speciale cersaie 09 – Estetica e Design a Cersaie 2009

La conclusione

Si è svolta al palazzo dei Congressi di Bologna la lezione dell'architetto Michele De Lucchi sul rapporto tra architettura e storia. Ha introdotto il convegno Andrea Ligabue, membro del Consiglio Direttivo di Confindustria Ceramica con il coordinamento di Aldo Colonetti, filosofo, storico e teorico dell'arte, del design e dell'architettura, dal 1998 Direttore Scientifico del Gruppo IED (Istituto Europeo di design).
"Abitare la Storia" non è riferito alla semplice attività di restauro: si tratta di una questione più complessa, che investe una predisposizione, ma soprattutto un dilemma tipico della modernità: aggiungere o togliere? E se si sceglie la seconda opzione, la conseguenza è agire per sottrazione? Come avviene per esempio nella recitazione teatrale, piuttosto che cinematografica. De Lucchi, architetto e designer, è da sempre attento alle tematiche della  memoria, a partire dalla necessità  di interpretare e tradurre il contemporaneo alla luce del tessuto urbano esistente; progetta musei, edifici civili, ma anche elementi di città e deve perciò rapportarsi alla presenza di edifici storici, con il loro carico di significati: sia funzionali sia, soprattutto, simbolici.
Dal nuovo progetto per il Castello Sforzesco di Milano, dalle centrali dell'ENEL fino alla capitale della Georgia, De Lucchi pur non abbandonando mai completamente un rigore filologico, è in grado di introdurre nel tessuto compositivo e negli stessi linguaggi strutturali degli edifici, segni concreti di contemporaneità, sempre con un grande rispetto per le persone e gli abitanti. Che si estrinseca nell'utilizzo e nella scelta dei materiali, ma anche in quello degli spazi e nella ricerca, sempre improntata al rigore, delle fonti di illuminazione sia naturale sia artificiale. Prima di ogni progetto, infatti, c'è il rispetto dell'uomo, la considerazione della sua centralità nello spazio, che rende sempre problematica  la scelta di costruire o meno, ovvero occupare spazi con nuove costruzioni o andare a posare il proprio lavoro su quanto già esistente, magari utilizzando aree lasciate libere, da precedenti urbanizzazioni. E non per uno spirito filologicamente orientato al passato, ma per la convinzione che sia possibile far convivere e dialogare passato e presente.
“Abitare la storia”, in sostanza, vuol dire guardare avanti, alla ricerca di noi stessi, senza nostalgie né fughe utopiche: conoscere il presente è la condizione perché un architetto possa impegnarsi a disegnare il futuro, rispettando sé stesso e contemporaneamente tutti gli altri a cui sono destinate le sue opere. La storia è vicina a noi anche quando l'ammiriamo in uno spazio museale. Lo sostiene Aldo Colonetti, curatore scientifico della Galleria Dell'Architettura di Cersaie e profondo conoscitore dell'opera di De Lucchi.  Abitare il mondo e abitare la storia, parafrasando Colonetti, non è altro che una forma di umanesimo progettuale, che si estrinseca nel rispetto delle attività e dei bisogni che contraddistinguono l'uomo, che si traducono anche in opere dell'ingegno, che troviamo nelle nostre case, nelle città e nei musei.

L'evento

Le nuove tendenze di architettura e design utilizzano le virtù e la forza espressiva delle piastrelle di ceramica Made in Italy per creare suggestivi elementi di arredo, soluzioni dal grande impatto visivo, ambientazioni caratterizzate da entusiasmanti giochi prospettici. In questo grande universo della ceramica, fatto di colori versatili, qualità e ricercatezza estetica, proprietà tecniche elevate, formati e schemi di posa unici ed originali, assolutamente centrale è il ruolo progettuale dell'architetto che si fa interprete autorevole dei più aggiornati trend dell'abitare, che utilizza e selezione la piastrella come fosse un oggetto di alto design.
Uno degli eventi centrali del ricco programma culturale di Cersaie è la conferenza "Beautiful Minds", ideata da Confindustria Ceramica e organizzata da Edi.Cer. Spa, in programma venerdì 2 ottobre 2009 alle ore 11 presso la Sala Italia del Palazzo dei Congressi.
Momento focale dell'incontro è l'intervento dell'architetto Michele De Lucchi, uno dei maestri del design italiano, che interverrà sul tema "Abitare la storia" di fronte ad una platea gremita di progettisti, dopo i saluti di Vittorio Borelli, Presidente della Commissione Attività Promozionali di Confindustria Ceramica e di Aldo Colonetti e Dante Donegani. Progettista di musei, spazi abitativi ed elementi di città caratterizzati da insediamenti di forte valenza simbolica, De Lucchi è da sempre attento a quegli aspetti del progetto riconducibili alla memoria, ma anche alla necessità di interpretare il presente all'interno del tessuto urbano ereditato. Spesso questo maestro del design si è interrogato sulla necessità o meno di costruire ex novo, quando esiste, nel tessuto urbano, la possibilità di usare spazi pre-esistenti. Al centro di ogni suo progetto pone l'uomo: per questo è fondamentale che abbia modo di dialogare nel rispetto della storia. Ecco che "Abitare la storia", secondo De Lucchi, significa guardare avanti senza nostalgie: conoscere il presente è la condizione perché un architetto possa impegnarsi a disegnare il futuro, rispettando se stesso e i destinatari delle sue opere.
Il successivo incontro con i giovani talenti emergenti nel mondo della progettazione darà l'avvio al concorso di idee "Beautiful Ideas", riservato alle principali facoltà italiane di architettura e primari istituti di design invitate a partecipare per l'ideazione del concept del manifesto di Cersaie 2010. Il concept vincitore dovrà essere in grado di sintetizzare i valori legati al tema oggetto del concorso, l'"Eden Ceramico", inteso come fase di transizione verso nuovi modelli di consumo e di vita, dove emergono ricerche e progettazioni che individuano un'interazione positiva tra benessere individuale ed habitat.
Attraverso la presentazione delle proprie idee sul concept dell'immagine di Cersaie 2010, i giovani progettisti delle scuole ed università partecipanti esprimeranno il carattere distintivo delle esperienze realizzate con il prodotto ceramico. Un prodotto in grado di interpretare design e wellness nel segno della qualità prestazionale e del linguaggio estetico e simbolico. Ancora una volta a Cersaie, contenitore esclusivo di innovazione, tecnologie, materiali e cultura progettuale, i nuovi talenti si confrontano sui trend in atto e sulle prospettive dell'architettura e del design italiano in relazione alla ceramica italiana.