Un innovativo progetto residenziale di 300 metri quadri, messo a punto dallo studio Giuseppe Tortato Architetti in un contesto urbano dell’hinterland milanese caratterizzato da edifici di due o tre piani con copertura a falda, alcuni ricordo di un passato rurale altri più recenti tipici di un’edilizia degli anni ‘70/’80 costituita da villette monofamiliari e condomini pluripiano. Obiettivo, soddisfare la richiesta ben precisa del committente di una casa che inviti a viverci serenamente e non crei il desiderio impellente di fuga per il weekend. A completare la sfida, le ulteriori necessità relative a sicurezza verso l’esterno, privacy, semplice manutenzione, spazi ampi e fruibili disposti su un unico piano con un seminterrato, la zona cucina e la sala da pranzo come uno spazio unicum o comunque integrabili e infine il verde, come parte integrante di tutto il progetto. Una vera e propria lista degli ingredienti rigorosamente da rispettare e mixare in modo sapiente che il team di progettazione dello Studio Tortato ha tradotto in un luogo fisico e in uno spazio narrativo.

L’edificio è stato sviluppato secondo i principi dell'architettura bioclimatica che rappresentano il DNA di ogni singolo progetto realizzato dallo studio Tortato così come l'attenzione al benessere di chi vive le architetture progettate, il cui metodo generativo nasce da un approccio olistico che ha le sue radici nell'esperienza sensoriale e nell'integrazione con la natura. Seguendo il ciclo solare e il desiderio di sicurezza e privacy della committenza, la forma della villa è quella archetipica della casa a corte che ha riferimenti millenari come la "domus" romana e gli antichi "tulou", le case-fortezza della popolazione Hakka della Cina sud-orientale, riconosciuti Patrimonio dell’umanità dall’Unesco nel 2008. La luce del sole è all'origine del progetto, sia nella definizione geometrica dei volumi, sia nell'articolazione degli ambienti e dei percorsi interni che a loro volta raccontano momenti diversi della vita famigliare. Vista dalla strada, la villa urbana è un'architettura quasi ermetica con le murature perimetrali esterne caratterizzate da minime fessure vetrate. All’interno invece l'edificio si apre su se stesso, come un frutto, con grandi vetrate che si affacciano sul patio verde centrale col ruolo di portare la luce del sole e la privacy ricercata. Un edificio passivo, quindi, le cui murature esterne sono utilizzate per la loro inerzia termica ma che allo stesso tempo devono proteggere e separare, sia dal punto di vista termico sia da sguardi esterni non desiderati.

Attorno al patio centrale si affacciano sia la zona giorno, composta da soggiorno a doppia altezza, zona pranzo, cucina e camera per gli ospiti con bagno nell’ala sud-est, sia la zona notte composta da tre camere da letto e due bagni, con corridoio di collegamento verso la zona giorno, posta nell’ala sud ovest. Il corridoio previsto a ovest ha il compito di creare una zona “cuscinetto” per mantenere le stanze dei bambini sempre fresche durante l’estate. Allo stesso modo, bagni e cabine armadio sono poste a sud per proteggere la stanza matrimoniale. La luce e gli elementi della natura hanno guidato la realizzazione del progetto. La prima, risveglia i componenti della famiglia al mattino e li accompagna nel corso di tutta la giornata fino a sera. Gli elementi della natura, invece, sono inseriti all’interno dell’abitazione e ne diventano parte integrante, sia nel patio centrale (in bella stagione, diventa il luogo di gioco per i bambini, “strettamente sorvegliato” da tutte le altre zone della casa: dalla cucina, dal soggiorno, dal soppalco a cui si accede tramite un passaggio creato ad hoc e anche dalla sala da the che si affaccia sulla sala a doppia altezza) sia intorno alla casa, avvolgendola e creando situazioni ibride in cui interno ed esterno si fondono, permeano l'edificio e lo proteggono, dando vita a un'oasi domestica in cui rifugiarsi.

Scheda progetto
Progettista: arch. Giuseppe Tortato
Team: arch. Marco Bettalli (Project Manager), arch. Daniele Nicoletti, arch. Federica Grott
Strutture: ing. Bruno Salesi Biesse Consulting
Progetto Esecutivo - BIM: Simplex - arch. Emanuele Banfi (BIM Manager)