Ferro

Autore testo: Giuseppina Clausi

Il ferro presenta frequentemente fenomeni di corrosione macroscopici, si tratta della ben nota ruggine, costituita in realtà da ossidi a differente grado di alterazione e idratazione.
L'aspetto più importante è che tali fenomeni presentano un elevato grado di compattezza e una conseguente difficoltà ad essere eliminati, coinvolgono elevati spessori di materiale e danno luogo ad un aumento di volume, con conseguente stravolgimento dell'aspetto originale del manufatto, la cui forma e funzionalità sono quindi spesso irrimediabilmente compromesse.
Nel caso in cui l'attacco corrosivo si riveli piuttosto superficiale si può procedere alla sua asportazione con metodi meccanici (carta abrasiva o, in zone molto estese, sabbiature), oppure con diversi metodi chimici.
Tra questi possiamo citare: bagni in olio di paraffina, applicazioni di acido solforico diluito, soluzioni di acido ossalico al 9%, sale dell'acido etilendiamminotetracetico a diverse concentrazioni.
Nel caso in cui gli oggetti presentino residui di vernici possono essere applicati sverniciatori chimici.
In tutti i casi è consigliabile applicare dopo i trattamenti delle vernici protettive che impediscano la corrosione.
 
Fonte testo:
G. Carbonara, Trattato di Restauro Architettonico, Torino 1996.