Villa Azzurra  
Progettista: studio La fabbrica di Architettura (Davide Cristofani e Gabriele Lelli)
Committente: dott. Oscar Guerra.
Localizzazione: via Rimembranze, 22 - Riolo Terme (Ravenna)
Destinazione d'uso: struttura sanitaria privata di ricovero e cura destinata a neuropsichiatria e afferenti
Tipologia d'intervento: nuova costruzione
Anno di costruzione: 2000
Materiali: vetro,acciaio e laterizio

La casa di ricovero e cura Villa Azzurra di Riolo Terme appare, in pianta, come un'elegante struttura dalla spiccata componente longitudinale, costituita dalle 'lame' di due corpi paralleli che si fronteggiano come i binari di un treno: il primo, che si affaccia sul quieto e riposante paesaggio della valle del Senio, ospita le cosiddette attività 'sociali' e 'diurne' di questo modernissimo centro per la cura delle malattie nervose e neuropsichiatriche, mentre quello più arretrato, appartato e segreto, protegge il riposo e le attività 'notturne' dei degenti e del personale.
Data la spiccata differenziazione funzionale tra i due volumi ' che sono connessi da una sorte di 'ponte' o passerella vetrata a due piani ' e la complessità e la specificità delle cure e delle attività svolte, grande attenzione è stata posta, in sede di progettazione, nella risoluzione tecnologica e distributiva, che ha determinato anche le scelte di carattere visivo e formale.
Così, mentre il corpo dei servizi e delle attività 'collettive' si segnala per l'uso estensivo del vetro - che lo configura come una sorta di 'scatola' trasparente, in continuo e inalienabile dialogo con il paesaggio circostante - il corpo delle camere, che deve proteggere il silenzio e la privacy, è interamente caratterizzato dal paramento murario in laterizio, in cui il rapporto tra pieni e vuoti, nonché l'uso della copertura piana, richiama alla mente le compatte e austere risoluzioni formali di Giorgio Grassi.
Questa singolare dicotomia è risolta con notevole maturità dai due giovani progettisti, che riescono ad estremizzarne le caratteristiche tanto da renderle il punto di forza del progetto: coerentemente, infatti, lasciano che la tessitura di mattoni diventi non solo la cifra distintiva dell'edificio più arretrato, ma anche il 'legante' visivo del progetto, dato che costituisce sia il basamento del grande volume vetrato che il materiale con cui sono realizzati padiglioni esterni, rampe e muretti, parapetti e scalinate.
La monoliticità dell'edificio trasparente, poi, viene smentita dal regolare ritmo impartito dagli infissi, a cui si sovrappone, con un affascinante effetto chiaroscurale, la maglia determinata dall'elegante pensilina antistante, che appoggia i suoi fitti e lineari brise-soleil su una sequenza di affusolati e sottili pilastrini metallici a tutta altezza: essi ottengono non solo l'effetto di slanciare verticalmente la mole dell'edificio, ma anche quella di 'staccare' visivamente la pensilina stessa - la cui lieve partitura ricorda quella delle stazioni e degli aeroporti - dall'edificio vero e proprio, permettendo la vista di suggestive porzioni di cielo.
Dal punto di vista distributivo, la struttura risponde pienamente alle esigenze della committenza: il dott.Oscar Guerra, infatti, proprietario della clinica, discende da una famiglia che vanta una lunga tradizione in campo medico, dato che dal 1956 si adopera per dotare Riolo di un centro di assistenza polivalente, mentre dal 1972 si occupa più precisamente delle delicate patologie legate al sistema nervoso.

Villa Azzurra, perciò, si poneva fin dall'inizio come un progetto complesso, in quanto doveva garantire non solo un'assistenza altamente specialistica, ma anche un clima confortevole e domestico, in cui la fragilità psicologica dei degenti ' ovviamente caratterizzati da differenti gradi di malattia ' trovasse nell'ambiente circostante ' dal panorama al design alle finiture architettoniche - un impatto il più possibile piacevole e sereno.

Villa Azzurra non presenta solo camere standard per uno, due o tre letti, tutte ugualmente dotate di comfort a livello alberghiero, ma anche laboratori di pittura, bricolage e ricamo, sale per la lettura, gli audiovisivi e il cineforum, atelier di scrittura e per le attività ludico-ricreative, una palestra attrezzata e una sala fitness dotata di idromassaggio: tutti elementi ugualmente importanti per lo sviluppo delle abilità sociali dei degenti, la cui permanenza nel complesso è finalizzata non solo alla cura, ma anche al reinserimento sociale.

Premi e riconoscimenti:
2000: premio europeo Luigi Cosenza 2000 ,che ha premiato 23 architetti europei under 40 (presidente Mario Botta) a Davide Cristofani e Gabriele Lelli;
2000: premio Opera Prima 2000, concorso nazionale indetto dall'Andil (Associazione Nazionale degli Industriali del Laterizio) a Davide Cristofani e Gabriele Lelli;
2001: Premio Internazionale Dedalo Minosse 2001, per la più illuminata committenza di architetti under 40, al proprietario dott. Oscar Guerra.

A cura di Elena Franzoia