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BiM è il nuovo progetto di rigenerazione urbana sostenibile, efficiente ed etico, che entro il 2026 trasformerà un edificio iconico - progettato da Vittorio Gregotti a metà degli anni Ottanta nello storico quartiere di Milano Bicocca, sul sito della ex fabbrica Pirelli, - in un nuovo distretto verde, aperto e integrato nella città. Una work destination all'avanguardia dove coesistono funzionalità e comfort, servizi per il business e spazi dedicati alla cultura e alla socialità; uno spazio di aggregazione ecologico, che promuove l'economia circolare e la biodiversità naturale, sociale e culturale. BiM è il luogo dove Bicocca incontra - ma anche innova, ispira, immagina, inventa - la Milano di domani.

Firmato dallo studio di architettura Piuarch, che ha lavorato in stretta sinergia con il paesaggista Antonio Perazzi, BiM comprende 43.300 metri quadri a destinazione direzionale, 3.400 metri quadri di spazi retail, 800 metri quadri di Pavilion multifunzionale e 6.000 di spazi verdi e giardino. Gli uffici, disposti su otto piani e dotati di ampie terrazze verdi, rispondono ai più alti standard in termini di tecnologia, vivibilità, efficienza e sostenibilità. I lavori verranno realizzati in una logica di "retrofitting", scegliendo di rigenerare anziché costruire ex novo, con l'obiettivo di ridurre l'impatto ambientale sull'intero corso del progetto. Il recupero e l'ottimizzazione delle architetture esistenti - dall'involucro esterno ad alcune finiture interne, come i pavimenti - presentano evidenti vantaggi non solo per la sostenibilità, ma anche dal punto di vista economico e sociale, perché restituiscono alla comunità un luogo identitario, preservandone la storia e il valore. Ambienti luminosi e flessibili si affacciano sulla piazza al centro dell'edificio, che sarà animata da nuovi servizi collettivi - negozi, bar, ristoranti, co-working - a disposizione dei tenant e dei cittadini. Qui sorgerà anche il Pavilion, un avveniristico spazio polifunzionale dal design distintivo e mutevole, collettore di idee, progetti e iniziative speciali. Filo conduttore è il verde, che ridisegna gli spazi comuni e dialoga con l'architettura invitando ad attraversarla, esplorarla, viverla.

LA PIAZZA E IL PAVILION
"La corte interna, pensata come un grande vuoto, diventa ora centrale nel progetto architettonico e nel disegno del paesaggio verde", afferma Gino Garbellini, architetto co-fondatore di Piuarch insieme a Francesco Fresa, German Fuenmayor e Monica Tricario, tutti e quattro già allievi di Vittorio Gregotti all'epoca della costruzione di Bicocca. Cuore pulsante di BiM è la piazza, nella sua più classica accezione urbana e sociale. Punto d'arrivo e di partenza, luogo di contemplazione, d'incontro e di scambio, la piazza accoglie servizi a misura di cittadino: caffè e ristoranti con dehors, bike shop, bookshop, co-working. Un vero e proprio "sistema" di rigenerazione del piano terra che, partendo da questo edificio, aspira a coinvolgere l'Università Bicocca e l'intero quartiere. Piuarch parte dalla valorizzazione del complesso di Gregotti, esaltandone le qualità costruttive e compiendo al tempo stesso un'operazione di alleggerimento e sottrazione, con l'obiettivo di renderlo permeabile e aperto al quartiere e alla città. Il piano terra diventa trasparente, grazie alle ampie vetrate che ne percorrono l'intera superficie. La sensazione è di osservare un enorme volume sospeso, che si può attraversare con lo sguardo, ammirando la piazza che fiorisce rigogliosa al suo interno. Quattro lobby d'ingresso, affacciate sulle due vie principali, fanno da trait-d'union tra il tessuto urbano e la piazza centrale.
Al centro della piazza sorge il nuovo Pavilion progettato da Piuarch, che mette in relazione luoghi di lavoro e socialità, paesaggio e architettura, sviluppando un palinsesto di iniziative ed eventi che attiveranno il distretto di Bicocca, l'università e i cittadini.
"Abbiamo voluto dare un'identità contemporanea all'edificio di Gregotti adattandolo ai nuovi modi di concepire e vivere gli ambienti del lavoro, secondo un nuovo concetto di socialità urbana in cui la piazza centrale diventa simbolo di apertura, interazione e contaminazione tra pubblico e privato", afferma Gino Garbellini, co-founder di Piuarch.

GLI UFFICI
All'interno del building, tutti gli interventi mirano alla massima qualità ed efficienza delle aree comuni e degli spazi dedicati al business. Nella pianta lineare di Gregotti, rimasta invariata, gli uffici possono svilupparsi in modo estremamente flessibile, configurandosi in un mix di open space e ambienti chiusi. Finestre apribili, luce naturale e impianti all'avanguardia garantiscono benessere ed efficienza energetica, mentre le ampie terrazze verdi affacciate sulla città e la piazza diventano un prolungamento en plein air del luogo di lavoro. Due nuovi piani - il settimo, che da spazio tecnico diventa ufficio, e l'ottavo, che si aggiunge come volume trasparente affacciato su un rooftop verde - offrono una vista privilegiata sullo skyline di Milano. Al piano interrato si trovano gli spazi collettivi a servizio dei tenant con una palestra e un auditorium da 200 posti oltre al parcheggio per 503 auto e 192 bici, dotato di colonnine elettriche di ricarica.

IL PROGETTO PAESAGGISTICO
"Il progetto paesaggistico per BiM non è solo il completamento architettonico dell'ampio complesso gregottiano della Bicocca, ma vuole sancire una diversa relazione con un quartiere in fermento e un territorio da riscoprire", afferma l'arch. Antonio Perazzi, che ha progettato i 6 mila mq di giardino di BiM, con 3.700 piante di circa 40 specie differenti. "Siamo partiti da un ossimoro: rendere la corte interna di un parco aperto, sempre a disposizione di tutti". Ecco che la piazza, da spazio vuoto e solitario, si trasforma in un luogo vivo e religioso, che anima il quartiere e coinvolge i tenant e i visitatori in un'esperienza sensoriale inedita.
Anche gli ampi terrazzi (che ospitano 1.200 piante di almeno 36 specie differenti) stimolano il senso di appartenenza a un contesto di qualità. I terrazzi del primo piano sono concepiti come aree ricreative che completano la riqualificazione architettonica e sociale degli spazi, con una selezione di vegetazione decorativa e piante in vaso che rievocano il paesaggio meneghino delle case di ringhiera. Al quarto e sesto piano sarà possibile creare dei veri e propri salotti all'aperto, o degli orti condivisi, mentre al nuovo ottavo piano l'interior landscaping darà vita a isole funzionali e versatili, personalizzabili con varietà di piante che migliorano la qualità dell'aria. L'obiettivo, all'interno come all'esterno, è creare un habitat immersivo e affascinante, che favorisca la biodiversità, contribuendo al tempo stesso a migliorare la performance climatica degli ambienti.

BiMstrò: il temporary café firmato da Paola Navone
Colorata, pop, informale, BiMstrò è una caffetteria temporanea progettata da Paola Navone - Otto Studio all'interno di BiM, aperta al pubblico tutti i giorni. Situato al piano terra di BiM, BiMstrò si estende su 135 mq (di cui 60 all'interno e 75 all'esterno) unendo food e design, cultura e socialità, lavoro e tempo libero in un'architettura effimera non convenzionale: "Un gesto di rottura in uno spazio dalla rigorosa identità architettonica che si trasforma in un luogo di accoglienza e di sosta, capace di attivare relazioni con il quartiere e tra le persone", spiega Paola Navone.
La designer gioca con il concetto di upcycling utilizzando in modo inatteso oggetti e materiali esistenti, grezzi, poveri e di recupero, con finiture realizzate a mano: l'allestimento, a cura di Pollodesign, è un mix creativo di intonaci graffiati, segni grafici disegnati a rullo, lamiera zincata, colla, cemento e grès. Sulle pareti, il nastro adesivo giallo fluo disegna pattern fantasiosi e iconici. La ricerca meticolosa sulle materie prime ha condotto a una selezione di partner altamente specializzati, portatori di eccellenza e savoir-faire, tra cui 3M, ABK, Mapei, Caimi, Metalmek, Martinelli e Fosnova.