Il complesso di Ingegneria dell’Università degli Studi di Padova sorge all'interno di un vasto isolato e ospita oggi uffici amministrativi, dipartimenti, biblioteche, laboratori scientifici e aule didattiche. L'edificio fu costruito su un progetto di Daniele Donghi elaborato in più fasi a partire dal 1910. Dopo l'avvio, i cantieri furono presto interrotti a causa della Prima guerra mondiale, ripresero dopo il 1919 e proseguirono sino al 1933 circa, con il completamento di tutte le strutture. Modifiche e integrazioni al progetto originario iniziarono già in fase di cantiere a causa delle diverse esigenze degli istituti ospitati e nel 1944 il complesso fu colpito da una bomba che distrusse un'ala del blocco destinato alla Facoltà di Architettura (angolo nord ovest). Il settore fu ricostruito dal Genio Civile nel dopoguerra. Aggiunte edilizie, sopraelevazioni e cambi di destinazione proseguirono anche negli anni successivi. Il complesso, ora di proprietà del Demanio e dato in uso perpetuo all'Ateneo di Padova, ha una superficie coperta complessiva di circa 20.600 mq e un volume fuori terra di circa 83.700 mc.

L'impianto planimetrico è organizzato attorno a due grandi cortili interni, la cui forma, in origine rettangolare, è stata progressivamente alterata dall'inserimento di corpi di fabbrica aggiuntivi. La struttura è a travi e pilastri in calcestruzzo armato, mentre i tamponamenti perimetrali sono in laterizio; i dettagli architettonici che scandiscono i prospetti esterni, sostanzialmente immutati dall'epoca della costruzione e ispirati a modelli classicisti, sono in pietra artificiale cementizia a graniglia marmorea, con intonaci martellinati d'impasto analogo. Negli ultimi anni alcune sue parti sono state sottoposte a lavori di manutenzione: ritinteggiatura dei prospetti sulle corti interne, sistemazione interna dell'ala un tempo occupata dal Dipartimento di Architettura, Urbanistica e Rilevamento e un intervento più complesso nell'ala sud-ovest, finalizzato in primo luogo alla riqualificazione della copertura con l'obiettivo successivo di procedere alla ristrutturazione dei laboratori.


L’utilizzo del sistema AERcoppo® nella riqualificazione dell’ala sud-ovest del complesso ha permesso di preservare la struttura originaria della copertura, razionalizzare le condotte di aerazione e completare un involucro performante che garantirà il comfort anche negli ambienti dell’ultimo piano, oggetto di un piano di recupero per ospitare i nuovi laboratori della Facoltà. L’analisi pre-intervento dello stato di degrado della copertura ha evidenziato numerose infiltrazioni dovute non soltanto al cattivo stato del manto in alcuni punti, ma soprattutto all’inefficienza del sistema di smaltimento delle acque, segnato da canaline degradate e in parte ostruite; dal punto di vista strutturale, invece, la copertura non presentava particolari problemi. Con l’installazione del tetto ventilato AERcoppo® si è cercato di annullare queste problematiche, garantendo una copertura isolata e ventilata.

Dopo la rimozione del manto esistente e la valutazione dello stato dei coppi (che, per oltre la maggioranza, versava in cattivo stato) si è provveduto alla pulizia del sottomanto, al  posizionamento della guaina impermeabilizzante e alla predisposizione della struttura per ospitare le nuove canalizzazioni. Una volta completata l’impermeabilizzazione, è stato installato il sistema AERcoppo®, con la sostituzione dei coppi non recuperabili. “Siamo molto soddisfatti di come si è conclusa questa prima fase dei lavori. Il risultato ottenuto sulla copertura è in linea con quanto ci eravamo prefissati di ottenere con questo intervento. Nei prossimi mesi monitoreremo costantemente il tetto per valutare il suo funzionamento nel tempo, l’isolamento termico che è in grado di garantire la corretta impermeabilizzazione. Con il nuovo tetto siamo ora pronti per procedere alla seconda fase che ci permetterà di allestire laboratori accoglienti e tecnologicamente avanzati, nei quali si prepareranno gli ingegneri del futuro” commenta l’arch. Stefano Marzaro.

Scheda progetto
Progetto: Facoltà di Ingegneria, Università degli Studi di Padova
Luogo: Padova
Progettista: Stefano Marzaro
Anno: 2018