Facciate ventilate in laminato

Autore testo e disegno: Lorenzo Soro, Giovanni Falvella

L'utilizzo di panelli in laminato ad alta pressione (HPL) per facciate ventilate è abbastanza recente, essendo quest'ultimo un materiale nuovo per il campo dell'edilizia. Questo materiale, nato nei paesi nord-europei, ha allargato gradualmente il proprio mercato in tutto il mondo. La tecnologia produttiva di pannelli in laminato ad alta pressione, utilizza fogli di fibre cellulosiche impregnate con resine termoindurenti per lo strato interno mentre per quello esterno utilizza fogli di fibre cellulosiche impregnate con resine di natura aminoplastica. E' previsto, inoltre, un'ulteriore strato esterno di protezione per resistere alle intemperie. Il pannello così formato viene sottoposto all'azione combinata di alta pressione (9Mpa per 90 minuti) in apposite vasche multavano e temperature elevate (150 °C) che provocano la polimerizzazione delle resine. Alla fine del processo produttivo si ottiene un prodotto omogeneo, notevole densità, durevole e adatto ad ambienti esterni in quanto impenetrabile all'acqua, imputrescibile e con buone caratteristiche meccaniche.
Per quanto riguarda la varietà degli effetti estetici ottenibili, possiamo dire che sotto questo punto di vista, questo prodotto non ha niente da invidiare agli altri materiali più tradizionali, per esempio ai lapidei o ai ceramici, in quanto può essere prodotto in una vasta gamma di colori e con varie finiture superficiali: liscia, goffrata e persino serigrafata, permettendo di realizzare vari disegni in facciata. I formati utilizzati sono pressoché illimitati anche grazie agli attuali sistemi di fissaggio che non limitano ad alcun formato minimo. Per quanto riguarda gli spessori, invece, questi variano in base al tipo di fissaggio scelto e in genere variano tra i 4-6-8-10 mm. La garanzia per tali pannelli è decennale. Infine altre caratteristiche da non sottovalutare sono la sua leggerezza, la sua maneggevolezza e facilità di essere tagliato in pezzi con comuni attrezzi per lavorare il legno e la sua facilità di trasporto.
 
PRESTAZIONI E REQUISITI
Il laminato ad alta pressione (HPL), utilizzato per lo strato di rivestimento esterno, nelle facciate ventilate, ben si presta ai requisiti richiesti alle chiusure verticali esterne .
In particolare possiamo dire che si tratta di un materiale durevole, ben resistente all'azione degli agenti atmosferici (pioggia, gelo, umidità atmosferica, salsedine, inquinamento atmosferico etc.) e a quella dei raggi solari. Questi fenomeni non hanno alcun effetto sulla superficie decorativa e sullo strato interno. Anche gli shock termici non producono alcun effetto, per esempio passando da '20 °C a + 80 °C e da clima secco fino al 90 % di umidità relativa non si danneggia in alcun modo le proprietà del pannello. I pannelli costituiti da questo materiale possono risentire tuttavia delle variazioni dell'umidità che possono provocare piccole contrazioni e dilatazioni del pannello. Per evitare tali inconvenienti, ,dove possibile, è opportuno climatizzare il materiale e dove ciò non è possibile si devono comunque prendere precauzioni in fase progettuale. La stabilità dimensionale è comunque garantita anche se sottoposto ad umidità e a variazioni di temperatura. Inoltre, la sua superficie non è porosa e quindi impenetrabile all'acqua e all'azione di eventuali attacchi chimici. Per quanto riguarda la sua resistenza meccanica, il laminato ad alta pressione risulta resistente a flessione, a trazione, agli urti e all' estrazione dei fissaggi. Infine è anche resistente all'abrasione, ai graffi e cosa molto importante è un materiale ininfiammabile. Il laminato HPL richiede scarsa o nulla manutenzione, per pulirlo basta utilizzare un comune detergente e acqua, eventuali macchie o scritte prodotte con vernici spray possono essere rimosse con comuni solventi e sverniciatori specifici per laminati plastici, senza danneggiare lo strato superficiale.
 
POSA IN OPERA
I sistemi di fissaggio dei pannelli in laminato HPL per facciate ventilate sono molteplici. Innanzi tutto possiamo dire che si utilizzano sottostrutture che possono essere in :
legno, utilizzato solo per piccole superfici da rivestire. Il legno viene trattato per resistere agli agenti atmosferici;
alluminio, utilizzato per grandi superfici;
lamiera zincata.
Possiamo fare una distinzione tra sistemi con agganci a vista, a scomparsa e con collante.
 
Sistemi con agganci a vista
Nei sistemi con agganci a vista si utilizzano clips (simili a quelle utilizzate per i materiali ceramici), profili perimetrali da applicare per l'intera lunghezza dei bordi della lastra o viti. Le clips e i profili si connettono a sottostrutture in alluminio, che vengono fissate alla supporto murario tramite staffe metalliche ad 'L', rivettate alla sottostruttura e fissate al supporto murario con tasselli. I rivetti consigliati sono in alluminio con mandrino in acciaio inox per evitare ossidazioni. Le clips possono essere verniciate anche nello stesso colore della lastra. Se si utilizzano delle viti, invece, queste vengono coperte esternamente con cappucci in materiale plastico. Le viti si connettono ad una sottostruttura in alluminio con montanti ad omega. Anche in questo caso i montanti vengono fissati al supporto murario tramite tasselli e quindi senza l'ausilio di altre staffe.
 
Sistemi di aggancio a scomparsa
Nei sistemi di aggancio a scomparsa si utilizzano sottostrutture in alluminio costituite da montanti e correnti dalle varie sezioni. Le lastre vengono fissate sul retro con ganci tramite viti autofilettanti e bussole ad espansione. I montanti vengono fissati al supporto murario con lo stesso sistema delle staffe visto per gli agganci a vista.
 
Fissaggio con collanti
Infine, abbiamo un tipo di fissaggio che è studiato apposta per questo tipo di pannelli e che è costituito da collanti che si servono anche di sottostrutture in alluminio.
Per ottenere un buon fissaggio è utile seguire alcune regole fondamentali: innanzi tutto i fori praticati sulle lastre devono essere di diametro maggiore a quello della vite o del chiodo. Nell'intercapedine restante è possibile inserire bussole elastiche. Inoltre è consigliabile interporre fra il foro e la vite una bussola in materiale sintetico. La testa della vite viene ricoperta anch'essa con un cappuccio in materiale plastico nel colore del pannello. Particolare attenzione deve essere infine adottata per i giunti che saranno di due tipi:
giunto con linguetta ad incastro;
giunto a battente.
Il primo è utilizzato per lastre di spessore 8-10 mm, mentre il secondo per spessori di lastra 6-8-10 mm.
 
 
Prescrizioni tecniche
Sistema di chiusura perimetrale eseguita con rivestimento a facciata ventilata in cui troviamo i seguenti strati:
supporto murario;
strato di regolarizzazione costituito da malta cementizia;
strato di isolamento termico eseguito con pannelli rigidi o materassini in materiale isolante;
strato di ventilazione;
strato di ancoraggio;
strato di rivestimento esterno in pannelli in laminato ad alta pressione (HPL).
Le lastre in laminato vengono fissate alle sottostrutture costituite da un' orditura di montanti e/o correnti in metallo (alluminio o lamiera zincata) o legno. La tecnica di ancoraggio delle lastre in laminato può essere eseguita con un sistema a vista eseguito con clips metalliche, profili o viti da inserire in bussole in materiale sintetico e ricoperte con cappucci in materiale plastico dello stesso colore delle lastre. Le sottostrutture in alluminio vengono fissate al supporto murario tramite staffe metalliche ad 'L', rivettate alla sottostruttura e fissate al supporto murario mediante tasselli.
Nei sistemi con aggancio a scomparsa si utilizzano sottostrutture in alluminio costituite da montanti e correnti dalle varie sezioni. Le lastre vengono fissate sul retro con ganci tramite viti autofilettanti e bussole ad espansione. I montanti vengono fissati al supporto murario con lo stesso sistema delle staffe visto per gli agganci a vista. Infine abbiamo un tipo di fissaggio che è studiato apposta per questo tipo di pannelli e che è costituito da collanti che si servono anche di sottostrutture in alluminio. Particolare attenzione deve essere infine adottata per i giunti che saranno di due tipi:
giunto con linguetta ad incastro;
giunto a battente.
 
Fonte testo e disegno:
Angelo Lucchini, I manuali del Saie, Pareti ventilate, Bologna Fiere, Bologna, 1999.

Facciata ventilata in laminato ad alta pressione

Facciata ventilata in laminato ad alta pressione

Parete in laminato

Parete in laminato

Esempio di facciata ventilata in laminati HPL

Esempio di facciata ventilata in laminati HPL