concorsi/premi – Il giapponese Konishi Hikohito è il vincitore della quarta edizione del Premio Internazionale Barbara Cappochin con il progetto di un casale nella pianura rurale di Hokkaido

È l'architetto giapponese Konishi Hikohito, con il progetto di una farmhouse caratterizzata da grande umiltà e semplicità, il vincitore della quarta edizione del Premio Internazionale Barbara Cappochin, il concorso per progettisti e costruttori che privilegiano la cultura della qualità nell'architettura, promosso dalla Fondazione Barbara Cappochin e dall'Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Padova insieme alla Regione del Veneto e al Comune di Padova, in collaborazione con l'Unione Internazionale degli Architetti (U.I.A) e il Consiglio Nazionale Architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori (C.N.A.P.P.C.).
"Il Premio, che si inserisce all'interno dell'omonima Biennale,- ha sottolineato Giuseppe Cappochin, presidente della Fondazione Barbara Cappochin e dell'Ordine degli Architetti di Padova - mira a valorizzare l'architettura di qualità come obiettivo che, oggi più che mai, tocca non solo le dimensioni del costruire e dell'abitare, ma anche lo stesso vivere nelle città. Tutti i diversi "attori" coinvolti hanno la responsabilità sociale di lavorare insieme affinché le nuove sensibilità che permeano l'architettura si traducano in progettualità e soluzioni concrete".
L'iniziativa gode dell'alto patronato del Presidente della Repubblica e del patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, della Presidenza del Consiglio dei Ministri, dell'Ambasciata Britannica, dell'Università degli Studi di Padova e della Presidenza del Parlamento Europeo.   
Realizzate tra il 1 luglio 2006 e il 30 giugno 2009, le opere portano la firma di architetti di tutto il mondo e si collocano in 50 diversi Paesi: dall'Italia al Giappone, dall'Argentina all'Australia, a Singapore, India, USA, Ecuador, Brasile, e ancora Finlandia, Svezia, Islanda, e poi Burkina Faso, Marocco, Sud Africa…, a dimostrazione del respiro internazionale dell'iniziativa.
La giuria, riunitasi a Padova lo scorso luglio, ha dunque assegnato il premio internazionale a Konishi Hikohito, per la realizzazione di Aikoku Farmhouse, un casale progettato per una famiglia di coltivatori che da quattro generazioni vive nel villaggio Aikoku del nord del Giappone. L'opera - in cui la Giuria ha riconosciuto "le due qualità di base più significative: semplicità e umiltà" - nasce dalla richiesta del committente di riunire in un'unica costruzione spazi conviviali e spazi in cui i numerosi membri della famiglia possono vivere la loro vita privata. Considerato uno dei leader dell'architettura giapponese, Hikohito, con i suoi esterni raffinati e minimali e gli interni progettati per valorizzare spazi e luce naturale, è stato nominato nel 2006 tra gli "architetti nazionali eccellenti" dall'Istituto Giapponese d'Architettura. 
All'interno della stessa sezione, le menzioni d'onore sono state conferite a Riccardo Vannucci, padovano, con l'opera CBF: centre pour le bien-être de fammes, realizzata nel Burkina Fasu, al tedesco Gerhard Wittefeld con Mercedes Salzburg, driving me crazy e a Juan Miró, statunitense, con il progetto Trail Restroom.
Anche il premio speciale per la cura degli elementi di dettaglio, è andato a un'opera residenziale campestre, Casa De Masi, progettata dal padovano Piergiorgio Semeraro, opera che nasce come trasformazione di una casa di campagna di Lecce da edificio anonimo e senza qualità a luogo d'incontro fra arte e architettura. La casa ospita, infatti, un' importante collezione di opere d'arte la cui installazione, sia all'interno del fabbricato che nel giardino, è parte integrante e fondativa nella concezione dello spazio domestico. Menzione d'onore all'inglese Charlotte Skene Catling per The dairy house e all'australiana Sperling Laraine, che ha progettato Watercube - National swimming centre di Pechino (Cina).
La medaglia d'oro Giancarlo Ius - istituita quest'anno in onore dello scomparso architetto, amico e grande sostenitore della Biennale, per premiare l'opera di architettura maggiormente innovativa sotto il profilo del risparmio energetico e dell'utilizzo di energie rinnovabili - è stata assegnata allo spagnolo Francisco Mangado per Spanish Pavilion Expo Zaragoza 2008.
Infine, a Lucio Bonafede è andato il premio provinciale per il  Ponte Balestra di Cittadella (PD), che in modo particolarmente elegante e delicato  unisce la città nuova al borgo antico delimitato dalle mura. Menzionati della sezione: Pietro Leonardi per la realizzazione di una unifamiliare a Noventa Padovana, e Aurelio Galfetti che con il Net Center ha cercato di qualificare la periferia patavina.
Tutte le opere partecipanti saranno esposte a Padova dal 26 ottobre 2009 al primo marzo 2010 nella Mostra del Premio Internazionale di Architettura: un grande "Tavolo dell'architettura" allestito in piazza Cavour e progettato dall'ospite d'onore di questa edizione della Biennale, l'architetto Zaha Hadid. Un modo non convenzionale per avvicinare il pubblico ai linguaggi a volte poco immediati dell'architettura contemporanea.    
Sempre lunedì 26 ottobre al Teatro Verdi di Padova si terrà alla sera la cerimonia ufficiale di premiazione di tutti i vincitori. A seguire un concerto di NOA, cantante israeliana che ha fatto della musica uno strumento di pace.