Nel 2021 Arketipo (n. 151) ha dedicato un ricco articolo alla nuova Università Bocconi di Milano realizzato da SANAA in cui è si è raccontata la genesi del progetto, si sono approfonditi i caratteri d’insieme, più urbani, del complesso con un focus sugli spazi dedicati all’istruzione. Consapevoli fin dall’inizio che la rilevanza simbolica che il progetto riveste per la città di Milano e la sua ricchezza d’insieme rendevano impossibile condensare l’esposizione nello spazio tradizionalmente dedicato a un solo articolo, quello che il lettore si appresta a leggere costituisce il seguito del primo articolo e intende approfondire l’edificio del Recreation Center (REC), e i molteplici aspetti legati alla sostenibilità dell’intero complesso. Il Recreation Center è l’ultimo in ordine di tempo a essere inaugurato dei sei edifici che formano, con la loro composizione libera di strette e sinuose corti allungate, il Campus urbano della Bocconi. L’edificio circolare di 17 mila metri quadrati, caratterizzato a curva libera, è un complesso all’avanguardia con destinazione d’uso sportiva e ricreativa aperto a tutti i cittadini, come il parco urbano che taglia diagonalmente il campus. Esso dimostra il profondo radicamento dello sport nell’anima dell’Università Bocconi, e insieme alle residenze completa il complesso di aule e uffici destinato alla SDA Bocconi School of Management con le facility proprie dei grandi campus internazionali. Il REC si sviluppa su quattro livelli, oltre il piano terra che accoglie la reception. Al piano interrato si trova l’area delle piscine che comprende due vasche: una olimpionica a dieci corsie da 50 metri omologata per allenamenti FINA con tribuna a gradoni da circa 600 posti e una più piccola, da 25 metri, per il riscaldamento e adatta anche per l’acquagym. Il grande volume della vasca olimpionica si sviluppa su una doppia altezza in modo che i nuotatori possano godere della luce naturale che entra dalle grandi facciate trasparenti del volume curvilineo del REC per mezzo delle vetrate che perimetrano la vasca al piano terra, rendendola subito visibile dall’ingresso della struttura.

Qui si nuota circondati da tecnologie avanzatissime: un pontile mobile sdoppiabile consente di organizzare lo specchio d’acqua per esigenze diverse. Un sistema di prevenzione e rilevamento dell’annegamento che utilizza videocamere subacquee analizza in tempo reale se chi nuota sta facendo soste troppo lunghe o movimenti che possono indicare un malessere facendo scattare l’allarme direttamente sugli smartwatch dei bagnini. Led colorati temporizzati lungo le due corsie centrali consentono di seguire la velocità programmata in base al proprio allenamento, ritmando l’andatura degli atleti in acqua. Tutti gli impianti della vasca sono collocati al secondo piano interrato. Un nuovissimo sistema filtrante del tipo rigenerativo che si basa su filtri cilindrici con perlite in sfere permette, grazie a un sistema pneumatico, una efficace rigenerazione del mezzo filtrante in modo automatico e senza richiedere controlavaggi frequenti (che comportano lo scarico in fogna di grandi quantità di acqua) permettendo così risparmi del 25% in termini di prodotti chimici (a tutto vantaggio della qualità dell’acqua) e risparmi del 90% in ordine al consumo di acqua di contro lavaggio oltre che a una riduzione del 70% degli ingombri rispetto ai sistemi filtranti tradizionali. Il primo piano raggiungibile da un corpo ascensori trasparente e da una scala lineare in acciaio ospita un’area fitness di 3.500 metri quadrati oltre ad alcune postazioni wellness. L’ultimo livello, a doppia altezza, è raggiungibile da due cores (scale di sicurezza + ascensori) oltreché dall’ascensore vetrato panoramico, che serve tutti i piani dell’edificio. Il piano ospita la Bocconi Sport Arena, dove si allenano e giocano le squadre del Bocconi Sport Team: un impianto multifunzionale per gli sport di squadra (basket, volley, calcio a cinque) con misure regolamentari e pavimentazione in parquet tecnico. Il campo è attraversato da una rete mobile, di 30 metri di lunghezza e 8 di altezza, che permette il suo frazionamento durante gli allenamenti. Una tribuna telescopica, che nella posizione estesa è in grado ospitare fino a 400 persone, è collocata lungo uno dei lati maggiori del campo. Le scale a chiocciola proseguono fino a un terzo livello dove corre un anello a due corsie di 220 metri di lunghezza. La pista per la corsa, sospesa alla struttura della copertura, si affaccia come un ballatoio sui campi da gioco della Team Sport Arena.

La struttura dell’edificio è mista: colonne, travi di piano, travi reticolari interpiano e di copertura sono in acciaio, mentre i nuclei scala/ascensori e i solai a piastra del piano interrato e terra sono in c.a. Le fondazioni sono del tipo diretto a platea. I solai del piano primo e secondo, in lastre predalles e getto di completamento in opera, sono sostenuti da travi reticolari alte quanto l’interpiano costituite tra travi binate tipo HEB 500B superiori e inferiori e diagonali in tubolati diametro 419 mm. Le grosse travi reticolari di luce 37,70 metri circa appoggiano sulle colonne perimetrali lungo il bordo della vasca olimpionica. L’orditura dei solai di piano primo e secondo è completata da profilati IPE500 trasversali posti in luce tra le travi reticolari stesse. Le rimanenti zone di solaio, di spessore 20 cm, sono sempre realizzate in lastre predalles appoggiate su profili IPE500 orditi tra le colonne tubolari diametro 609 mm e i vani scala in c.a., oppure a sbalzo dalle travi di collegamento longitudinale delle colonne a lato della piscina olimpionica, sempre con profili IPE500. Il solaio del piano copertura è sostenuto da travi reticolari di altezza pari a 230 cm. Le travi reticolari sono costituite da correnti superiori e inferiori HE300B, montanti e diagonali HE180A disposte a interasse 448 cm (cioè interasse colonne 896/2). L’appoggio della reticolare intermedia tra le colonne è garantito da un’ulteriore trave reticolare tra le colonne stesse con correnti posti all’altezza dei correnti superiore e inferiore delle travi reticolari principali. Le scale elicoidali che collegano il piano primo e secondo sono in acciaio, con parapetti e gradini realizzati in lamiera piegata e calandrata esse sono state montate in officina e calate in blocco in cantiere per ottimizzare tempi e costi. La Running Track, con pavimentazione tecnica indoor per piste da corsa, sospesa del terzo livello è sorretta da un sistema di 76 pendini fissati alla capriata della copertura.

MESH DI FACCIATA
Il rivestimento di facciata è composto da una struttura di acciaio incardinata alla testa delle solette in c.a. che sostiene dei pannelli ondulati in lamiera metallica stirata di forme irregolari che conferiscono rigidità ai pannelli di grandi dimensioni (90 cm di larghezza per l’altezza interpiano). Le configurazioni dei pannelli ondulati, e dei rispettivi grigliati di calpestio dei ballatoi tecnici che separano il rivestimento dalla facciata continua, sono otto e si alternano in modo irregolare lungo il perimetro per nasconderne la ripetizione. Al sistema di rivestimento esterno è attribuito un grande valore simbolico nell’espressione estetica della costruzione da parte dei progettisti SANAA. Il gioco vibrante della luce naturale, sotto il cui effetto la superficie metallica ondulata (alluminio anodizzato) sembra incresparsi e muoversi, dissolve e smaterializza l’intero complesso donandogli un effetto etereo reso ancora più forte dal contrasto con la matericità e solidità degli edifici che lo circondano. Il sistema a mesh customizzato realizzato in lamiera stirata presenta un legame tra la propria geometria e la trasparenza in funzione dell’angolo di visione. Lo studio riguardante l’opacità della mesh è stato ottimizzato dallo studio Advanced Engineering con simulazioni condotte con il software Ecodesigner per la valutazione della percentuale di superficie solare diretta incidente nel corso dell’anno e la conseguente quantità di apporti solari da inserire nel bilancio energetico edificio-impianto. Guardando la mesh si riesce a percepire la tridimensionalità della lamiera che risulta invece quasi impercettibile (altamente permeabile) se guardata dal basso o frontalmente, ovvero dal punto di vista di osservazione dell’utente, mentre esplica il suo potere schermante se osservata dall’alto dimostrando l’efficacia nel riparare dalla radiazione solare come testimoniano i valori di trasmittanza solare e trasmittanza luminosa angolari misurati e calcolati per il campione. Grazie alla collaborazione con il Laboratorio SEED.Lab (Smart Envelope for energy Efficient Buildings and District) del Dipartimento ABC del Politecnico di Milano sono state valutate con un mock-up al vero le proprietà ottiche di un campione di lamiera stirata al fine di ottimizzare l’illuminazione naturale garantendo una luce naturale senza abbagliamento e verificare la perfetta visione verso l’ambiente esterno. Le misure sono state eseguite tramite un apparato sperimentale dotato di sfera di integrazione di grandi dimensioni, fascio di luce collimato con la possibilità di variare l’angolo di incidenza della radiazione sul campione e sensori spettrofotometrici per la rilevazione del dato misurato.

LA SOSTENIBILITÀ DEL PROGETTO
La definizione delle scelte progettuali al fine della sostenibilità energetica e ambientale ha previsto un set di simulazioni energetiche in regime dinamico condotte con avanzati software di calcolo dallo studio Advanced Engineering ed è stata raggiunta attraverso una serie di azioni combinate e sinergiche che hanno compreso la realizzazione di involucri edilizi a elevate prestazioni energetiche che adottano accorgimenti di tipo passivo (tra cui rientrano le mesh, l’autoprotezione geometrica, lo studio degli aggetti), l’ottimizzazione dei flussi di energia e delle strategie d’uso degli impianti tra i diversi edifici, l’utilizzo di fonti rinnovabili quali il solare fotovoltaico e l’utilizzo termico dell’acqua disponibile in falda o in corsi d’acqua superficiali limitrofi all’area. Uno degli aspetti certamente più interessanti dal punto di vista della sostenibilità è il ciclo delle acque tecniche per il funzionamento del sistema di climatizzazione. L’intero Campus prende ciò di cui ha termicamente necessità dall’acqua della Roggia Ticinello. Un sistema scambiatori di calore a piastre consente di sfruttare termicamente l’acqua della vicina roggia in via Castelbarco trasferendo energia dall’acqua della roggia a quella del circuito per la generazione dell’energia termica e frigorifera del Campus. L’acqua termicamente sfruttata viene poi restituita alla roggia in un punto a valle del prelievo senza alcuna contaminazione chimico-fisica. Un pozzo di prelievo di acqua di falda è utilizzato come solo backup e quando non utilizzato per la climatizzazione diventa la fonte primaria per l’uso irriguo del parco che circonda gli edifici insieme al sistema. Il ciclo delle acque tecniche per il sistema di climatizzazione è affiancato da un sistema di trincee drenanti che disperde localmente nel sottosuolo le acque piovane di tetti e piazzali (senza gravare in alcun modo sulla rete fognaria cittadina) e indirettamente restituisce al sottosuolo l’acqua prelevata dal pozzo interno. Grazie all’elevata prestazione energetica dell’edificio e ai conseguenti ridotti fabbisogni energetici, all’altissima efficienza dei sistemi impiantistici meccanici ed elettrici e alla significativa autoproduzione di energie elettrica derivante dal sistema fotovoltaico in pannelli di silicio monocristallino installato sulle coperture dei fabbricati (1.125 kW picco) il Campus si configura nel suo complesso come ZEB (Zero Energy Building) ovvero con consumi di energia inferiori a quella autoprodotta. Grazie ai criteri di sostenibilità e agli elevati standard prestazionali gli edifici dedicati alle attività didattiche (Master, Executive, Office) hanno ottenuto la certificazione LEED Platinum.

Scheda progetto
Committente: Università Commerciale Luigi Bocconi
Design period: July 2012 - March 2016
Periodo di costruzione: April 2017 - October 2020
Area del sito: 35,700 mq
Urban park area: 17,500 mq
Progettista: SANAA / Kazuyo Sejima + Ryue Nishizawa
Team: Yoshitaka Tanase, Francesca Singer, Nicolò Bertino, Lucy Styles, Enrico Armellin
Architetto locale: Costa Zanibelli Associati
Executive architect: Progetto CMR Engineering Integrated Services
Masterplan: FOA - Federico Oliva Associati
Structural concept: SAPS
Ingegnere strutturale: Studio Ingegneria Pereira
Construction engineer: BMS Progetti
Scientific support: ABC Department, Politecnico di Milano
MEP engineer: Advanced Engineering
Fire engineer: Silvestre Mistretta
Sicurezza: Soluzioni
Sustainability and LEED: ICMQ
General contractors: Grassi & Crespi, Impresa Percassi
Facciate: Gualini, Schüco
Reti stirate in alluminio: Metalltech
Photos: Iwan Baan, Philippe Ruault, Filippo Fortis
Text: Laura Malighetti

Arketipo 158, Eccellenze d'Italia, Settembre 2022