Prodotti – E’ un modulo prefabbricato di legno progettato da ALBE Case delle "Industrie Albertani" di forti caratteristiche sartoriali, risparmio energetico e tecnologie sostenibili e compatibili

La crescente richiesta di case a basso consumo energetico e realizzate con materiali e tecnologie sostenibili ha prodotto nuovi concetti di prodotto, nuove tipologie e stili abitativi anche
nel nostro paese. Il legno, sia massiccio sia ricomposto per usi strutturali, assente fino poco tempo fa' nel panorama abitativo italiano, è sempre più protagonista per le sue indiscusse caratteristiche fisico-meccaniche, per la sostenibilità  e per le aggiuntive prestazioni per il comfort abitativo e di intrinseca bellezza.
Anche le tecnologie di lavorazione del legno si sono fortemente innovate, grazie soprattutto alle innovative tecnologie a controllo numerico (cnc) e molti sono i nuovi concetti di prodotto.

Frutto di tutte queste sinergie è la proposta progettuale del modulo "Casa domani", che Albe Case di Industrie Albertani ha studiato per cogliere una serie di obiettivi:

- consumi contenuti sia per il riscaldamento, ma soprattutto per il raffrescamento. La fonte di energia è data dal fotovoltaico sufficiente per l'autonomia energetica del modulo, ma anche capace di surplus di produzione;
- sfruttamento della tecnologia del lamellare e della sua possibilità di curvatura per avvolgere il volume del modulo, realizzando il principio dell'"ombrello" per ombreggiare e ventilare (estate), mentre durante l'inverno la ventilazione verrà bloccata per sfruttare lo strato d'aria come materiale coibente;
- riduzione, fino alla negazione, di impiego di connessioni metalliche, per eliminare fonti di patologia nel legno, condense e ponti termici;
- grande attenzione alla durabilità, che significa evitare in ogni punto dell'edificio qualsiasi ristagno d'acqua, micidiale per il legno. Quindi estrema cura nel dettaglio costruttivo;
- scelta dei colori dell'involucro esterno teso a diminuire le temperature superficiali ed evitare escursioni deformative del legno;
- abbassamento del rapporto superficie/volume (S/V), ovvero tendere a forme essenziali, con la chiara consapevolezza che la forma dell'edificio condiziona le perdite termiche e la resa energetica;
- redazione di un programma di manutenzione e di un libretto di manutenzione per garantire una durata di vita del manufatto di almeno 50 anni;
- adottare tutte le misure di sicurezza, specie passive, che una casa leggera e di legno presuppone, come la resistenza al vento e al fuoco. Ovviamente anche al sisma, come ben sa ogni strutturista: se una struttura di legno resiste al vento, non ci sono problemi per la resistenza sismica;
- redigere criteri di certificazione, non solo dei materiali e componenti, ma dell'intero manufatto;
- un altro requisito, tema di attualità, anche normativa, è la difesa sia dai rumori di calpestio, sia dai rumori aerei con lo studio di innovative unioni dissipative dell'energia sonora;
- ancora, l'obiettivo è di contenere i costi, senza diminuire la qualità.

Ma la vera innovazione è proprio di natura progettuale del manufatto che, eleggendo il legno massiccio e ricomposto a protagonista, porta ad originalità compositiva, distributiva, superando gli archetipi edilizi di manufatti in muratura o cemento armato, o a struttura mista, puntando al totale sfruttamento anche delle caratteristiche sensoriali (vista, tatto, olfatto, vista ecc.) che appunto il legno, più di altri materiali, è in grado di soddisfare.
Il modulo, che può essere proposto anche isolato, oltre che in linea, usufruisce di alcuni componenti di originale creazione di Industrie Albertani, come la reticolare curva preassemblata e il componente Lignum KS di Linea Legno di Wood Albertani.
L'innovazione è dunque sul piano del progetto, oltre che sui dettagli o elementi della costruzione, così da esaltare le caratteristiche prestazionali del legno e soprattutto l'impiego di un materiale organico, ovvero rinnovabile e sostenibile, quale per eccellenza è il legno.

Il progetto è frutto di una collaborazione fra alcuni docenti di Tecnologia dell'architettura della facoltà di architettura di Venezia e dello staff tecnico di Industrie Albertani e rientra nella più generale strategia di opposizione alla prepotenza commerciale di altri Paesi europei, di lunga tradizione col legno, alla quale ci si può contrapporre con la qualità e l'eccellenza del progetto.

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