La Commissione Europea e la Fondazione Mies van der Rohe hanno annunciato i vincitori del Mies van der Rohe Award 2019, premio dell'Unione Europea per l'architettura contemporanea.
Il progetto di trasformazione dei 530 appartamenti del Grand Parc Bordeaux, di Lacaton & Vassal, è stato scelto come vincitore tra le 383 opere selezionate in 38 paesi europei.
Si tratta di un recupero innovativo (pubblicato su Arketipo n. 119, Aprile 2018 - Pag. 72) di tre imponenti blocchi di edifici residenziali a Bordeaux. L’innovazione del progetto sta nell’aver fornito a ciascuna unità abitativa nuovi spazi domestici di qualità facendo una cernita molto precisa degli elementi esistenti che avrebbero dovuto essere mantenuti e di ciò che mancava e avrebbe dovuto essere aggiunto. Il rinnovo di ogni appartamento è costato 50.000 € e non ha implicato aumenti nel canone di locazione per i residenti, i quali peraltro non hanno dovuto trasferirsi altrove durante il periodo di cantiere. Il committente era Aquitanis, l’ufficio comunale urbanistico di Bordeaux.
Di seguito la motivazione ufficiale:
La Giuria ha valutato positivamente il fatto che il progetto ha affrontato la sfida di trasformare un blocco di unità abitative tipico dell’architettura europea post-bellica ottenendo il miglior risultato con i minori mezzi possibili. Invece di demolire, cosa che comporta l’uso di una grande quantità di energia, in questo caso il committente ha sostenuto economicamente la trasformazione dei tre edifici esistenti, avendone compreso i vantaggi. Tutto ciò ha migliorato la vita degli abitanti le residenze senza tenere in scarsa considerazione quali fossero le loro vite prima, riempiendo i nuovi volumi di poesia: il punto di partenza è stato comprendere che le persone percepiscono lo spazio ciascuno a suo modo e lo usano in modi molto diversi. In un momento storico economico in cui le commesse per la costruzione di nuove unità di social housing richiedono una riduzione delle superfici degli appartamenti, qui il volume è stato aumentato, dando maggior dignità e valore sia agli individui sia all'intera comunità. L’insieme costituisce un’ottimistica possibilità per il social housing e per la modernità, poiché è allo stesso tempo un gesto di generosità e un cambiamento nell'architettura e nelle possibilità che consente quest’ultima. Gli architetti hanno mostrato un grado di conoscenza molto profonda di con chi (un mix di residenti) e con cosa (i risultati di ricerche precedenti sulla trasformazione) stessero lavorando. Questo ha portato a un modo più raffinato di lavorare con le persone, lo spazio e i materiali ancorché il miglioramento nella collettività avrebbe potuto essere più forte se le possibilità di interrelazione con la strada fossero state diverse.