Lo studio di settore commissionato dall'ACE, il Consiglio Europeo degli Architetti, è un'indagine biennale che raccoglie e analizza i dati statistici, sociologici ed economici sugli architetti europei, il mercato dell'architettura e le attività di architettura. Basata sulle risposte fornite da 18.000 architetti in 26 Paesi europei, la quarta edizione dello studio, realizzata nel 2014, si è arricchita di nuove aree di ricerca che la rendono decisamente lo studio più completo sulla professione di architetto in Europa e un riferimento essenziale per tutti gli interessati alla professione di architetto e all'ambiente costruito.

L'indagine conferma che l'architettura è una professione in crescita in Europa, dove il numero di architetti è aumentato del 6% dal 2012. La crescita è sostenuta dai Paesi dell'area meridionale europea. La professione diventa più paritaria: le donne rappresentano ora il 39% degli architetti. È sceso tuttavia il numero di donne giovani (di età inferiore ai 40 anni) rispetto alle indagini precedenti, probabilmente a causa del persistere della crisi economica. Un segnale più positivo viene invece dal fatto che, secondo l'indagine del 2014, il tasso di disoccupazione nel settore sarebbe diminuito rispetto al picco del 2012. Quest'anno in Europa inoltre è maggiore il numero di architetti impegnati a tempo pieno rispetto al 2012. La disoccupazione è scesa anche nei Paesi che nel 2012 ne erano significativamente colpiti, sebbene continui a essere un problema grave per una consistente minoranza di architetti in diversi Paesi dell'Europa meridionale.

Studio di settore Ace 2014
Fonte: Studio di settore 2014 ACE

Lo studio di settore dell'ACE per il 2014 mostra che la domanda di servizi di architettura è ancora attenuata, con una produzione edilizia in continua caduta in diversi Paesi importanti. Dalle più recenti statistiche disponibili risulta che in gran parte dell'Eurozona non si registrano variazioni o al limite si ha una contrazione nella produzione edilizia, mentre il grosso della crescita è circoscritto ai Paesi geograficamente periferici d'Europa. Nel complesso, la produzione edilizia è rimasta piatta negli ultimi cinque anni. L'indagine indica una riduzione delle proporzioni stimate del mercato dell'architettura pari al 5% a partire dal 2012. Il bacino di clienti degli studi di architettura continua a dipendere prevalentemente dal settore privato e in particolare dalla progettazione di case singole. Nel 2014 l'attività nel settore commerciale è stata inferiore rispetto al 2012, mentre è stata superiore nel settore pubblico. È incoraggiante notare come gli architetti siano più ottimisti quest'anno rispetto alle tre precedenti indagini: sono più numerosi gli architetti che prevedono un aumento del loro lavoro nel 2015 di quelli che prevedono una diminuzione; è la prima volta nella storia dello studio di settore che si registra un saldo positivo in questo tipo di bilancio.

L'architettura è una professione flessibile perché gli architetti possono sempre decidere di mettersi in proprio nel caso in cui vengano licenziati da studi di architettura più grandi o non riescano a trovare impiego. L'indagine di quest'anno segnala che il numero di studi individuali è cresciuto del 22% circa dal 2012, mentre il numero di attività di tutte le dimensioni è sceso. Quella dell'architetto è inoltre una professione che resiste: il reddito e i profitti di tutti gli studi, fatta eccezione per quelli individuali, sono aumentati. Gli utili complessivi si attestano a livelli molto simili a quelli registrati nel 2012; leggermente inferiori per soci e direttori, più o meno invariati per titolari unici e freelance e leggermente superiori per gli architetti stipendiati impiegati negli studi privati e per quelli del settore pubblico.
Il livello medio di utili per l'Europa nel 2014 è quasi identico a quello del 2012. Gli architetti guadagnano in media €29.070 al lordo delle imposte. Il tasso di diminuzione degli utili registrato tra il 2008 e il 2010 è migliorato significativamente tra il 2010 e il 2012. Sebbene la tendenza sia rimasta negativa, si nota un rallentamento del tasso di diminuzione. In base agli ultimi dati per il 2014, sembrerebbe che gli utili si siano stabilizzati ai livelli del 2012. Per la prima volta, l'indagine ha analizzato il tirocinio e il lavoro transfrontaliero dimostrando che l'architettura è una professione internazionale: il 18% dei soggetti ha svolto un tirocinio almeno parziale in un altro Paese, mentre il 35% ha preso in "seria considerazione" la possibilità di lavorare in un Paese europeo diverso lo scorso anno, sebbene soltanto il 5% si sia effettivamente trasferito.

Fonte: Studio di settore 2014 ACE
Fonte: Studio di settore 2014 ACE