Allegoria della Prudenza (1565-1570) è il titolo di un quadro di Tiziano dove sono raffigurate le teste di un vecchio, di un adulto e di un giovane, sovrastanti quelle di un lupo, di un leone e di un cane. Le teste maschili rappresentano le tre età dell’uomo: vecchiaia, maturità, giovinezza. Sopra il triplice ritratto il pittore ha scritto un motto per spiegare il senso dell’allegoria: “Ex praeterito / Praesens prvdenter agit / Ni fvtvra(m) actione(m) detvrpet” (Sulla base del passato / il presente prudentemente agisce / per non guastare l’azione futura). I tre tempi della vita, ossia il passato, il presente e il futuro, sono messi relazione ai tre volti raffigurati e compongono un ammonimento che invita alla Prudenza, intesa come saggio agire. Il YueCheng Courtyard Kindergarten progettato da MAD a Pechino sviluppa proprio il tema delle tre età dell’uomo, e dei loro rispettivi tempi, sia attraverso l’architettura sia attraverso le persone che lo abitano, rispondendo così all’obiettivo del committente che richiedeva di perseguire l’“integrazione intergenerazionale”. Nel sito di progetto, che copre un’area di 9.275 mq, insistevano un cortile Siheyuan del diciottesimo secolo (nell’angolo sud-est), una replica realizzata negli anni Novanta (nell’angolo sud-ovest) e un edificio moderno (nell’angolo nord-ovest). MAD ha deciso di abbattere le repliche del cortile e delle abitazioni tradizionali, e di impiegare lo spazio ricavato per realizzare il Kindergarten. Osservando la planimetria dell’intervento, risulta evidente che, come affermano gli architetti, “coesistono armoniosamente, pur conservando ognuna la propria autenticità e individualità” tre architetture di tre epoche stilisticamente diverse: quella del passato, rappresentata dal reperto storico, quella della modernità dell’edificio a quattro piani, e quella della contemporaneità rivolta al futuro incarnata dalla nuova scuola dell’infanzia, che peraltro, come sottolinea MAD, è come se tenesse delicatamente appoggiato sul palmo della propria mano il cortile tradizionale Siheyuan. Tale rappresentazione sotto forma di architettura dei tre tempi dell’uomo, che mostrano la processualità evolutiva umana, sembra riconoscere l’importanza del muoversi con prudenza, ossia la capacità di costruire il futuro appoggiandosi su quanto ci ha preceduto con l’equilibrio di un approccio maturo, che è in grado di contenere gli acritici rigurgiti nostalgici e insieme di frenare lo slancio cieco verso un futuro incurante delle conseguenze di scelte scellerate. A proposito dell’equilibrio delle diverse dimensioni temporali presenti nell’area, MAD ci tiene a sottolineare che “il nuovo non mette in ombra il vecchio, così come il passato non sovrasta il presente”.

L’area di progetto è contenuta all’interno di un muro di cinta rettangolare. La scelta di MAD è stata di occupare l’intero spazio disponibile, come se avessero gettato un fluido in un recipiente con alcuni “ingombri” (gli edifici già presenti nel lotto) lasciandolo libero di distribuirsi così da conformare il progetto. L’area a sud-est, quella recuperata dal sedime dell’edificio abbattuto, è la più ampia, qui sono stati organizzati gli spazi educativi per i 390 bambini, di età compresa fra l’anno e mezzo e i sei anni, che l’asilo può accogliere. Gli architetti hanno concepito gli spazi educativi come un unico spazio fluido, privo di pareti divisorie, ma inframmezzato da pareti curve in acciaio con funzione strutturale, che perforano il controsoffitto formato da una griglia di alluminio continua pensata per enfatizzare l’unitarietà degli ambienti. La ragione di uno spazio educativo unitario è di ordine pedagogico-educativo, e si riferisce alla processualità nella formazione dei bambini che viene da loro esperita facendoli convivere in ambienti distinti, ma uniti, dove i più piccoli, stimolati dalla curiosità, possono vedere quello che fanno i più grandi, così da imparare quanto li attenderà di lì a pochi anni e quindi di vivere senza traumi il passaggio dal nido alla scuola dell’infanzia, mentre i bambini più grandi, osservando i più giovani, ricordano quello che erano. Considerata l’ovvia presenza degli adulti di diverse età, nel Kindergarten di MAD si verifica quella sovrapposizione di tempi illustrata nell’Allegoria della prudenza di Tiziano o quell’“intreccio intergenerazionale” desiderato dal committente. L’area educativa è caratterizzata, oltre che dai setti curvi portanti, da tre corti, due delle quali sono state ricavate attorno agli alberi preservati dall’abbattimento della replica del cortile Siheyuan. Le tre corti, delimitate da vetri curvi a tutt’altezza, sono importanti perché: rappresentano uno stratagemma per illuminare al meglio le aule e ventilarle; creano costantemente una relazione con la natura e con la storia (rappresentata in questo caso dalle case a corte tradizionali, i cui fabbricati ospitano alcune funzioni della scuola dell’infanzia), che sono due temi educativi fondativi; costituiscono uno sfogo per i bambini verso l’esterno, ma in uno spazio protetto in prossimità delle loro aule. Le corti rivestono anche significati di altro genere. Il primo lo spiega Ma Yansong, fondatore di MAD, quando rivela che “le corti riflettono una visione orientale della natura. Qui la natura diventa il soggetto principale, mentre l’architettura le si dispone intorno. Nella corte c’è la natura, il mondo e la vita umana, che agiscono insieme per formare il nucleo dell’architettura”.

Il secondo significato è di ordine simbolico, perché indica un legame con le tipologie della tradizione ritenute valide ancora oggi, solo che qui il Siheyuan, normalmente impostato su un quadrato, adotta le forme più morbide del cerchio e dell’ovale. Nell’area a nord è collocato l’accesso principale, che introduce a un ampio atrio: alla sua destra c’è la reception, alle spalle della quale si trovano gli uffici amministrativi, la presidenza e la sala riunioni; di fronte è ben visibile il corridoio che distribuisce agli spazi educativi; a sinistra dell’atrio è collocato il teatro, che diventa una piazza pubblica gradonata, da cui, al livello del piano interrato, è possibile accedere alla palestra in doppia altezza che non serve solo per le attività fisiche dei bambini, ma può ospitare eventi artistici e sportivi. Appena dietro il teatro e affianco alla palestra si trova una libreria organizzata su due livelli. L’elemento distintivo del YueCheng Courtyard Kindergarten è la sua copertura, interpretata dagli architetti come un “tappeto volante” o floating roof. Si tratta a tutti gli effetti di un playground in rilevato ricavato per ovviare alla scarsità di spazio all’aperto da destinare al gioco alla quota del piano terra. Esso è completamente rivestito di gomma antitrauma, i cui colori vivaci, declinati in diverse tonalità, riprendono il rosso delle pareti e il giallo delle tegole della Città Proibita e sono concepiti come contrappunto cromatico al blu dei mattoni e al grigio delle piastrelle che dominano negli hutong della vecchia Pechino. La copertura è il luogo privilegiato in cui superare il confine fisico del cortile e degli edifici intorno, per proiettare lo sguardo dei bambini attraverso l’involucro materiale: essa diventa l’estensione dell’ambiente di apprendimento protesa verso il cielo, che è il suo tetto, e verso il paesaggio circostante, in una forte osmosi con gli elementi naturali, l’aria, il sole, gli alberi, le nuvole, capaci di stimolare l’immaginazione e la creatività dei bambini, facendo vivere loro una dimensione fantastica e surreale del tempo e dello spazio. La vivacità dei colori, la variazione della forma ondulata, ricca di bucature da cui emergono alberi, giochi e sorprese, così come la topografia tondeggiante (“speleologica” la definiscono i progettisti), sono tutti elementi del progetto enfatizzati accuratamente per creare uno spazio reale e immaginario, capace di accompagnare i bambini nel gioco e nella riflessione, nella conoscenza degli elementi naturali e della storia e nell’interazione reciproca, e di ispirarli verso una esperienza sensoriale radicata nel passato e proiettata nel futuro. MZ

IL TETTO: UN TAPPETO VOLANTE COME STRUMENTO E PROCESSO PER APPRENDERE E GIOCARE
Non era di certo facile realizzare una struttura così incastonata tra gli edifici esistenti e gli alberi secolari: il sistema costruttivo a secco, in acciaio, ha consentito di accostare il nuovo organismo edilizio alle preesistenze (fino al limite consentito dalla normativa) creando un ritmo di pieni e di vuoti molto vibrante, fatto di accelerazione nei percorsi più stretti lungo il muro di cinta e di pause più dilatate nelle corti interne e nelle aree di gioco. L’involucro è smaterializzato, totalmente trasparente, quasi a voler accentuare la permeazione visiva e spaziale e soprattutto a rafforzare l’idea che la copertura sia un “tappeto volante” che, come per magia, resta sospeso tra la storia e la natura, pronto a spiccare il volo sulle ali della fantasia dei bambini. Osservando le sezioni (longitudinale e trasversale) si percepisce la volontà di sospendere i diversi strati che compongono la copertura, facendole acquisire estrema leggerezza e tensione dinamica, traforandola e svuotandola in corrispondenza degli alberi, contraendola e deformandola per raccordarsi all’andamento a pagoda delle coperture storiche adiacenti, ondulandone la superficie (in modo molto accentuato in corrispondenza della palestra e del teatro) per creare diverse aree di gioco all’aperto a una quota superiore rispetto al livello stradale. È come se una porzione di paesaggio naturale fosse stata scontornata e alzata verso il cielo, fermandosi in sospensione sopra i tetti degli edifici storici, offrendo ai bambini un punto di vista privilegiato e un percorso dinamico per la loro esplorazione sul mondo. La scelta di utilizzare i setti in acciaio, curvi e molto spesso abbinati specularmente, non solo libera lo spazio dalla maglia dei pilastri, ma consente di concentrare gli spazi di servizio (bagni e spogliatoi) in piccole isole ben definite e riconoscibili, mantenendo molto fluido lo spazio dedicato all’apprendimento e al gioco. Se all’esterno la copertura si mostra così fluida, dinamica e colorata, all’interno la struttura del controsoffitto, che nasconde gli impianti di climatizzazione e illuminazione, è completata da una griglia in alluminio a maglia triangolare di colore bronzo, che si estende uniformemente in tutti gli ambienti e si ripete quasi all’infinito, suscitando la percezione di leggero schiacciamento dello spazio, più avvolgente, in funzione dell’altezza dei bambini e della loro risposta sensoriale. Grazie alla scelta della texture e al colore della griglia, che si contrappone alla maggiore brillantezza del pavimento, gli architetti riescono ad accentuare non solo l’effetto di continuità e omogeneità spaziale, ma migliorano notevolmente la qualità percettiva dell’ambiente interno:
• con l’ottimizzazione del comfort visivo grazie a una migliore distribuzione e modulazione della radiazione solare diffusa;
• con l’incremento della qualità fruitiva dovuta al rallentamento della dinamica spaziale e alla rimodulazione delle proporzioni;
• con il potenziamento dei livelli di comfort termo-igrometrico, favorendo la penetrazione della radiazione solare diretta e il guadagno termico passivo, ottenendo così un spazio accogliente che risponde alle esigenze dei bambini e al loro metabolismo.
Inoltre, la presenza delle corti interne e delle superfici vetrate continue permettono una migliore distribuzione della luce naturale e della ventilazione trasversale nelle aree di gioco e di apprendimento, mantenendo il collegamento visivo con il vecchio cortile e gli alberi presenti. In questi semplici dettagli emerge la sensibilità progettuale di MAD che con poche mosse tattiche architettoniche e semplici dispositivi tecnologici riesce a concepire un edificio perfettamente in linea con gli obiettivi di sostenibilità ambientale e culturale, favorendo una maggiore condizione di benessere in un ambiente di apprendimento a misura di bambino. AT

 

Scheda progetto
Progetto: YueCheng Courtyard Kindergarten
Progettista: MAD
Principal Partners in Charge: Ma Yansong, Dang Qun, Yosuke Hayano
Design Team: He Wei, Fu Changrui, Xiao Ying, Fu Xiaoyi, Chen Hungpin, Yin Jianfeng, Zhao Meng, Yang Xuebing, Kazushi Miyamoto, Dmitry Seregin, Zhang Long, Ben Yuqiang, Cao Xi, Ma Yue, Hiroki Fujino
Località: Beijing, China
Committente: YueCheng Group
Executive Architect: China Academy of Building Research
Interior Design: MAD Architects, Supercloud Studio
Landscape Architect: MAD Architects, ECOLAND Planning and Design Corporation
Lighting Design: Lumia Lighting Design
Ceiling R&D: Shanghai Siyou Metallic Materials Co., Ltd.
Site area: 9.275 mq
Area costruita: 10.778 mq
Altezza: 21,05 m
Periodo di costruzione: 2017-2020
Programma: asilo, scuola primaria, palestra, teatro, biblioteca
Photos: Hufton+Crow, Arch Exist, Fangfang Tian

Arketipo 147, Processo, Maggio 2021