In un’estesa area in corso di rigenerazione di 109 ettari, la nuova stazione ferroviaria centrale di Vienna è stata costruita sul sito delle stazioni sud-est e Südtiroler Platz, a sud del centro cittadino. Le opere di costruzione per sostituire la vecchia Südbahnhof con una nuova stazione ferroviaria principale, terminata e inaugurata nell’ottobre 2014, hanno previsto la definizione della giacitura dei binari in linea, per il passaggio dei treni, e la costruzione di un nuovo centro commerciale BahnhofCity. Il progetto di riconfigurazione del lotto comprendeva anche la realizzazione di una nuova zona residenziale, portata a termine nel 2015. Intorno alla stazione, un quartiere urbano completamente nuovo sta emergendo gradualmente sul vecchio sito ÖBB. Complessivamente, circa 5.000 appartamenti sono in costruzione per accogliere 13.000 residenti, uffici per 20.000 dipendenti e spazio per alberghi, negozi e servizi. L’area di sviluppo comunale è inquadrata entro la Wiener Gürtel - la cintura viennese - a nord, da Arsenalstraße a est e da Sonnwendgasse e Gudrunstraße a sud e ovest. L’area a sud del sito è destinata principalmente a un attraente quartiere residenziale attorno ai 7 ettari di Helmut-Zilk- Park. L’angolo di Wiedner Gürtel e Arsenalstraße è la nuova casa del Erste Campus, la nuova sede di Erste Group Bank. Il piazzale meridionale della stazione ferroviaria è stato designato per il quartier generale del gruppo ÖBB. La nuova stazione centrale aveva come obiettivo il miglioramento dei collegamenti della capitale con tutta l’Europa per divenire, da un lato, il nuovo ponte ferroviario tra il sud e l’est del paese e, dall’altro, per assicurare collegamenti diretti e rapidi; tre linee della rete transeuropea (TEN) s’incrociano proprio qui.

Il nuovo progetto della stazione centrale di Vienna è fondamentale per la politica dei trasporti della città poiché consente ai treni di convergere per la prima volta in una sola posizione e di avere un hub di trasporto internazionale. I viaggiatori e i pendolari, infatti, ora possono beneficiare di cambi sulla stessa banchina. La nuova soluzione consiste in una singola stazione con banchine passanti, in grado di gestire più treni al giorno in meno spazio: invece delle precedenti diciotto piste della vecchia Südbahnhof, la nuova struttura ha solo dieci binari più due per il traffico merci. Il progetto architettonico, firmato in collaborazione dallo studio svizzero Hotz e dagli architetti viennesi Ernst Hoffmann e Albert Wimmer, fa parte di un masterplan per il centro di trasporto e l’area circostante. La loro mission dichiarata è quella di alimentare l’apprezzamento da parte della comunità di un’architettura espressiva e riconoscibile e di sostenere il suo potenziale per un impatto positivo sulla vita quotidiana.

L’importanza del progetto si riflette nella sua architettura: il punto culminante è il tetto di 40.000 m2, parzialmente traslucido, che copre tutte le piattaforme e porta la luce naturale all’interno, offrendo una forma armoniosa. La struttura ritmicamente rivestita di alluminio, che si svolge a forma di diamante da ovest a est, scorre in strisce rettilinee allungate. La sua forma genera spazi interni ed esterni drammatici, che creano un’esperienza spaziale dinamica. Lo sviluppo delle linee di forza della copertura è il risultato di una stretta cooperazione, fin dalle prime fasi della progettazione, tra architetti e ingegneri. Lo studio svizzero Theo Hotz Partner Architekten si è focalizzato sulla progettazione architettonica di questa copertura ondulata sopra le banchine dei treni, utilizzando modelli analogici e digitali 3D. Il gruppo Unger, formato da pianificatori e costruttori, ha lavorato intensamente per la progettazione esecutiva del tetto alfine di creare strutture di acciaio che potessero corrispondere ai disegni architettonici e soddisfare tutti i requisiti di costruzione. Ingegneri strutturisti e progettisti, con un’esperienza nel settore dell’acciaio in architettura e delle migliori attrezzature tecniche, hanno completato il processo di progettazione utilizzando vari sistemi CAD/CAM per l’acquisizione dei dati 3D. La società ha sviluppato il “Diamond Project” o il “Diamond Roof”: il disegno dimostra che il design audace dell’architetto poteva essere esclusivamente realizzato in acciaio. La copertura comprende quattordici telai spaziali a forma di diamante, ciascuno di 76 m di lunghezza e supportati da massicci telai a croce alti 38 m. Sono disposti in cinque fasce che seguono le linee dei tracciamenti dei nuovi binari e ciascuna delle banchine. La sfida tecnica e logistica è stata la saldatura di 70.135 componenti, poiché nessuna fascia è uguale alla successiva considerato lo sviluppo formale dell’intero edificio. I segmenti della copertura sono sfalsati per produrre un effetto di zig zag sopra la stazione: dove un foglio di copertura si piega verso l’alto, l’adiacente volge verso il basso. Il motivo a diamante varia in modo orizzontale e verticale, creando un effetto dinamico. Al centro del diamante c’è, di risulta dalla geometria delle fasce, una grande apertura che ospita un lucernario a forma di cristallo, circa 6x30 m, che serve per l’ingresso della luce zenitale fino al piano del parcheggio seminterrato, fornendo un’illuminazione ottimale durante il giorno e splendidi effetti di luce durante la notte. Le superfici sfaccettate sono rivestite con pannelli lucidi e sfumati, evocando l’aspetto di strutture cristalline giganti. Le linee angolate dei soffitti riflettono quelle della struttura piegata sovrastante e le loro superfici triangolari creano una sorprendente forma cristallina per generare straordinari effetti luminosi. I pannelli di alluminio nel soffitto sono visibili e fissati con rivetti, formando una variegata sfaccettatura a triangoli. La copertura è realizzata in lamiera di alluminio profilata. Sul lato superiore hanno una struttura cava lastriforme, attraverso cui l’acqua piovana è immessa in scanalature al centro in cui alloggiano i canali di scolo. La struttura di acciaio è rivestita nell’intradosso del tetto da pannelli compositi di alluminio, quale scudo termico appositamente progettato, e da finiture antincendio. I vetri a scandole tra le porzioni di tetto a diamante possono essere aperti per l’estrazione fumi in caso d’incendio.

LA STRUTTURA A FORMA DI DIAMANTE UNA SFIDA ESECUTIVA E COSTRUTTIVA
Per trasformare la visione degli architetti in una costruzione è stata necessaria una competenza e un alto livello di orientamento della soluzione. Fin dall’inizio, la stazione ferroviaria centrale di Vienna è stato un progetto di enorme complessità. Trentacinque esperti del gruppo Unger, costituiti da project manager, progettisti e progettisti, hanno lavorato settimane per costruire strutture di acciaio partendo da esigenze di progettazione che soddisfino il design architettonico e i requisiti di costruzione. Dalla produzione di un telaio strutturale al suo assemblaggio finale, l’intero processo è durato in media tre mesi e mezzo. La struttura di acciaio pesa circa 7.000 tonnellate. A causa del leggero angolo d’inclinazione del tetto della stazione ferroviaria, ogni struttura diamantata è unica e non vi sono due telai simili: ognuna delle 338.380 viti e delle 286.220 piastre ha il suo posto specifico. Assoluta efficienza e il più alto livello di precisione sono state le regole per questo cantiere. Il risultato architettonico e costruttivo è dipeso da un’efficiente pianificazione dettagliata customizzata e dalla possibilità di combinare diversi modelli e formati di file da diversi programmi BIM. Nel reparto Steel Design, il cuore dello Steel Group Unger, la progettazione customizzata è stata applicata per ogni diamante. Punto di partenza per la pianificazione dettagliata della struttura del tetto è stato poter predisporre di un modello 3D implementabile e della cooperazione rapida tra architetti, progettisti e costruttori. Sono stati eseguiti in tempo reale test in 3D di verifica della costruzione utilizzando i software Tekla BIMsight e Tekla Structures 3D: fino a venti progettisti hanno lavorato contemporaneamente sul modello digitale della stazione grazie alla capacità multi-utente del software stesso. Su una superficie produttiva di 30.000 m2, 270 membri del personale Unger hanno lavorato presso la sede a Oberwart per tagliare con precisione i profili di acciaio, predisporre i fori, assemblare e saldare insieme. È stato scelto l’acciaio alfine di garantire la longevità del prodotto finito: la protezione anticorrosione applicata contribuisce anche al soddisfacimento di requisiti speciali. La pianificazione logistica complessa e la precisa lavorazione sono state essenziali per produrre correttamente un totale di 15.852 pezzi unici della struttura diamantata. La sequenza costruttiva del telaio dei diamanti sopra il livello delle banchine dei treni a un’altezza di 15 m ha previsto il montaggio dei primi supporti e poi le strutture di acciaio. Infine sono stati montati il manto di copertura, lo strato antincendio e il rivestimento in pannelli compositi di alluminio, seguiti dai pannelli di vetro e dalle facciate laterali. I telai di supporto, ciascuno di peso di 55 tonnellate, sono tutti assemblati a 38 m di distanza. Questi spettacolari componenti sovradimensionati sono stati spediti di notte come trasporto speciale al cantiere. A causa delle limitazioni dello spazio nel cantiere, i singoli pezzi venivano consegnati immediatamente prima di essere bullonati insieme e messi in opera definitivamente. L’assemblaggio di ogni fascia della struttura di acciaio diamantato ha richiesto in media venticinque giorni.

 

Scheda progetto
Progetto architettonico: Albert Wimmer ZT, Ernst Hoffmann - A. Wimmer, M. Frischauf, M. Purschke-Rafelsberger, S. Zubˇcevi ́c, T. Ramsl, M. Auer, T. Baran, B.  Broer-Indinger, M. Denzer, R. Gruber, U. Hahn, T. Haeberlin, I. Melchinger, J. Schramek, R. Weber, J. Zapletal
Executive design: Theo Hotz Partner
Committente: Österreichische Bundesbahnen ÖBB-Infrastruktur
Construction period: 2011 - 10/2014
Superficie utile: 60.000 mq
Costo: 1 billion euro
Gruppo di progetto: Atelier Ernst Hoffmann, Atelier Albert Wimmer, Theo Hotz Partner
Progettazione esecutiva: Theo Hotz Partner – T. Hotz, S. Adler, P. Berger, R. Surbeck, T. Häberlin, M. Zicklam, Y. Hai Nhan, D. Spühler
Progetto di ingegneria strutturale: Werner Consult ZT with Tecton Consult and ISP ZT
Pianificazione del traffico: Stoik & Partner
Progettazione del paesaggio: Beitl
Protezione antincendio: IBS Institut F. Brandschutztechnik, U. Sicherheitsforschung
Acustica: iC - interd. Consulenten
Pianificazione della facciata e dei lucernari: ICC-Fassadentechnik
Superficie terreno: 1.090.000 m2
Superficie della copertura: 40.000 m2
Impresa principale e project manager: Unger Stahlbau Ges.m.b.H
Costruttore del tetto: Unger Stahlbau Ges.m.b.H
Profili di acciaio del tetto: Zambelli &Co.
Pannelli stratificati di alluminio: Alucobond
Serramenti di vetro di copertura: GIG Fassaden
Photos: ÖBB, Roman Bönsch Renee Del Missier, Unger Steel Group

Arketipo 113, Infrastrutture, luglio/agosto 2017