Un significativo spazio è stato assunto dalla luce a "Common ground", edizione del 2012 della Biennale di Architettura di Venezia, presente attraverso l'opera dell'artista della luce Mario Nanni, che ha realizzato espressamente per questo importante appuntamento "La luce dell'utopia".
All'interno dell'Arsenale, Nanni ha esposto quattordici lavori in cui la luce, grazie alle sue straordinarie e sorprendenti potenzialità, è diventata lo strumento di narrazione e condivisione dello spazio. In questo lavoro Mario Nanni traccia con la luce i confini dell'utopia religiosa e di quella comunista. Con queste opere si è voluto creare un terreno comune e quindi fertile: è il terreno delle diversità tra gli individui, un luogo dove le differenze cessano di essere degli ostacoli, confini, barriere per divenire uno stimolo al dialogo, al confronto e alla conoscenza. Il Tempo, la Luce, il Sole nel suo essere mito, la Speranza di un voto e il suo avverarsi, il Dialogo: a questi temi fondamentali e intramontabili richiamano i lavori presentati a Venezia.
Così "Apollo lucente", in alluminio e luce, è il mito del sole rubato, il racconto del dio che traguarda con la luce l'orizzonte, del susseguirsi continuo tra alba e tramonto; è la luce del rotolare del tempo, dello spazio da contemplare nell'attesa del cambiamento. "Ex voto", realizzato con legno e liv, lampadina a immagini variabili, è la richiesta di una grazia in cambio di un dono, una preghiera, un desiderio, un'aspettativa. Inneggia e invoca il dialogo invece "L'altare dei popoli", opera che riflette sul caos ipercomunicativo: solo il dialogo tra le persone unisce e la luce diventa il terreno comune di questo dialogo attraverso una narrazione che si declina nei toni rinascimentali dei tessuti di luce: il blu, il verde e il rosso che si spengono poi nel tono della terra bigia... e con la contemplazione si trasforma in oro.
La partecipazione alla Biennale di Architettura 2012 ha anticipato un altro momento di rilievo per l'artista, la mostra personale "Luce all'opera" in corso dal 1 dicembre a Villa Panza di Varese.
