testo a cura di Carlotta Eco




www.nuoviuffizi.it
Il sito web dei Nuovi Uffizi
testo a cura di Carlotta Eco

SCHEDA DI PROGETTO

Responsabile unico redazionale: Arch. Giorgio Pappagallo
Gestione informatica: Arch. Francesco Fortino
Aggiornamenti on-line: Coordinatore: Arch. Marinella d'Aurizio - Collaboratori: Arch. Antonella Pira, Arch. Dorotea Buffa ,Sig. Fernando Arcuri
Realizzazione sito web: Parallelo s.a.s
Coordinatore: Filippo Fineschi
Progetto grafico: Nicola Nottoli
Realizzazione software: Luca Fortino, Pierluigi Marongiu, Francesco Delacqua
Elaborazione immagini: Anna Maria Sacco, Elisabetta Rizzo 

la home page e alcune schermate del sito

A Giugno è stato inaugurato un sito web interamente dedicato al cantiere dei Nuovi Uffizi, il celeberrimo museo fiorentino, che, da Ottobre 2006, ha iniziato i lavori di ristrutturazione (prima tappa di consegna 2010).
Il Ministero per i Beni e le Attività culturali ha stanziato ben 50 milioni di euro che, sotto la direzione dei lavori in carico alla Sopraintendenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio delle Province di Firenze, Pistoia e Prato serviranno ad ampliare e modernizzare gli spazi del più importante museo italiano. Su iniziativa personale dell'architetto Giorgio Pappagallo - direttore lavori, coordinatore per la sicurezza in fase di progettazione e coordinatore per la sicurezza in fase in fase esecutiva - e naturalmente con l'autorizzazione ufficiale del Ministero dei Beni Culturali il sito svolge la funzione di garantire la massima trasparenza sul procedere dei lavori.

Trasparenza del cantiere

L'intervento di restauro sugli Uffizi, sia per l'importanza storica del complesso sia per le vaste dimensioni, rendeva indispensabile un flusso costante di informazioni per il pubblico e per gli addetti ai lavori. Il web rappresenta in questo momento uno dei migliori strumenti per organizzare in modo completo l'insieme di tutti documenti. Inoltre, quella di dare massima visibilità ai cantieri edilizi di grandi dimensioni è una tendenza in aumento negli ultimi anni. Sulla falsariga dell' infobox di Berlino, l'edificio a forma di container che negli anni novanta era stato posizionato al centro della vastissima area cantierizzata del Potsdamerplatz, i non addetti ai lavori sempre più spesso hanno la possibilità non solo di conoscere e consultare i progetti di trasformazione previsti all'interno delle loro città ma anche di vedere e visitare regolarmente il cantiere, seguendone l'evoluzione. In Italia questo fenomeno è stato ultimamente accelerato dalla crescente legiferazione intorno al problema della sicurezza sul lavoro e dei conseguenti controlli.

La costruzione di una piattaforma di cantiere sui tetti

Progetto "Nuovi Uffizi": il cantiere reale

Quello dei Nuovi Uffizi è il cantiere museale più esteso d'europa (27 mila mq di interventi all'interno dell'edificio mediceo del 500). Ecco quanto si prevede di realizzare:
- raddoppio degli spazi espositivi (da 5400 a 12000 mq),
- adeguamento impiantistico generale oltre alla creazione di colonne tecnologiche in grado di controllare le condizioni ambientali e di sicurezza di ogni singolo ambiente,
- razionalizzazione degli accessi e dei flussi del personale di servizio-visitatori con creazione di due nuovi ingressi con scale e ascensori,
- creazione di un ristorante-caffeteria
- costruzione della Loggia di piazza del Grano ad opera dell'architetto giapponese Arata Isozaki e che costituirà la nuova porta di uscita dal museo.

Il progetto dei nuovi ingressi e le prime realizzazioni

I cantieri verticali

I fattori che concorrono a determinare l'eccezionalità di questo cantiere sono molteplici: primo fra tutti la posizione all'interno della città, stretta fra i vicoli della Firenze medievale; in secondo luogo la molteplicità degli spazi da ristrutturare e la loro dispersione fra i diversi piani, un altro elemento è la delicatezza di alcuni ambienti affrescati da restaurare; e infine la costante presenza dei visitatori del museo (2 milioni di visitatori l'anno). L'impossibilità di ricavare delle aree libere a terra per il deposito e il movimento di materiali ha imposto la costruzione di quattro "cantieri verticali". Essi sono veri e propri edifici in struttura d'acciaio alti sino a otto livelli, chiusi ermeticamente verso l'esterno e dislocati all'interno delle  sei aree strategiche d'intervento (nel sito identificate con il nome di "aree omogenee").
Il progetto operativo e la sua cantierizzazione, sono stati organizzati secondo un percorso "a slalom", che porta ad intervenire su una area per volta, una dopo l'altra, e permette di riorganizzare di volta in volta i percorsi di visita dei turisti aggirando le zone di lavoro.  

Gli edifici di cantiere in acciaio

Alta tecnologia e artigianato

Il valore monumentale degli ambienti in cui si è dovuto operare ha determinato l'utilizzo di tecnologie particolarmente avanzate quali ad esempio l'utilizzo di macchine aspiranti con tubi in grado di convogliare detriti della grandezza di un mattone sino a 50 metri di distanza, l'uso esclusivo di macchine a pinze idrauliche per tutte le demolizioni. Tutte le operazioni di demolizione, movimentazione e costruzione sono state meccanizzate, anche per esigenza di tempo, determinando un altissimo livello tecnologico del cantiere. Tuttavia, accanto all'alta tecnologia convivono i laboratori artigianali del restauro che si dovranno occupare del ripristino delle sale affrescate e degli elementi architettonici di pregio storico.

Il cantiere on-line

Lo strumento scelto per raccontare, aggiornare e divulgare tutte queste informazioni è il web. Il sito  del cantiere dei Nuovi Uffizi infatti è rivolto a un pubblico molto vasto che va dai curiosi, agli attori istituzionali, agli operatori del cantiere, ai visitatori, agli addetti stampa (tutto il materiale e le informazioni di questo articolo sono state scaricate dal sito). Di fatto, esso è divenuto sin da subito un sito di tipo istituzionale e con il futuro contributo delle aziende sponsor aziende potrà entrare a pieno regime con aggiornamenti regolari e evolversi e accrescere sempre di più.
Il primo passo è stato quello di raccogliere e rendere accessibile il lavoro fatto sino ad ora (si parla di più di 700 elaborati progettuali), e di mettere a confronto le tavole di progetto con lo stato di fatto. Chiunque è messo nelle condizioni di comprendere che cosa si sta facendo.

le "zone omogenee" di intervento

Un monitoraggio in diretta

Altro aspetto interessante è il monitoraggio, giorno per giorno, del procedere dei lavori (l'aggiornamento dovrebbe essere mensile) per mezzo di disegni tecnici, schemi a colori, tabelle riassuntive, diagrammi di gunt e naturalmente una gran quantità di foto e video. Ma il sito va molto oltre il semplice strumento di informazione e si pone come strumento di lavoro per tutti gli operatori coinvolti: una sorta di cronoprogramma visivo sul quale, accedendo ad aree private, si possono consultare documenti di capitolato e resoconti. Il confronto costante fra il progetto di cantierizzazione e l'andamento reale dei lavori diviene lo strumento migliore per trovare nuove soluzioni ai problemi in funzione del rispetto dei tempi. Il risultato è un sito chiaro, ricco e graficamente pulito: si spera che l'atteso contributo degli sponsor riesca a trovare forme di comunicazione equilibrate rispettose degli spazi e dei contenuti.