ospedali, istituti di cura – Firenze. Il nuovo Centro Oncologico trova la sua sede in una villa del Seicento recuperata e collegata ad un padiglione di nuova costruzione.

L'inevitabile implosione del sistema sanitario internazionale rafforza l'impegno della ricerca verso innovazioni che si configurano come veri e propri salti epocali nella concezione progettuale e gestionale dei nuovi luoghi di cura. Una revisione globale con ripercussioni in almeno due ambiti fondativi. Il primo riguarda la trasformazione dell'ospedale da macchina energivora a organismo sostenibile con strategie rivolte alla valorizzazione del territorio; il secondo affronta la più complessa rilettura tipologica del monoblocco compatto e tecnocratico, trionfo ideologico del Movimento Moderno. Una visione che, oggi, contrasta fortemente con la concezione stessa di salute che coinvolge sempre più lo stato psicologico ed emozionale del paziente. Il Centro Oncologico Fiorentino (CFO) non si limita all'ottimizzazione tipologico-funzionale, ma propone un nuovo modello interattivo e umanizzato per la cura e la ricerca scientifica.

Il progetto ha riguardato la realizzazione di un nuovo padiglione e il recupero di un'antica villa, con l'obiettivo di trasformare una condizione vincolante nel valore aggiunto di un moderno centro oncologico.

Il complesso storico del Seicento sviluppa un impianto a corte su cui ruotano i volumi di una villa signorile, conosciuta come Villa Ragionieri. Nonostante il grave stato di abbandono dei fabbricati, il progetto è stato in grado di unire il restauro filologico a un'opera di rifunzionalizzazione degli interni con l'obbiettivo di facilitare la comunicazione tra ricercatori e medici. L'antica villa si è così trasformata in una piazza scientifica, dove si trovano: il centro ricerca, la biblioteca, le sale convegni, un'area ambulatoriale, un reparto di day hospital oncologico, oltre alla direzione e all'amministrazione.

Il nuovo Centro Oncologico si completa con la realizzazione di una piastra tecnologica di cui non si percepisce l'impatto volumetrico, grazie a una modellazione del terreno con copertura verde. In continuità con la villa, ospita: un blocco operatorio con 7 sale, un'area per l'alta intensità con una recovery room e una unità intensiva post-chirurgica, un'unità di diagnostica per immagini con 8 sale per indagini endoscopiche e radiologiche.

Il nuovo padiglione si articola su tre piani fuoriterra e uno interrato, dove si trovano i bunker per gli accelleratori lineari e i laboratori per l'anatomia patologica e la ricerca. Il piano terra, è dedicato alle sale operatorie, contigue alla radiologia, alla medicina nucleare, alla zona risveglio e alla recovery room. La posizione centrale del blocco operatorio facilita l'integrazione multidisciplinare delle cure chirurgiche, farmacologiche e di radioterapia. Al primo e secondo piano sono situati 4 reparti di degenza per un totale di 150 posti.

L'architettura ha ricercato la massima continuità morfologica con la villa e con il paesaggio alle pendici del Monte Morello: un impianto planimetrico pentagonale, generato dagli allineamenti con il nucleo antico, di cui non vengono mai superati i piani d'imposta e i colmi delle coperture pur creando una riconoscibile identità al nuovo complesso.


scheda progetto

Luogo: Sesto Fiorentino, Firenze, Italia

Committente: Europrogetti srl

Progettista: CSPE - Paolo Felli (project leader), Antonio Andreucci, Romano Del Nord, Giulio Felli, Corrado Lupatelli

Progetto strutture: AEI progetti srl

Fotografo: Alessandro Ciampi

Tempi di realizzazione: 2005 - 2009

Superficie costruita mq: 18.000 (2500 recupero, 15.500 nuova edificazione)