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Testo di Silvia Mattera
I procedimenti costruttivi che utilizzano elementi tridimensionali chiusi rappresentano forse, tra le varie tecnologie ad elementi precostruiti, quelle con il più alto livello di prefabbricazione.
La produzione in stabilimento prevede, infatti, la messa a punto di elementi tridimensionali (moduli), completamente finiti e integrati con parti impiantistiche e elementi di completamento.
Le lavorazione in cantiere, pertanto, si limitano al montaggio (naturalmente più complesso per quanto concerne la precisione che non in altri procedimenti con minori livelli di prefabbricazione) e ad alcune finiture integrative (come le sigillature).
L'elemento strutturale base del procedimento (modulo-base) è costituito da un parallelepipedo con cinque facce "piane" talvolta dotate già delle aperture.
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Fonte testo
AA.VV., Guida alla progettazione "le costruzioni prefabbricate" , in «Modulo» n. 125, 10/86, Milano 1986.
T. Koncz, M. Mazzocchi, E. Tealdi, Prefabbricare: architettura e industri delle costruzioni, Milano 1979.
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