"Il nuovo piano sarà fruibile per l’intera superficie, apribile in diverse configurazioni, gestibili da remoto e monitorate congiuntamente ai dati ambientali al fine di ottimizzare i cicli di apertura e chiusura in funzione della corretta conservazione delle strutture ipogee. Sarà impostato alla stessa quota Flavia del preesistente piano ligneo permettendo la corretta relazione in tutti i punti di contatto tra l’esistente e il nuovo: lungo il perimetro, con gli accessi dal “corridoio di servizio”, dalla Porta Triumphalis e dalla Porta Libitinaria": viene descritto così, il progetto vincitore del concorso per il nuovo piano arena del Colosseo, promosso dal Ministero della Cultura del Governo Italiano e dal Parco Archeologico del Colosseo.

Il gruppo di progettazione – che ha visto la partecipazione di Milan Ingegneria, Fabio Fumagalli, Labics, Consilium e Croma – ha previsto una soluzione che renderà fruibile l'arena per la sua intera superficie, anche attraverso diverse configurazioni gestibili da remoto in funzione dei risultati del monitoraggio dei dati ambientali. I diversi assetti, infatti, raggiunti attraverso la movimentazione di lame composite, prevederanno l'apertura o la chiusura in funzione della corretta conservazione delle strutture ipogee.

"I principi alla base del progetto sono la tutela e la conservazione delle strutture archeologiche preesistenti, perseguiti sia nella sostanza che nella forma e realizzati mediante l’integrazione organica con il monumento. Per permettere tale integrazione è stata data una risposta a tutti i vincoli in essere: quelli archeologici, strutturali, architettonici, idraulici, di conservazione e gestionali", continua il gruppo di lavoro. In sintesi, dunque, il nuovo progetto intende sia ottimizzare la conservazione e la tutela delle strutture archeologiche presenti negli ipogei, soprattutto ricostruendo la loro antica 'macchina scenica', sia incrementare la funzionalità dello spazio attraverso l'inserimento di un nuovo piano realizzato con materiali particolarmente leggeri.

La sezione strutturale si presenterà quindi molto sottile, in modo da non essere invasiva rispetto ai reperti archeologici. In acciaio inox, la struttura comprenderà anche dissuasori posti a protezione delle superfici apribili, l’illuminazione degli ambienti ipogei, l’impianto di abbattimento dei biodeteriogeni e l’impianto di raccolta e recupero delle acque meteoriche per l’alimentazione dei bagni pubblici (il Colosseo pre-pandemia accoglie più di 20.000 persone al giorno). 

Il piano di calpestio sarà realizzato utilizzando lamine, rotabile e traslabili, presentate come panelli leggeri e resistenti in materiale composito. Le strutture, invece, saranno rivestite in legno di Accoya, un procedimento di modificazione del profilo ligneo che permette di utilizzare essenze provenienti da normali colture e di incrementarne le prestazioni, rendendolo resistente ad ogni aggressione batterica, xilofaga e al deterioramento derivante dagli agenti ambientali.

"Nelle diverse configurazioni, realizzate mediante l’apertura e la movimentazione delle lame, il nuovo piano svelerà gradualmente le strutture ipogee ai visitatori illustrandone l’articolazione e il ritmo e favorendone la percezione dell’articolata natura funzionale degli ipogei e la interattività con ciò che avveniva al di sopra", dichiarano il Ministero della Cultura e Parco Archeologico del Colosseo.
Le superfici saranno quindi apribili, le strutture smontabili e il microclima interno controllato attraverso il monitoraggio dei valori termici e idrometrici degli ambienti, in modo da proteggere il sito archeologico.

Punto di forza, il sistema di ventilazione: se necessario, infatti, si potrà garantire il completo ricambio d'aria del volume di aria posto sotto il nuovo piano in soli 30 minuti attivando le unità di ventilazione meccanica controllata distribuite lungo il perimetro degli spazi ipogei.

Scheda progetto
Responsabile di progetto, progettazione strutture e sicurezza: Milan Ingegneria
Responsabile integrazione prestazioni specialistiche, progettazione architettonica: Architetto Fabio Fumagalli
Progettazione architettonica: Labics
Servizi di ingegneria e progettazione impianti: Consilium
Restauro: Croma