Una nuova architettura per la pace: un edificio pensato come casa, tre unità immobiliari davanti alla pineta che fronteggia il tratto costiero del litorale Jonico in un’area dalla forte connotazione agrarie-rurale. L’Abitazione della Pace è un progetto, sviluppato dallo studio Mario Cucinella Architects, nato nel 2003 dall’idea del premio Nobel per la Pace Betty Williams che ha proposto una nuova prospettiva di sviluppo sociale, umano ed economico, agli abitanti della Basilicata allora minacciati dal progetto di collocare in questa regione il deposito nazionale di scorie nucleari.

Non più un territorio sterile considerato come discarica, ma un luogo fertile dove far crescere un sogno di fratellanza dove tutti, sia i membri delle comunità locali sia chi arriva da lontano fuggendo da guerre o da persecuzioni, possono vivere in pace e contribuire alla crescita economica e culturale. Nel 2009 la Regione Basilicata, i Comuni di Scanzano Jonico e Sant’Arcangelo insieme al World Center of Compassion for Children hanno istituito la Fondazione Città della Pace per i Bambini Basilicata per rendere concreta questa visione.
Il progetto Abitazione per la pace è nato per dare una risposta a una domanda di integrazione e accoglienza delle famiglie di rifugiati.
Completamente immerso nel verde, l’edificio si posiziona a cerniera fra il frutteto presente a est e la parte di essenze arboree spontanee a ovest. Con uno schema ispirato alla crescita delle piante, si articola intorno a un patio su ispirazione della domus aurea: una “domus ecologica” immersa nel verde, le cui tecniche costruttive e materiali impiegati per la realizzazione sono compatibili con l’area sottoposta a vincolo paesaggistico. Profondamente integrato nel paesaggio, è costruito con una struttura di legno a telaio e la copertura di ombreggiamento è ispirata alla morfologia delle ali delle farfalle, ambendo a essere icona di rinascita e di accoglienza.

"Oggi più che mai è importante parlare di PACE, di unione, di solidarietà di CASA. È così che una parola semplice come CASA assume una dimensione e una valenza di importanza unica. CASA è un componente della nostra storia e della nostra cultura, è uno dei primi elementi che contribuiscono alla costituzione di una famiglia e, da qui, di una comunità e di una civiltà. CASA è rifugio, senso di sicurezza. Per infiniti motivi, ancora oggi troppe famiglie si vedono costrette a rinunciare ad una propria casa, al proprio paese, alla ricerca di un altro tipo di sicurezza, di pace. Siamo allora felici di essere stati coinvolti in un progetto come questo, nel tentativo di restituire, anche solo in minima parte, quel senso di pace quelle certezze che solo una CASA sa dare a una famiglia" ha affermato l'architetto Mario Cucinella.
Nella Casa sono già accolti da novembre scorso i rifugiati del corridoio umanitario della Caritas in collaborazione con la Parrocchia della Santissima Annunziata inoltre l’Abitazione è stata messa a disposizione per ospitare anche profughi ucraini.