©Alex Filz
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In provincia di Bolzano, a Ora, piccolo centro urbano sulle rive del lago di Caldaro, è stato realizzato un interessante progetto di struttura condominiale: si chiama Aurum e si articola su 4 livelli fuori terra per un totale di 14 unità abitative.
A seguito di un processo di progettazione partecipata, tra committenti e architetti dello Studio Solarraum, il progetto è stato sviluppato attraverso una serie di workshop: ogni nucleo familiare ha espresso le sue esigenze, che poi sono state tradotte in progetti realizzati su misura. L'importante momento di condivisione ha creato un forte sentimento di appartenenza alla comunità, facendo nascere una “comunità di vicinato” e migliorando la qualità della vita degli abitanti. Inoltre, la flessibilità degli spazi interni è garantita da un sistema costruttivo a secco, che consentirà di cambiare facilmente la disposizione interna, in modo che in futuro l’immobile possa facilmente adattarsi a esigenze differenti.

Dall’esterno l’edificio si compone come un volume dinamico dalle altezze differenti con un sistema di terrazze allestite come giardini verdi. Il sistema di logge aggettanti coperte è il segno caratteristico dell'edificio, perché offre agli inquilini la possibilità di godere di uno spazio aperto vivibile durante tutto l’anno. L'intonaco di diverse tonalità e texture evidenzia la forma e crea un gioco cromatico che sottolinea il dinamismo delle forme. Le aperture in facciata, studiate per ottimizzare gli apporti solari, sono irregolari perché rispecchiano la diversa suddivisione degli spazi interni. Ogni appartamento, infatti, è diverso dall'altro, perché rispecchia le esigenze di chi lo vivrà. Grazie alla modifica del Piano di Attuazione di area, è stato possibile ridurre i vani scala da tre a due. Questo ha consentito di contenere drasticamente i costi di costruzione, ma soprattutto quelli di esercizio e di manutenzione per i futuri inquilini. Grande attenzione è stata posta nella scelta dei materiali: si è preferito utilizzare materiali ecologici quali canapa, fibra di legno e cellulosa, in alternativa ai materiali isolanti sintetici. Così come si è preferito utilizzare serramenti in legno piuttosto che serramenti in PVC. In particolar modo il cappotto esterno in facciata è stato realizzato con 20 cm di fibra di canapa, prodotto naturale riciclabile per altri usi dopo lo smaltimento. Aurum è tra i primi interventi in tutta Europa in cui la fibra di canapa è stata impiegata per una superficie così ampia. La fibra di canapa offre un'ottima protezione invernale ed estiva a bassissimo impatto ambientale e garantisce elevatissime performance dal punto di vista acustico. Un risvolto del progetto che lo avvicina fortemente alle logiche del building information Modelling, dando evidenza di un pensiero progettuale attento non solo alla fase costruttiva, ma anche alla gestione della “vita” complessiva dell’edificio.

Il progetto nasce con una precisa finalità: rendere gli edifici completamente indipendenti dalle fonti energetiche convenzionali. Caldo e freddo sono ricavati tramite un sistema di sonde geotermiche, con una totale eliminazione di carbon footprint, mentre l'energia del sole è trasformata dai pannelli solari in elettricità, così che il bilancio energetico dell'edificio è uguale a zero. Non solo: l’obiettivo di confort a 360° è stato messo al centro di un progetto esecutivo che ha determinato e garantito un ambiente interno ottimale dal punto di vista termico, acustico e luminoso. Inoltre, grazie all’adozione di un impianto di ventilazione meccanica studiato sulle esigenze specifiche, l’edificio è in grado di garantire un’aria interna salubre e priva di pollini.
La parola sostenibilità è stata sviluppata in modalità davvero integrale e integrata in Aurum, sia sul fronte di scelte green sia sul lato del contenimento dei consumi e dei costi. Infatti l’edificio ha un fabbisogno energetico per riscaldamento pari a 14 kWh/mq anno coperto interamente tramite fonti rinnovabili. Due pompe di calore, collegate con sonde geotermiche consentono di sfruttare il calore contenuto nel terreno durante la stagione invernale. Sempre attraverso le sonde geotermiche il soft cooling genera un elevatissimo comfort indoor anche in estate. Il sistema di ventilazione meccanica gestisce il ricambio d’aria tramite un sistema automatizzato con sensore di CO2 dando ancora una volta spazio a logiche moderne di gestione in chiave BMS. È sempre il sistema di ventilazione meccanica controllata ad apportare un’eccellente qualità dell’aria interna grazie all’adozione filtri antipolline, a cui si aggiunge - sempre in logica IAQ - l'accurata scelta di materiali, come intonaci e pitture, privi di evaporazioni (es. VOC, formaldeide ecc.). Inoltre, tramite il recuperatore di calore l’aria in uscita dall’edificio riscalda l’aria pulita per la ventilazione dei locali. Il sistema fotovoltaico installato in copertura copre interamente il consumo per riscaldamento, raffrescamento, acqua calda sanitaria, servizi condominiali (ascensori, illuminazione ecc.), nonché parte dei consumi elettrici di ogni singola utenza.
Il progetto Aurum ha visto protagonisti numerosi operatori locali coordinati a livello progettuale da Solarraum, lo studio di architettura e ingegneria che ha curato anche la direzione dei lavori, coinvolgendo sul fronte impiantistico Roner, impianti sanitari e meccanici e Ruedl, impianti di ventilazione, aziende del territorio che hanno collaborato strettamente con i progettisti per la realizzazione degli obiettivi tecnici e delle esigenze poste dai committenti.
“In Aurum design, sostenibilità e innovazione hanno trovato una perfetta sinergia. Il design dell'edificio è stato frutto di una stretta collaborazione con i futuri inquilini: ognuno ha potuto scegliere come realizzare il proprio spazio, col risultato che ogni appartamento è cucito su misura sulle singole esigenze - ha dichiarato Barbara Wörndle, architetto di Solarraum che ha firmato il progetto Aurum - Tecnologie, soluzioni impiantistiche, strumenti e materiali utilizzati sono stati scelti per ridurre l'impatto ecologico dell'edificio e garantire all'interno un ambiente salubre. Questo rende Aurum un vero e proprio 'amico dell'ambiente'". L’attenzione complessiva posta in tutte le fasi e su tutti i differenti aspetti del progetto ha consentito inoltre di contenere anche i costi di realizzazione: un metro quadro di Aurum costa soltanto 1.470 euro.
Il riconoscimento di qualità sostenibile è certificato dal sigillo "CasaClima "A"  & Nature" e premiato dal concorso internazionale Premio Ambiente Euregio 2016 come progetto di promozione della tutela ambientale, della sostenibilità e dell’innovazione nel settore edilizio.

Scheda progetto
Superficie lorda: 1.375 mq
Superficie netta: 1.310 mq
Volume: 5.900 mc
Realizzazione: 2015-2016
Costi: 1.470 €/mq
Emissioni di CO2 all’anno: 2 kg/mq, a
Fabbisogni energetici: 14 kWh/mq, a
Committente: Cooperativa Aurum
General Planer: Ing. Oscar Stuffer - Solarraum srl
Direzione Lavori: Ing. Oscar Stuffer - Solarraum srl
Architetto: Barbara Wörndle - Solarraum srl
Progetto energetico: Ing. Oscar Stuffer - Solarraum srl
Progetto esecutivo: Ing. Oscar Stuffer - Solarraum srl
Progetto statico: Kauer - KTB Engineers Design Group
Impianti: Konsminscky Heinrich
Pompe di calore: Weisshaupt
Sistema di ventilazione meccanica: Drexer und Weiss
Imp. Elettrico: Beikircher - KTB Engineering Design Group
Impresa edile: Plattner spa
Cappottista: Dämmplus sas
Serramenti: Tilg srl, Internorm International GmbH
Tetto verde: Platter
Lavori in legno: Aster Holzbau srl
Pavimenti: Lobis Böden srl
Impianto di riscaldamento/raffrescamento: Roner srl
Ventilazione meccanica: Ruedl snc
Impianto elettrico: W&W srl

Foto: ©Alex Filz