Reintegro della sezione lignea

Testo di Luciano Cannas

La parte del legno degradata può essere reintegrata con un materiale con caratteristiche il più possibile simile a quella del legno sano.
Il materiale di reintegro utilizzato è costituito da un betoncino diresina che impiega come inerte un composto di farina e truccioli di legno a consistenza differenziata. In alcuni casi è utilizzato il quarzo come materiale d'inerte che permette una maggiore resistenza alle tensioni però allo stesso tempo appesantiscono il materiale.
Un conglomerato epossidico assicura un legame indissolubile con legno sano, con un ritiro da valutare assai modesto, e inoltre ha maggiore durata nel tempo, e migliora le caratteristiche del legno in termini di impermeabilità e di resistenza alla condensa.
Può essere utilizzata accanto al betoncino di resina una barra di vetroresina che permette una maggiore resistenza alla trazione e migliora l'elasticità con un coefficiente di dilatazione simile al legno.
Il reintegro deve essere effettuato attraverso le seguenti operazioni:
- vengono costruite casseformi provvisorie on le dimensioni originarie della struttura da reintegrare;
- nella parte interna si spalma un disarmante utile per le fasi successive;
- si effettua il getto del betoncino con le modalità utilizzate per la preparazione delle resine epossidiche;
- a presa avvenuta, si asporta la casseratura.

Questa tecnica può essere utilizzata per reintegrare una trave o un nodo, come ad esempio la testata particolarmente soggetta all'umidità proveniente dai muri, e garantisce ottimi risultati se strettamente collegata con la trave stessa. Infatti assorbe con facilità le sollecitazioni presenti nella zona restaurata e isola dalla presenza dell'umidità.

Fonte testo:
S. Tinè, La pratica del restauro : materiali, macchine, tecnologie per il recupero, Ed. BE-MA, 1988, Milano