Complesso resedienziale 'Le Gemelle'  
Progettista: Pietro Carlo Pellegrini
Committente: Tuscania Srl
Datazione progetto: 1996
Datazione realizzazione: 1997 - 2000
Direzione lavori: Pietro Carlo Pellegrini
Impianti: studio di ingegneria Bellandi e Petri
Materiali: struttura in calcestruzzo armato tamponata in laterizio intonacata, infissi in legno laccato, persiane scorrevoli in alluminio verniciato, gronde e parapetti in vetro visarm bianco latte, controsoffitti esterni in legno
Lotto: mq 4.000
Superficie complessiva: mq 3.436
Parcheggio interrato: mq 928
Volumi fuori terra: mc 10.320
Budget: £ 7.000.000.000

Due blocchi residenziali di quattro piani, con quattro appartamenti per piano e scala centrale, rivestimento in intonaco, finestre con persiane e logge. Letto attraverso una sommaria scheda tecnica, il progetto delle due case gemelle realizzate da Pietro Pellegrini a Lucca sembra rientrare nell'ordinarietà di una consuetudine costruttiva che vanta in Italia una miriade di varianti che comunque non riescono ad uscire dall'anonimato. Viceversa, il progetto, pur fedele alle istanze del 'comunicato d'agenzia' di cui sopra, sembra aprire scenari inediti e di assoluto interesse; il distillato di una storia costruttiva che ha radici forti e profondissime, una appartenenza culturale che vive nella sua evidente semplicità un rapporto di iterazione della nostra tradizione muraria accomunando modernità e passato senza contraddizioni e senza incertezze.
I due blocchi, all'apparenza massicci, mostrano ad un osservatore più attento una raffinata conformazione planimetrica fatta di impercettibili inflessioni e disassamenti delle murature che ricordano con evidente fierezza la volontà di riaprire un dialogo sopito dalle mode imperanti del momento; un indagare che accomuna Coderch della Casa alla Barcelloneta al Gardella della Casa Borsalino ad Alessandria, da Gio Ponti a Ridolfi. Un progetto che sembra più una perlustrazione nel nostro passato che una proiezione futura nel limbo delle ipotesi improbabili di nuovi fittizi modelli abitativi. Non vi sono invenzioni distributive, né costruttive, né formali, se si eccettua il piccolo cornicione in vetro che stigmatizza alla sommità il perimetro dei due edifici gemelli, tuttavia il complesso appare come il frutto di una evidente carica creativa incentrata giustamente più sulla riflessione che sull'istinto, più sulla conoscenza che sull'azzardo.
Anche i materiali ad eccezione di un uso originale degli elementi in vetro nei parapetti e nell'oggetto di gronda, mostrano un edificio costruito per essere venduto per appartamenti ed abitato all'interno degli stessi. Esternamente l'intonaco e le persianature in alluminio sono verniciate in un monocromo insieme color paglierino. Gli intradossi delle logge sono rivestite in legno, mentre il vetro oltre ad essere impiegato in facciata, suddivide all'interno della casa la cucina dalla zona giorno. I pavimenti dei vari alloggi sono in parquet, i muri finiti in gesso, segni particolari: nessuno. Eppure l'insieme colpisce per la sua originalità priva di bizzarrie e di 'trovate da tecnigrafo', per la sua consapevole schiettezza, per un corretto e misurato rapporto con l'intorno che pur rifiutando la mimesi non appare in antitesi con le regole, non scritte, che governano il tessuto circostante.
Colpisce anche la mancanza di sbavature, per la cura nei dettagli, per la mancanza di dimenticanze, dai tubi del gas ben celati in appositi scrigni persianati, ai canali di scorrimento dei pluviali, ai muri perimentrali rialzati per nascondere con accortezza gli impianti posizionati sulle coperture piane. Inoltre le case sono costruite e rifinite in modo impeccabile segno che un buon architetto e una impresa attenta possono ancora fare la differenza; purtroppo però in Italia il livello generalizzato è maledettamente basso e una rondine non fa primavera. ('Area' n° 52 Settembre/Ottobre 2000, pag 115-121 Federico Motta Editore).

scorcio dell'esterno sezione longitudinale planimetria generale