Urbanistica – Il complesso ricavato, tra il 1989 e il 1994, in un ex bacino portuale ad Amsterdam da Hans Kollhoff, risolve il conflitto tra unità e frammentarietà dello spazio architettonico

Nelle città occidentali, è raro che un architetto abbia la possibilità di attuare le proprie idee senza incontrare
resistenze. Le strutture entro cui si muove il processo politico-decisionale e le commissioni, che assumono un ruolo
di committente, sono tutte orientate verso il compromesso.
Ad Amsterdam ci siamo trovati a far fronte a un piano regolatore in parte fisso, il cui leit-motiv era l'alta densità di grandi e discrete costruzioni sul lungomare; la località era un'ex area di bacini portuali.

Gradualmente, l'esistente forma
rettangolare del blocco, che misurava 170 x 60 metri e includeva un cortile circolare, ha subito una trasformazione
morfologica: un edificio rettangolare, già esistente, dovette essere incorporato nello schema, tagliando fuori dal blocco
i pezzi asimmetrici. L'obiettivo di dar luce a un lato dell'edificio e dotare quest'ultimo di una veduta panoramica, ha fatto retrocedere un po' l'ala laterale. Si è voluto anche rispettare il desiderio dei futuri inquilini di conservare ciò che rimaneva dell'ex parco portuale: si è proceduto, così, ad aprire il blocco per i primi quattro piani del lato di pertinenza. Infine, si doveva risolvere la contraddizione tra edificio-cortile e costruzione sul lungomare: il fronte del blocco, che dava sull'acqua, è stato spinto in dentro, in modo che la luce potesse penetrare nel cortile da sud e dotare gli appartamenti che vi si affacciavano di una vista sul mare.

In seguito, dovette essere praticato un taglio cuneiforme in un altro angolo del blocco, per creare un passaggio
tra il nuovo edificio e quello adiacente. L'obbligo di fornire diverse tipologie di appartamento, causò un'altra deformazione dei piani superiori: gallerie vetrate aggettanti corrono lungo un lato della facciata nord, mentre sull'altro lato sono state ricavate dal volume dell'edificio gallerie alte due piani. La muratura con mattoni pressati e temprati, punteggiati di blu e il tetto di alluminio, il cui bordo continuo enfatizzala la qualità d'indipendenza del cubo, conferiscono al blocco la desiderata “gravitas”. I materiali naturali e l'accurata esecuzione dei lavori danno a questa mega-forma aliena un volto familiare.