Zaha Adid
Architettura come sfida
La costruzione del
Centro per le Arti Contemporanee di Zaha Hadid a Roma
Maurizio
Meossi

... Il progetto, vincitore di un concorso tenutosi nel 1999,
seduce per le sue morbide linee e per la capacità di tradurre spazialmente i
concetti di "flusso" che lo ispirano, ma ha posto sin dall'inizio una serie di
perplessità circa la sua "costruibilità". Le immagini del concorso mostravano un
edificio il cui comportamento strutturale era difficilmente intuibile e la cui
geometria appariva di non facile controllo e rappresentazione.

   L'opera di "traduzione" dal progetto di concorso a
progetto esecutivo e costruttivo è avvenuta gradualmente, per successivi
approfondimenti. Ciò che merita di essere approfondito è il tipo di utilizzo e
di evoluzione che la rappresentazione principale del progetto, ovvero il suo
modello digitale, ha subito durante questo processo, restando costantemente un
fondamentale ausilio per il controllo geometrico (e non solo) dell'oggetto
architettonico.

   Sintetizzando si possono individuare
almeno tre diverse applicazioni della modellazione digitale nel corso dell'iter
progettuale, e in ciascuna fase il "modello" si è rivelato di importanza
fondamentale: strumento di controllo geometrico nelle fasi di progetto
definitivo ed esecutivo, per razionalizzare le geometrie dell'edificio e
giungere ad una sua esaustiva rappresentazione grafica; controllo performativo
in gran parte delle decisioni relative a componenti di dettaglio, soprattutto
per quanto riguarda i sistemi di controllo della luce naturale all'interno delle
sale espositive; e infine controllo strutturale, eseguito mediante software
all'avanguardia nell'ambito della progettazione per elementi finiti...