infrastrutture – Binari sotterranei per dare spazio ad un polmone verde da 70 ettari che ricongiungerà la città vecchia alla nuova. Questa la proposta di Fuksas per la nuova stazione di Bari.

Il progetto di Fuksas, mira a riqualificare la zona ferroviaria nel centro città, realizzando un polmone verde e nuove strutture culturali e sociali, tra cui un auditorium da 1000 posti. La città è ferita profondamente da anni dal fascio ferroviario, che crea una cesura tra la parte antica e quella moderna. L'area interessata si colloca all'interno di un contesto storico notevole: Borgo Vecchio, la Bari medievale; il Borgo Nuovo, l'espansione ottocentesca o borgo Murattiano; la Bari post-bellica. La proposta dell'architetto ricucirà questa cesura trasformando 3 km di quest'area degradata in una sorta di Central Park con vegetazione autoctona con viali alberati e piste ciclabili, una fascia verde di 70 ettari, che andrà ad incrementare il quantitativo di verde per abitante da 2,7 mq/ab a 5,1 mq/ab.

La stazione
La riqualificazione della vecchia linea ferroviaria consiste nel suo spostamento, come già prevedeva il Piano Regolatore di Concezio Petrucci del 1934, con l'obiettivo di ridurre l'impatto della presenza dei treni. I binari sono ridotti a quattro linee, coperte con una struttura prefabbricata a sezione rettangolare di 20 m di larghezza e di 7 m di altezza totale. In questo modo la Stazione Centrale, che conserva la storica struttura ottocentesca, è integrata nel sistema delle nuove attrezzature pubbliche, sviluppandosi su tre livelli (binari, Parco Centrale e mezzanino) connessi da scale mobili e ascensori panoramici.

Il Parco
Il corridoio verde di 3 km rappresenta il legante dell'intero sistema. Un parco lineare con andamento est-ovest, aperto connesso ad una serie di attraversamenti trasversali, una sorta di spina dorsale della città. Le pendenze degli attraversamenti saranno più basse possibili (dall'8% al 2%) e comode scale e rampe per facilitare la mobilità. La scelta di massimizzare gli spazi aperti nasce dalla volontà di realizzare un progetto sostenibile tanto dal punto di vista ambientale quanto da quello sociale. Infatti non solo si crea un habitat ideale per la vegetazione, che a sua volta supporta la fauna selvatica locale: si riduce l'effetto urbano dell'isola di calore; si incrementa l'infiltrazione delle acque meteoriche di dilavamento; si connettono spazi urbani con ricadute positive in termini di socializzazione.

La caserma Rossani
L'ex presidio militare diventerà la “cittadella culturale” di Bari con il restauro degli antichi edifici. La caserma ospiterà funzioni legate alla cultura. Anche in questo caso il verde rappresenta il legante tra il sito della caserma ed il resto della città; vi trovaeranno inoltre posto: gli uffici comunali di Cultura e Marketing Territoriale, Ambiente Verde ed Energia, Sport e Tempo Libero; atelier per artisti e borsisti dell'accademia di belle arti di Bari; la biblioteca pubblica della città; il teatro; residenze per attori, professori a contratto, studenti legati a programmi europei di scambio culturale. Sorgerà anche uno spazio espositivo di 2184 mq per mostre temporanee. Al centro della struttura sorgerà l' Auditorium dalla capacità di 1000 posti in grado di ospitare eventi, posto in asse con la vecchia stazione al fine da fungere da nuova connessione. Altro polo culturale sorgerà a sud-ovest: la “cittadella della musica”, che ruoterà intorno ai due perni dell'Auditorium Nino Rota, attualmente in ristrutturazione, e del Conservatorio Niccolò Piccinni, permetterà l'ampliamento di circa 2000 mq del conservatorio, con un nuovo auditorium da 400 posti e un'area per concerti all'aperto immersa nel parco.

Servizi e strategie energetiche e ambientali
Riduzione dell'80% delle emissioni di CO2, entro il 2050 rispetto al 1990. Minimizzazione del fabbisogno energetico per tutti gli edifici di nuova costruzione (Nearly Zero Energy Buildings) entro il 2020. Questi obiettivi sono raggiungibili mediante un sistema energetico integrato, basato sulla presenza di una Smart grid per gestire in tempo reale e in maniera ottimale la disponibilità di fonti energetiche e la richiesta di energia. Segue l'ottimizzazione dei consumi energetici di quartiere con corpi illuminanti a LED e sensori crepuscolari e di presenza per ridurre l'intensità luminosa di giorno o in assenza di movimento nelle ore notturne.
Gli spazi pubblici saranno serviti di una rete WIFI ad accesso gratuito. Particolare attenzione è dedicata alla mobilità, sarà incentivato l'utilizzo dell'auto elettrica e i biocombustibili. Gli edifici ricaricano i veicoli con l'eventuale energia rinnovabile prodotta in esubero e i veicoli, quando non utilizzati, possono fungere da accumulatori di energia. Potrebbe essere, inoltre, valutato l'utilizzo di un sistema pneumatico di raccolta dei rifiuti e un sistema di tariffazione proporzionale al quantitativo di rifiuto prodotto, incentivando così gli utenti ad una maggiore attenzione alla raccolta differenziata. I residui organici potrebbero essere raccolti e utilizzati in digestori per la produzione di biogas per alimentare parzialmente le centrali esistenti o i veicoli di trasporto pubblico.

Scheda studio

Studio: Massimiliano Fuksas architetto

Indirizzo: Piazza del Monte di Pieta', 30

Città: 00186 Roma

Telefono: +39.06 68807871

e-mail: office@fuksas.com

www: www.fuksas.com