©Alessandra Chemollo

Il lotto di Amstelhoek è stato scelto da Traverso-Vighy Architetti dopo un’attenta ricerca tra i pochi lotti edificabili nella periferia di Amsterdam. Il suo terreno è posto al di sotto della quota del fiume e, nonostante il livello dell’acqua di falda sia puntualmente controllato da un sistema di idrovore, gran parte della sua superficie è calpestabile con difficoltà nei piovosi mesi invernali. Fin dalle prime fasi di progetto, si è prevista la costruzione di due edifici sinergici sia dal punto di vista funzionale che impiantistico. I due volumi sono uniti da un deck sospeso, collegato, attraverso una lunga passerella pedonale, al molo per imbarcazioni sull’argine del fiume.

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La visione, fin dall’inizio, è stata di un edificio completamente prefabbricato, anche nei suoi componenti di arredo e impiantistici, capace di sfruttare le riconosciute qualità delle maestranze artigianali e industriali del sistema manifatturiero italiano, per poi portare quanto costruito nel sito olandese. Il progetto del nuovo edificio è stato ragionato, come per altre residenze progettate dallo studio Traverso-Vighy Architetti, per inserirsi in modo leggero e reversibile nel contesto agricolo, per instaurare con esso relazioni visive e per massimizzare le performance energetiche della nuova costruzione.

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È stato sperimentato un processo di produzione per componenti, del tutto analogo a quello di un prodotto industriale di raffinata qualità, assicurata in modo sinergico dalle macchine a controllo numerico e dalla tradizionale sapienza artigiana. Sono stati utilizzati materiali Alpewa sia per la tutta l’impermeabilizzazione e il cladding della struttura secondaria completamente prefabbricata in Italia.
La dependance si affianca alla casa principale ed è pensata come un ampliamento dello spazio residenziale, la sua forma irregolare è stata pensata come un cono prospettico aperto verso il paesaggio. Una mini-house di 50 mq, dotata di bagno, di piccola cucina a scomparsa e di soppalco. Il vano tecnico, con centrale termica e pompa di calore per entrambe le unità abitative, è integrato sulla facciata cieca a nord-ovest e risulta protetto e mitigato dal rivestimento ispezionabile in listelli di legno.

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La tecnica costruttiva è sempre in X-Lam è risulta estremamente leggera: è controventata da esili contrafforti interni e dal tirante di rinforzo sulla facciata vetrata. In collaborazione con la squadra di lavoro coinvolta nella costruzione, è stato deciso di premontare l’edificio nello stabilimento della ditta Cortese a Schio, in modo da mettere a punto tutte le soluzioni impiantistiche e di isolamento e per testare l’installazione di serramenti e sistemi di illuminazione. Il sistema di coibentazione e di rivestimento della copertura è stato realizzato per moduli prefabbricati, integrando il sistema di ventilazione e le doghe in lamiera del rivestimento esterno. Per il rivestimento esterno è stata utilizzata lamiera di alluminio preverniciata PREFA Marrone P10 posata in Italia su pannelli modulari con giunzioni di tipo a listello (80x80).

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Anche le grondaie e i piani esposti del vano tecnico sono stati completamente prefabbricati anche nelle soluzioni di impermeabilizzazione in EPDM. L’utilizzo della lamiera come materiale di copertura è soluzione molto comune nel nord Europa. Colori e finiture sono state scelte condivise tra committenza e progettisti.

Scheda progetto
Progetto: Amstelhoek_NL
Località: Netherlands, Amstelhoek
Progettazione esecutiva: settembre-dicembre 2021
Prefabbricazione e premontaggio in Italia: febbraio-maggio 2022
Montaggio e impiantistica in Olanda: giugno-agosto 2022
Superficie depandance: 50 mq
Progettista: Traverso-Vighy Architetti Giovanni Traverso e Paola Vighy con C. Baggio, M. Guerra, J. Vantini
Installatore: Gianluca Pinato Progetto Lattoneria