Edilizia sostenibile – Isolamento termico, basso consumo energetico, impiego di materiali naturali: l'abitazione Montemiele è un esempio di architettura che rispetta l'ambiente

Un progetto per un edificio residenziale che testimonia la possibilità di realizzare soluzioni architettoniche innovative nel pieno rispetto dell’ambiente, sia dal punto di vista estetico che energetico: Montemiele, realizzata da Rubner Haus, è una casa ecologica a basso consumo. Le prestazioni e le caratteristiche tecniche le hanno consentito di ottenere la certificazione CasaClima A+.

Funzionalità e confort
L’edificio è in gran parte realizzato in legno. Il materiale impiegato, oltre ad assicurare una lunga durata, garantisce eccezionali qualità termo-isolanti; il legno è inoltre traspirante, innesca cioè una ventilazione naturale attraverso un continuo scambio di umidità con l’ambiente esterno.
Per il riscaldamento della casa di Falzes, i valori registrano un consumo inferiore ai 30 kwh all'anno per mq, quando una casa tradizionale consuma 120-150 kwh. L’abitazione vanta un indice termico di 0,17 Kcal/hC° per mq: meno della metà della dispersione termica di una parete costruita in mattoni isolanti da 40 cm, incidendo decisamente sui costi di riscaldamento. La casa Montemiele consuma infatti 3 litri di gasolio per metroquadro all’anno.

Il progetto
Progettata dagli architetti Gerhard Mahlknecht e Heinrich Mutschlechner (Studio MMA), la casa si compone di due unità fondamentali. La prima è il tetto, sospeso su pilastri d’acciaio, che si presenta predominante e indipendente. La seconda è la vera e propria abitazione, disposta su due piani per un totale di 300 mq.
La posa degli elementi in legno prefabbricati ha consentito di accorciare notevolmente i tempi di realizzazione: 10 giorni per la preparazione in ditta, sei giorni per il montaggio, un mese per i lavori d’assemblaggio e finitura, per poi essere immediatamente abitata.

L’esterno è completamente isolato dal punto di vista termico, grazie all’innovativo ed ecologico sistema di pareti Alaska + (Alaska plus). La protezione dagli agenti atmosferici è inoltre assicurata da uno strato a struttura areata, su cui è fissato il rivestimento a listoni di larice massiccio.
Esposto a sud e ombreggiato dal tetto, un grande portico dalla facciata vetrata modula l’energia solare, mentre alcuni accorgimenti consentono di evitare il surriscaldamento estivo. Ad esempio il tetto, la cui sporgenza è calcolata basandosi sul diagramma dell’altezza del sole.

All’interno affluisce costantemente aria fresca, attraverso un impianto d’aerazione controllata; durante la stagione fredda il sistema provvede a immettere aria preriscaldata attraverso uno scambiatore di calore (grado di efficacia 85%). In questo modo soltanto il 15% del calore viene disperso durante il cambio dell’aria nei locali.
Il riscaldamento utilizza invece una stufa a legna, che provvede ad alimentare con energia termica i convettori a pavimento presenti di fronte alla vetrata, oltre ai pannelli termici installati nelle pareti.
Un impianto per lo sfruttamento dell’energia solare integra il sistema di riscaldamento.

La nuova parete Alaska +
La parete Alaska + impiega materiali ecologici di ottima qualità come legno, sughero, fibra di gesso, cartongesso e canapa, con cui realizzare pannelli su misura dello spessore di 32 cm. Questa esclusiva tecnologia, oltre a garantire il migliore isolamento termico anche in presenza di temperature esterne particolarmente basse, conferisce alla parete proprietà antiacustiche che fanno registrare elevati valori in termini di isolamento.
Alaska + è inoltre dotata di un sistema di canalizzazione per gli impianti idraulici ed elettrici. La casa Montemiele, già premiata con il Premio di Architettura città di Oderzo (TV) nel 2003 come esempio di cultura del paesaggio, ha vinto il Premio CasaClima dell’anno nella categoria edifici monofamiliari a Klimahouse 2006, la fiera di Bolzano dedicata all’edilizia sostenibile.