Il Castello Della Monica di Teramo è stato progettato e realizzato come dimora personale dall’artista teramano Gennaro Della Monica, architetto, scultore e pittore, vissuto a cavallo tra Ottocento e Novecento, del quale l’edificio ha assunto anche il nome. Si trova sul piccolo colle di San Venanzio, poco distante da piazza Garibaldi, a dominare l’intera cittadina di Teramo che lo circonda e si estende ai suoi piedi.
La costruzione del Castello è iniziata nel 1889 e, seguendo la moda di fine secolo che si ricollegava allo stile neogotico, presenta un ritorno al gusto medievale. Il complesso si compone di un corpo principale e due edifici secondari che, nell’insieme, formano un vero e proprio borgo di sapore medioevale che comprende anche una dipendenza di servizio e dei giardini a terrazzo. Della Monica abitò nel Castello e vi collocò il suo studio, dove raccolse una mole enorme di appunti, studi e disegni. Affrescò gli interni dell’edificio con ritratti e fregi decorativi.
Dopo la morte dell’artista, nel 1917, il complesso è rimasto in disuso; è quindi passato nelle mani del Comune di Teramo che negli ultimi anni ha avviato un piano di recupero con l’obiettivo di riaprire l’edificio al pubblico e riconsegnarlo alla città, grazie anche a un importante finanziamento stanziato dalla Regione Abruzzo.

I lavori del progetto di recupero sono stati affidati all’impresa edile Fracassa Rinaldo di Teramo, che ha seguito la riqualificazione del giardino e dei due piani dello storico edificio, posti sotto il vincolo della Soprintendenza ai Beni architettonici. Il progetto ha previsto la messa in sicurezza necessaria per i danneggiamenti indotti dal sisma che ha colpito il centro Italia nell’agosto 2016, che riguardavano in particolare alcune torrette. L'intervento di recupero dell'edificio prevedeva poi la sistemazione dell’esterno del Castello, che nella zona a ridosso di via Giovanna d'Arco sarà trasformata in una piccola area per spettacoli all'aperto, mentre i primi due piani della struttura ospiteranno spazi espositivi e una residenza per artisti. La “tabella di marcia” prevede di concludere il cantiere entro quest’anno. A complemento dei lavori edili che interessano l’area interna del monumento, è stato recentemente approvato il progetto definitivo per il “Recupero e restauro del Giardino e dell’area esterna”, redatto dai professionisti arch. Serena Sorgi e arch. Carlo Fabio Di Salvatore, che si sono ispirati a quanto lo stesso Della Monica volle realizzare.
Nella fase esecutiva di consolidamento strutturale e messa in sicurezza dell’edificio è stata coinvolta Laterlite, chiamata a contribuire con le sue soluzioni al consolidamento dei solai. Il rinforzo e consolidamento dei solai rappresenta uno degli interventi più importanti nel recupero edilizio, poiché offre l'opportunità di migliorarne la sicurezza, oltre che l'isolamento acustico e il risparmio energetico. Tutto questo grazie a una tipologia di intervento semplice ed efficace, pratica e affidabile, il Sistema di consolidamento leggero dei solai Leca-CentroStorico, messo a punto da Laterlite grazie alla sua lunga esperienza. Il sistema si basa sulla formazione di una nuova soletta collaborante in calcestruzzo leggero strutturale, perfettamente interconnessa al solaio esistente grazie all’impiego di specifici elementi, i Connettori CentroStorico, in grado di aumentare la resistenza e rigidezza del solaio incrementandone anche la portata (anche fino al 200%).

Nella riqualificazione del Castello Della Monica è stato utilizzato in particolare il Connettore CentroStorico Chimico. Si tratta di una soluzione tecnica che assicura un’ottima e robusta adesione tra solaio esistente e nuova soletta in calcestruzzo armato. Il Connettore CentroStorico Chimico è un adesivo epossidico bicomponente senza solventi, fornito in due componenti predosati; è stato testato dal Politecnico di Milano per il consolidamento dei solai a travetti armati tipo SAP e in laterocemento a ridotta larghezza dei travetti.
A questo è stato poi abbinato il calcestruzzo leggero strutturale Leca-CLS 1400, scelto per la sua leggerezza e la resistenza. Leca-CLS 1400 è fornito in pratici sacchi ed è di facile impiego nella realizzazione di getti di rinforzo e solette collaboranti, e dovunque in cantiere sia richiesto un calcestruzzo con buone doti di leggerezza e resistenza. Leca-CLS 1400 pesa in opera 1.400 kg/m³, un notevole alleggerimento rispetto ai circa 2400 kg/m3 del tradizionale calcestruzzo. Grazie al Sistema di consolidamento leggero dei solai Leca-CentroStorico di Laterlite si è così realizzata una nuova soletta mista collaborante, leggera e resistente, che ha migliorato il comportamento statico e le proprietà strutturali del Castello Della Monica senza gravare sulle murature, rendendolo idoneo alle nuove destinazioni d’uso.