mostra – Diretta da Rem Koolhaas, l'edizione 2014 vedrà la partecipazione di 66 Paesi, tra padiglioni ed eventi collaterali.

Con sessantasei partecipazioni nazionali, apre i battenti la 14. Mostra Internazionale di Architettura di Venezia. Dal titolo "Fundamentals", l'edizione 2014 è diretta da Rem Koolhaas e si snoderà tra i Giardini della Biennale e l'Arsenale, insieme a numerosi eventi collaterali organizzati nella città di Venezia. La cerimonia di inaugurazione e di premiazione della Mostra si terrà sabato 7 giugno ai Giardini, con la consegna dei premi ufficiali assegnati dalla giuria internazionale. Nominata definitivamente nei giorni scorsi, sarà composta da: Kunlé Adeyemi (Nigeria), riconosciuto architetto con esperienza in India, Corea, Africa e Europa; Francesco Bandarin (Italia), ex direttore del World Heritage Centre dell'Unesco, attualmente Vice Direttore Generale per la Cultura dell'Unesco, personalità determinante nello sviluppo di strategie di conservazione del patrimonio in tutto il mondo; Bregtje van der Haak (Olanda), pluripremiata documentarista con consolidato interesse per l'architettura; Hou Hanru (Cina), già co-curatore della mostra Cities on the Movealla Hayward Gallery nel 1999 e poi curatore presso l'Art Institute di San Francisco, è il direttore artistico del Maxxi - Museo Nazionale delle Arti del XXI secolo di Roma; Mitra Khoubrou (Emirati Arabi Uniti), direttore del Pink Tank con sede a Dubai, con un ampio coinvolgimento nelle questioni economiche e culturali in tutto il Medio Oriente.

La Mostra Fundamentals accoglie tre manifestazioni complementari, capaci di gettare luce su passato, presente e futuro dell'architettura, concentrandosi sulla storia, indagando lo stato attuale della materia e immaginandone il futuro. Le tre manifestazioni si chiamano "Absorbing Modernity 1914-2014", "Elements of Architecture" e "Monditalia".

"Absorbing Modernity 1914-2014" si delinea tra i Padiglioni nazionali e racconta la storia degli ultimi 100 anni in una sorta di narrazione collettiva, in una panoramica globale dell'evoluzione dell'architettura verso un'unica estetica moderna, svelando al contempo la sopravvivenza di caratteristiche tipiche nazionali all'interno della globalizzazione. La manifestazione è stata così definita da Koolhaas: "È un invito rivolto ai padiglioni nazionali che mostreranno, ciascuno a modo proprio, il processo di annullamento delle caratteristiche nazionali, a favore dell'adozione quasi universale di un singolo linguaggio moderno e di un singolo repertorio di tipologie. Ma la transizione verso ciò che sembra essere un linguaggio architettonico universale è un processo più complesso di quanto solitamente viene riconosciuto, poiché coinvolge incontri significativi tra culture, invenzioni tecniche e modalità impercettibili di restare 'nazionali'."
"Elements of Architecture", situata le Padiglione centrale, si concentra sugli elementi fondamentali dei nostri edifici che, apparentemente comuni, appaiono come una combinazione instabile in cui confluiscono orientamenti culturali, simbolismi dimentica, sviluppi tecnologici e mutamenti generali da una globalizzazione più intensa. Condivisi da tutte le culture, elementi architettonici come pavimenti, scale, pareti, tetti, soffitti, balconi, finestre (..) sono ora tradotti con linguaggi tecnologicamente avanzati in una dimensione architettonica familiare, perduta e visionaria.
Presso l'Arsenale, infine, "Monditalia" si sviluppa su un unico tema, l'Italia appunto, in un ritratto collettivo del Paese in cui si integrano tutti i settori della Biennale, il Cinema, la Danza, la Musica e il Teatro. L'Italia è stata scelta come un "Paese fondamentale", unico nel suo genere ma in grado di mantenere alcune peculiarità, chiaro riflesso della situazione globale e politica, ma capaci di trasmettere immense ricchezza, creatività, competenze e potenzialità.

Aperta al pubblico da sabato 7 giugno a domenica 23 novembre 2014, la 14. Biennale sarà anche l'occasione per consegnare il premio "Leone d'oro alla carriera" all'architetto canadese Phyllis Lambert, figura chiave e innovatrice del XX secolo. Il riconoscimento è stato così motivato, dal Cda della Biennale presieduto da Paolo Baratta e su proposta di Rem Koolhaas: "Non come architetto, ma come committente e curatore, Phyllis Lambert ha offerto un eccezionale contributo all'architettura".

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