Si trova in provincia di Pavia, in un'area dove si susseguono case unifamiliari. La Villa di Pianura progettata dallo studio milanese deamicisarchitetti rompe la neutralità insediativa del luogo, conferendo personalità all’area, costruendo un contesto in un paesaggio forse troppo omogeneo: sono questi gli obiettivi che lo studio di architettura ha voluto raggiungere attraverso questo progetto articolato, volto ad aggiungere sul territorio un nuovo tassello di tessuto urbano. L’ubicazione della casa, pur restando nei margini burocratici del piano di lottizzazione, è stata il più possibile decentrata nel lotto in modo da lasciare un giardino unitario e ampio esposto a Sud.
La conformazione della Villa è orientata rispetto ai punti cardinali ed è stata progettata per stabilire un preciso e naturale rapporto con gli elementi circostanti: in questo modo non solo gli spazi aperti, ma anche il corpo principale e i volumi accessori hanno acquistato un carattere differente a seconda del lato verso cui questi elementi si affacciano, combaciando perfettamente con lo spazio circostante.
Di conseguenza, la parte della casa affacciata verso la strada ha una connotazione decisamente urbana, mentre il lato rivolto verso il giardino risulta più chiuso e protettivo scandendo nettamente l’esistenza di due anime differenti della villa: una frontale ed una interna. Questo duplice carattere della struttura, ripropone uno dei principali rapporti ereditati dalla città storica capaci di produrre un effetto urbano.
Un elemento che conferisce particolare carattere alla Villa di Pianura è senza dubbio il tetto che si piega fino a diventare una facciata rivolta verso il lato della strada e che ricorda volutamente, per la sua articolazione formale, i grandi tetti spioventi delle vecchie cascine stabilendo un evocativo legame con l’edilizia rurale del territorio padano. Questo particolare tetto racchiude sotto di sè numerosi spazi, interni ed esterni, molto differenziati ma continui tra loro che rendono la villa un progetto di grande ricchezza percettiva.
Negli spazi interni si alternano, infatti, compressioni formate dalle soglie tra un locale e un altro, dilatazioni e doppie altezze. Tutti i locali sono caratterizzati da una doppia esposizione mentre gli spazi serventi sono completamente aboliti per lasciare il posto a grandi ariosi locali scanditi solo da spazi interstiziali. La continuità si ritrova anche nei due piani della casa che sono connessi tramite il grande soggiorno a doppia altezza su cui si affacciano entrambi. Anche l’ampio giardino sembra uno spazio interno: esso risulta, infatti, un grande spazio raggiungibile da tutti i locali, peculiarità che ancora una volta conferma l’elemento di continuità degli ambienti.
La duplice esposizione delle stanze, valorizzata dalle relative aperture con affaccio sul giardino, regala agli ambienti interni un’abbondante luce naturale che anima i locali: si tratta per la quasi totalità di ampie porte finestre che illuminano pienamente gli interni. La luce scaturisce anche dai grandi camini esterni che in alcuni casi ospitano canne fumarie mentre in altri diventano veri e propri camini di luce.
L’arredamento della casa è essenziale, ed è parte integrante della struttura formale della villa: i principali mobili, come la cucina e le librerie, sono funzionali e integrati nell’architettura degli interni. Gran parte dell’arredamento è stato creato formando dei veri e propri muri attrezzati, che conferiscono quindi all’ambiente interno uno speciale ordine e una particolare “pulizia geometrica”. L’arredo nasce quindi con la villa e non è in questo caso un elemento che viene inserito e adattato agli interni in un secondo momento.