La realizzazione della Centrale Tecnologica del Tecnopolo di Bologna, oggi denominato DAMA – Polo Datacenter e Manifattura, rappresenta un passaggio decisivo nel completamento del grande polo scientifico e tecnologico cittadino. L’infrastruttura, dal valore complessivo di circa 13,5 milioni di euro, sarà concluso entro il 2026 e fornirà energia e climatizzazione agli edifici già attivi e a quelli in sviluppo, tra cui il supercalcolatore Leonardo e il data center ECMWF (Centro Europeo per le Previsioni Meteorologiche a Medio Termine). Al centro del progetto c’è F-Ingegneria, responsabile della progettazione generale, architettonica e strutturale, oltre che dell’intero iter autorizzativo.

L’approccio integrato portato avanti da F-Ingegneria ha consentito di bilanciare esigenze tecnologiche complesse e obiettivi di sostenibilità, configurando un’opera in grado di dialogare con il contesto urbano e di rispondere alle elevate prestazioni richieste dalle infrastrutture del Tecnopolo.

La centrale tecnologica si inserisce all’interno del futuro Energy Centre (EC), il cuore operativo del distretto dell’innovazione “TEK”. L’intervento rientra in un più ampio progetto di rigenerazione urbana che trasformerà l’area tra la Bolognina e San Donato in un hub europeo dedicato ai Big Data e all’Intelligenza Artificiale. Oltre alla Centrale Tecnologica, il complesso comprenderà tre nuovi edifici: le sottostazioni di CINECA ed ECMWF e la stazione primaria di Terna spa.

Particolare attenzione è stata riservata ai criteri di sostenibilità ambientale. La centrale sarà certificata LEED Silver e costruita secondo i più avanzati standard di efficienza energetica. Pareti e coperture verdi contribuiranno a mitigare l’impatto visivo e migliorare la resa termica dell’edificio, mentre l’involucro in lamiera microforata ospiterà un “sistema a verde rampicante” che permetterà di integrare la struttura nel paesaggio circostante. La copertura ospiterà inoltre un sistema “Tetto blu/verde – BGR”, capace di ridurre l’effetto isola di calore e di gestire in modo dinamico le acque meteoriche, riutilizzate successivamente per l’irrigazione.

La centrale fornirà raffrescamento e riscaldamento agli edifici del comparto Tecnopolo Manifattura, adottando un modello energetico circolare: il calore generato dai supercomputer sarà recuperato e destinato a riscaldare altri edifici, incrementando l’efficienza complessiva e riducendo i consumi. La realizzazione si basa su un’operazione di project financing promossa dalla Regione Emilia-Romagna, con l’aggiudicazione al Consorzio Tecnopolo Energy Service, formato da Reekeep spa e CIAB soc. coop.

La nuova infrastruttura rafforza il ruolo del Tecnopolo di Bologna come uno dei poli europei più avanzati per la ricerca scientifica e l’innovazione digitale, confermando la centralità dell’Emilia-Romagna nella transizione tecnologica ed energetica.