Foto Hannes Meraner

Le tre strutture sono integrate all'interno di un unico edificio, nel quale tale convivenza permette separazione e interazione.
La forma dell'edificio si sviluppa con andamento libero in una sequenza di parti concave e convesse che stabiliscono una forte relazione con il parco e la natura.

All'interno il volume è reso cavo dalla presenza di tre corti allungate a forma di lente che lo attraversano suddividendo le due strutture. Lungo i loro fianchi si vengono a creare generosi spazi di distribuzione alle aule disposte perimetralmente. La flessibilità di tali spazi permette di utilizzarli anche come guardaroba, area giochi comune e luogo di incontro per i bambini.

In dialogo con i vari stakeholders dell'edificio, gli architetti hanno sviluppato il progetto con un'accurata attenzione ai diversi approcci pedagogici offerti dalle tre strutture. Dal punto di visto educativo, le direttrici hanno sottolineato l'importanza della continuità formativa del bambino, dove il percorso con gli anni dall'asilo nido alla scuola d'infanzia e i soggiorni nel centro famiglia, viene vissuto in modo fluido e naturale.

Le tre corti all'interno dell'edificio facilitano una trasparenza visiva, che, insieme alle permeabilità degli accessi e agli spazi di circolazione tra i tre corpi, consolidano un senso di partecipazione, di comunità e continuità.
Il progetto offre una varietà di configurazioni spaziali interne ed esterne atte a stimolare e soddisfare il notevole senso dello spazio del bambino, permettendo attività molto variegate. Cambiamenti di altezze e molteplici soluzioni di illuminazione naturale creano una ricca scelta di spazi qualitativamente differenti che invitano i bambini a giocare insieme, lavorare in gruppo, leggere da soli, ecc.

Le corti e la grande terrazza al primo piano dell´asilo sono "stanze a cielo aperto" che stimolano i docenti a vivere la scuola come luogo sicuro anche all'esterno, ospitando così tutti i tipi di apprendimento.

Molte superfici interne sono anche "luoghi di esplorazione" dove il tatto e l'udito vengono sollecitati. I corridoi sono rifiniti con pannelli di rovere, abbinati a pannelli acustici in tessuto colorato. Gli ambienti sono rivestiti in legno per un'altezza pari a quella dei bambini con inserti tattili e accorgimenti acustici, come il cartongesso fonoassorbente a soffitto e plafoni acustici rivestiti in tessuto. Il riscaldamento a pavimento e il raffrescamento radiante a soffitto garantiscono il benessere degli abitanti creando una condizione ideale per l'apprendimento.

Scheda progetto

Località: Bolzano, Italia.
Progetto: MoDusArchitects, Sandy Attia – Matteo Scagnol
Collaboratori: Giorgio Cappellato, Rosa Sigmund
Cronologia: 2004 concorso aperto, internazionale (fase unica), 2012 realizzazione
Committente: Comune di Bolzano
Impresa costruttrice: CDC - Cooperativa di costruzioni
Foto: Hannes Meraner