventilata. Per il cappotto si è scelto di utilizzare un prodotto Rockwool con tecnologia a doppia densità, di spessore 18 cm (in mono strato), caratterizzato da un valore di conducibilità termica particolarmente basso (λ= 0,036 W/mK). Per quanto riguarda invece la facciata ventilata, per dare articolazione all'edificio, nelle zone nord-est e nord-ovest sono state installate, quali elementi di finitura, lastre di cemento rinforzato con fibra di vetro color "terracotta", che consentono di ottenere un ottimo compromesso tra resistenza meccanica e maneggevolezza nella posa in opera, nonché durabilità nel tempo, in quanto colorate in massa. L'intercapedine ventilata è isolata con pannelli in lana di roccia incombustibili (Euroclasse A1) di spessore 16 cm, rivestiti da un velo minerale nero.
Nella zona nord del fabbricato sono stati anche inseriti elementi di finitura in legno stratificato ad alta densità.
Dal punto di vista architettonico, l'edificio si compone di due unità immobiliari adiacenti, diseguali, poste lungo l'asse est-ovest. Lungo il fronte principale, verso sud, si attestano tutte le funzioni primarie. L'affaccio a nord è sfruttato, prevalentemente, da locali con funzioni accessorie quali servizi igienici e disimpegni e su di esso le aperture sono ridotte all'indispensabile. La composizione si articola nell'aggregazione di più volumi semplici che si compenetrano, tra i quali si identificano un corpo centrale a tetto piano, due corpi laterali posteriori e un corpo principale parallelepipedo con copertura inclinata in lamiera. Il fabbricato che ne deriva offre prospettive diverse da ogni angolazione risultando fortemente caratterizzato. Ogni lato è stato studiato in dettaglio per offrire sempre proporzioni e ritmo adeguati. Questa configurazione consente, altresì, di ottenere il massimo rendimento dall'irraggiamento solare invernale passivo (grandi vetrate sui fronti sud ed ovest) ed attivo (ampie superfici per collettori solari e a celle fotovoltaiche), sia in regime invernale che estivo. Le superfici vetrate saranno protette dall'apporto solare estivo da idonee tende filtranti-oscuranti motorizzate e gestite dall'impianto elettrico con funzioni domotiche. Ciò permetterà di ridurre i carichi termici estivi limitando il ricorso al condizionamento dell'aria. Contemporaneamente l'illuminazione naturale potrà essere pienamente sfruttata per ridurre il ricorso all'illuminazione artificiale, soprattutto nei mesi invernali.
Il tetto piano dell'abitazione, oltre ad essere funzionale alla composizione architettonica, è stato pensato per alloggiare i "collettori solari" consentendo, nel contempo, manutenzioni facili e sicure.
Sui due corpi con copertura inclinata a maggior pendenza saranno fissati i pannelli fotovoltaici per la produzione di energia elettrica. Aderendo al "conto energia" dopo alcuni anni l'investimento sarà recuperato e si potrà ottenere il doppio risultato di produrre energia pulita e di risparmiare concretamente sui costi.
Particolare attenzione è stata data anche al recupero di parte delle acque meteoriche per l'irrigazione del giardino limitando allo stesso tempo le pavimentazioni esterne impermeabili.