The Italian Way - Nuove opere – A Barletta (BA) lo studio Alvisi Kirimoto + Partners realizza un centro per lo sviluppo industriale del sud

Sono due i temi progettuali principali sui quali si base la recente realizzazione di Incà, il progetto per piccole e medie industrie realizzato a Barletta in provincia di Bari, dallo studio Alvisi Kirimoto + Partners. Da una parte la ricerca e lo sviluppo di una tipologia industriale legata al contesto e all'identità mediterranea del territorio in particolare; dall'altra, la realizzazione dell'edificio con elementi prefabbricati e flessibili volti a limitare il budget di spesa complessivo.
Il complesso si inserisce in una zona particolarmente degradata, in un contesto abbastanza disgregato, nel quale le tipologie e le finiture degli edifici vicini richiamano in maniera eterogenea l'architettura residenziale del sud Italia.
Il progetto ha portato alla formazione di una micro-urbanità dinamica e vitale, rendendo quest'area un nuovo punto di riferimento per la città di Barletta, e rendendola appetibile anche ad attività non strettamente legate ad una produzione industriale.
Il progetto Incà è stato concepito come un sistema modulabile, flessibile e aggregabile tale da poter essere venduto o affittato anche in seguito all'edificazione. Ciò presuppone una progettazione di spazi molto versatili, tanto da poter avviare la realizzazione senza una precisa definizione degli utenti della struttura.
Il complesso industriale è composto da blocchi omogenei di 7 x 7 metri per gli uffici e di 7 x 21 metri per gli spazi industriali, cui moduli affiancati sono aggregabili tra loro. Ciascun modulo dispone di un piazzale antistante privato, dotato di una pensilina di copertura per il carico e scarico delle merci, che può avvenire alternativamente dal fronte o dal retro dello stabile.
Il blocco degli uffici e il capannone industriale sono stati impostati come due oggetti autonomi; la pensilina che corre sopra agli uffici collega i due volumi e conferisce unità al blocco industriale.
Troppo spesso nella realizzazione di spazi industriali, l'utilizzo di strutture prefabbricate finisce per “soffocare” la composizione formale del volume, generando una rinuncia pressochè totale di qualsiasi valenza estetica. Pur essendo realizzato con prefabbricati standard, Incà non rinuncia ad un volto del tutto personale grazie all'assemblaggio e al trattamento delle superfici in modo alternativo e originale.
I blocchi in calcestruzzo verniciato di bianco sono stati rivestiti di pannelli in multistrato grigio per le finiture esterne. L'interno degli spazi è caratterizzato dalla grande libertà visiva e dall'elevata luminosità naturale, generata da una luce libera di ben 7 metri.
La copertura del capannone industriale prevede l'applicazione di prefabbricati con classica capriata a forma triangolare, scomposta in due e posata accoppiando le ali minori per ottenere una forma a farfalla. Una soluzione che conferisce all'edificio un carattere assolutamente originale e mediterraneo allo stesso tempo, oltre a permettere il collegamento diretto e la visione privilegiata dell'attività svolta nel capannone dall'interno degli uffici.
Nella definizione dell'immagine delle parti esterne, e più in generale di tutto il complesso industriale, grande importanza ha avuto la supergrafica che svolge una doppia funzione: decorativa e di orientamento allo stesso tempo.
L'insediamento di nuove identità lavorative come laboratori di grafica, fotografia o scuole di danza, ha reso necessario l'inserimento di un nuovo edificio per uffici da collocarsi sul lotto centrale. Questa ultima struttura si impone all'interno dell'area con la sua semplicità estrema, evidenziata dalla stereometricità del volume, una scatola di 12 x 70 metri, servita da un unico corpo scala posizionato al centro.
Trasparenza, leggerezza e movimento visuale caratterizzano il prospetto principale dell'edificio, costituito una grande facciata vetrata scandita e modulata a intervalli irregolari da pannelli frangisole bianchi. Diverso trattamento è stato riservato al prospetto retrostante, caratterizzato da una disposizione aritmica di aperture e pensiline.
Gli interni ospitano uffici amministrativi collocati su due livelli e serviti da un unico ballatoio a sbalzo. Anche nel caso di questa palazzina uffici, il rivestimento ha previsto l'utilizzo di pannelli prefabbricati in cemento o in laminato e di superfici in vetro.
La cura del dettaglio architettonico e la semplicità organizzativa degli spazi contraddistinguono l'intero percorso progettuale e valorizzando di conseguenza il risultato finale, che si esprime nel carattere sobrio ma allo stesso tempo originale di questo edificio.

Scheda progetto

Luogo: Barletta (BA)

Committente: Edil Bari di Vincenzo e Ruggero Salzo

Progettista: Alvisi Kirimoto + Partners

Fotografo: Luigi Filetici, Arabella Rocca

Tempi progetto: Prima fase: 1997-2002; Seconda fase: 2004-2006; Terza fase: 2007-2008

Superficie costruita mq: 45.000 mq