The Italian Way - Nuove opere – Un nuovo teatro all'aperto immerso nel parco nato dal recupero delle antiche cave di tufo e sabbia.

L'area oggetto dell'intervento è posizionata a circa tre chilometri, a nord-ovest, dal centro urbano di Grottaglie.
Un luogo per molto tempo occupato dalla popolazione fino al consolidamento dell'attuale nucleo storico del paese, interessato, tra gli anni cinquanta e settanta del novecento, da un'intensa attività di estrazione di materiale per la produzione di conci di tufo e sabbia calcarenitica.
Oggi il paesaggio è radicalmente cambiato: un immenso parco naturalistico costituito da oliveti secolari, boschi di Pino d'Aleppo e macchia mediterranea, ospita le numerose grotte a testimonianza degli antichi insediamenti e le cave tufacee a cielo aperto con pareti a strapiombo, terrazze e isolati “monoliti” che definiscono ineguagliabili architetture di calcarenite. Un risultato che cancella i lunghi anni di totale abbandono che avevavo portato le cave ad essere utilizzate come discariche abusive.
Dal 1999 il riconoscimento di un valore paesaggistico inestimabile e le opportunità comunitarie hanno consentito l'istituzione del Parco Regionale Naturale della Terra delle Gravine. Il recupero dell'area delle Cave rientra in un modello di riqualificazione e valorizzazione integrato, che ha coinvolto anche il centro storico, il Quartiere delle Ceramiche e gli habitat rupestri. I principi di eco-sostenibilità sono stati il filo conduttore di tutte le scelte adottate con l'obiettivo di sviluppare nuove opportunità turistico-ricettive ed innalzare la qualità della vita della comunità.
L'organizzazione di manifestazioni teatrali e concertistiche stagionali hanno consentito in prima istanza di riappropiarsi dei luoghi. Lo sviluppo di queste manifestazioni a livello internazionale (Musica Mundi, il Teatro della Fede) ha condizionato la decisione di collocare nell'area la sede stabile del teatro di Fantiano e di realizzare il Parco Attrezzato delle Gravine e delle Cave per ospitare attività culturali, legate allo spettacolo e al tempo libero.
Il risultato delle scelte progettuali è la creazione di un luogo caratterizzato dall'alternanza di “pieni” e “vuoti”, connotato da un'alta valenza ambientale e articolato in una complessa rete di servizi, spazi ed attività polivalenti e polifunzionali.
L'idea guida del progetto è stata quella di generare un'immagine complessiva dalle forti valenze simboliche e rappresentative, sotto il profilo architettonico, paesaggistico ed ambientale, che fosse in grado di relazionarsi con il contesto agrario ed antropizzato attraverso segni immediatamente riconoscibili. Le caratteristiche dei materiali e dei componenti edilizi sono state assunte come valore estetico da mettere in evidenza, per evidenziare gli stimoli e le preesistenze del luogo e ridare giusto significato ai dettagli architettonici, alle differenziazioni di grana materica, alle trame di disegno, ai colori, al trattamento delle superfici dei vari materiali, alle specie arboree ed arbustive. Un'impostazione flessibile e dinamica delle funzioni, ha consentito di distribuire sapientemente gli spazi e gli organismi edilizi dedicando particolare attenzione a quelli ad uso collettivo e gestionali e agli spazi polivalenti all'aperto.
Minimizzazione dell'impatto ambientale e gerarchizzazione della viabilità, accessi ed esodi, robustezza dei materiali scelti tra quelli della tradizione locale e minimizzazione della manutenzione degli impianti tecnologici, razionalizzazione dell'illuminazione naturale ed artificiale e ottimizzazione delle curve acustiche e visive: sono i principi fondativi che hanno guidato tutto lo sviluppo progettuale. L'impianto complessivo risponde alle caratteristiche dimensionali plano-altimetriche del lotto, nonché all'organizzazione delle funzioni richieste dall'Ente. Nel dettaglio gli interventi hanno interessato:
- il parcheggio pubblico e la viabilità di accesso e di esodo;
- le cave per attività culturali, ludico-ricreative, cinematografiche;
- le terrazze belvedere per attività polifunzionali temporanee;
- il Vallone Fantiano, la pineta e la zona archeologica;
- la cava per attività teatrali e spettacolari.
L'intervento principale è la realizzazione del teatro all'aperto, collocato ove era presente la depressione del terreno un tempo purtroppo utilizzata come discarica abusiva.
Da questo dislivello naturale è stata ricavata la cavea per gli spettatori, utilizzando in parte i gradoni esistenti (oggetto della precedente attività estrattiva) ed ampliando i posti a sedere con nuove gradonate sempre in tufo. Le sedute per gli spettatori sono realizzate in blocchi squadrati di pietra calcarea locale, mentre i gradini di smistamento e i percorsi sono in mattoni di cotto tipici della produzione ceramica locale.
La cavea si adagia e si integra armoniosamente nel luogo, consentendo di sfruttare al di sotto di una parte di essa la depressione del terreno bonificato, per realizzare i servizi degli spettatori e le centrali tecnologiche.
Il palcoscenico ed il blocco dei camerini e servizi per gli artisti-addetti sono ubicati a ridosso dell'attuale fronte di cava, che costituisce la quinta naturale per le rappresentazioni spettacolari. La quota altimetrica e l'ingombro planimetrico del palcoscenico coincide con il banco tufaceo ed il materiale di risulta che era presente ai piedi del fronte cava per il quale è stato eseguito un intervento di risagomatura e pulizia delle superfetazioni. Posteriormente al palcoscenico è stato realizzato il blocco di camerini e servizi per gli artisti ed addetti. Tale manufatto “pensato” come un monolite, è costruito con blocchi di tufo a vista (utilizzando i conci presenti in loco) e con le lamiere in acciaio cor-ten a memoria dei vecchi macchinari utilizzati per l'estrazione.

scheda progetto

Luogo: Contrada Fantiano in Grottaglie (Ta)

Committente: Comune di Grottaglie

Progettista: d_progetti Donati D’Elia Associati; Francesco D’Elia (capogruppo)

Collaboratori: Giovanni Blasi, Gerardo Bonomo, Roberto D'Elia, Angelo Di Bello, Patrizia Donati, Alessandro Fischetti, Vincenzo Latanza, Marcello Perrini, Chicco Raschillà, Carlo Siciliano

Impresa di costruzione: Magazzile Rocco Antonio, Massafra (Ta)

Fotografo: Arch. Roberto D’Elia

Tempi progetto: 2006

Tempi di realizzazione: 2007 - 2008

Superficie costruita mq: 80.000 mq

Volume costruito mc: 1.400 mc